30. Sangue non finto

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31 Ottobre 2018

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31 Ottobre 2018

Presi una t-shirt bianca e la lanciai a Cody che la prese al volo.

<<Sfogati biondo>>

Gli ordinai, mi sorrise per poi estrarre i suoi artigli e rompere con dei graffi la maglietta.

Me la lanciò quando capì che poteva bastare così.

La maglia era rigata da tagli che davano la vera idea di essere stati fatti da artigli, era la mia intenzione, e non solo quella.

Cody indossava una t-shirt grigia semplice e macchinata dal sangue di cervo.

Aaron invece aveva deciso di mettersi una camicia bianca, schizzarci sopra il sangue e lasciare il petto nudo mettendo in mostra gli addominali e il tatuaggio di un serpente sotto il petto che partiva dalla schiena larga.

Ghignai prendendo il sangue del animale cacciato ore prima, nessuno si sarebbe accorto di quel dettaglio, e se si probabilmente avrebbero chiamato L polizia, i loro salvatori, ma purtroppo gli umani sono stupidi e lo avrebbero scambiato per un ottimo sangue finto di qualità.

Mi sporcai lei dita e le misi sulla T-shirt, diedi via allo sfogo sporcando ogni centimetro di essa facendo quasi scomparire del tutto il bianco della maglietta.

<<Stavi meglio a metterti una maglia rosso sangue>>

Ironizzò Aaron, lo guardai minaccioso, si zitti all'instante per poi guardarsi allo specchio e scompigliarsi i capelli, si toccò la barbetta che stava iniziando a ricrescere, guardai i suoi occhi che dal verde-azzurdo passarono presto ad un intenso giallo, Cody lo seguì.

Io sorrisi chiudendo la cerniera dei pantaloni neri, poi sentì gli occhi pizzicare leggermente, Aaron e Cody mi guardarono e io sorrisi andando verso lo specchio.

Il grigio delle mie iridi era scomparso dando spazio ad un bel rosso fuoco.

Via alla presa in giro agli umani, sciocchi per rendersi conto che gli occhi sono veri come il sangue che ci sporca i vestiti.

Prendemmo tutti e tre le nostreaschere nere con finte chiazze rosse e ci dirigemmo verso la mia macchina.

Certo, tre lupi mannari su una Porsche, risi da solo per poi sedermi al volante, misi in moto la macchina e quest'ultima partì, la radio si accese automaticamente e la canzone Monster dei Skillet risuonò nell'auto facendomi rillassare all'instante, perfetta terapia.

<<Maledizione non vedo l'ora di vedere quella ragazzina !>>

Impecai stringendo il volante con forza, mi morsi il labbro e cercai di mantenere il controllo.

<<Quando sei esigente Isaac, non è che ti sta un po' troppo facendo impazzire ?>>

Chiese Aaron ridacchiando proprio accanto a me.

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