Dark Romance - Lupi mannari 🐺🌕
Primo volume di BAD BLOOD SAGA
Questa non è una storia d'amore ma allo stesso tempo lo è. Questa è la storia di Riley una semplice ragazza con un brutto ricordo appartenete al passato che la perseguita tutt'ora; e un...
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ɴᴏᴛᴀᴛᴀᴄᴄɪᴀ
13 Giunto 2018
La sera arrivò in fretta.
I ragazzi cenarono tutti insieme accompagnati dall'umidità dovuta al temporale che si stava man mano avvicinando.
Il cielo ero diventato più grigio del dovuto a causa di innumerevoli nuvole grigie che lo ricoprirono.
Riley respiro l'aria umida, amava la pioggia, ma solo quando poteva starsene sotto le coperte in casa, ma in questo caso un temporale in una tenda non è il massimo delle cose.
La paura che quel ragazzo apparisse era tanta, ma insomma perché dovrebbe avvicinarsi all'accampamento, sarebbe troppo rischioso sotto gli occhi di tutti, e al solo pensiero l'ansia di Riley diminuì notevolmente.
Dopo aver finito di mangiare un Hamburger la ragazza si affrettò a salutare tutti e entrare nella tenda dopo che alcune gocce d'acqua caddero dal cielo.
Quella sarebbe stata una lunga notte...
Riley cambiò il maglione indossando una felpa nera accompagnata da dei semplici pantaloni da tuta per poi rimboccarsi le coperte e guardare il "soffitto" della tenda spensierosa sperando che quel ragazzo non avrebbe fatto la sua apparizione.
Gli occhi della ragazza pian piano si fecero pesanti fino a quando quest'ultima prese sonno e cadde tra le braccia di Morfeo.
Durante la notte piovosa Riley si sveglio di scatto, i suoi occhi verdi si aprirono e si guardarono in tondo, ritrovandosi Ambra e quel ragazzo dormire beatamente ognuno nel proprio sacco a pelo.
Al interno della grande tenda c'era un caldo tremendo e la ragazza volete subito aprire di poco la tenda, ma la paura glielo impedì.
E se avrebbe aperto la tenda e sarebbe riapparso quel ragazzo ? E se se lo avrebbe trovato davanti ?
Riley sospirò, le opzioni erano due, o apriva di poco la tenda o moriva di caldo, e anche se la paura era tanta preferì la prima.
La ragazza lentamente avanzo verso l'uscita della tenda chiusa con una cerniera.
Lentamente l'aprì di poco e quel poco bastò a cambiare l'aria al interno della tenda.
La pioggia continuò a cadere per tutta la notte, il rumore di quest'ultima cadere sul telo della tenda fece tremare la ragazza, la paura di quel ragazzo era tanta e al solo pensiero l'ansia raddoppiò.
Cercò di diminuirla e per metà ci riuscì anche se ormai non sarebbe più riuscita a dormire per quella notte.
Riley chiuse gli occhi e ascoltò la pioggia cadere non accorgendosi nemmeno che il mattino era giunto.
Si stiracchiò ancora stanca con il volto non ben visibile a causa del buio, di quel ragazzo misterioso, della sua profonda voce e dei suoi capelli che sembravano corvini.
Cosa voleva da lei ?
Dalla prima volta che l'ha visto non faceva altro che domandarsi ciò, ma non ebbe risposte.
Il sole era sorto e splendeva in cielo e i suoi raggi illuminavano la foresta.
Riley indosso dei pantaloni neri ed una felpa del medesimo colore accompagnando il ciò da dei scarponcini marroni.
Sarebbero partiti tra qualche oretta e finalmente avrebbero lasciato l'accampamento e la ragazza sarebbe tornata dalla nonna e avrebbe potuto telefonare ad Amy.
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Il mio pelo nero ormai era bagnato, la pioggia continuava a cadere senza sosta mentre i miei occhi rossi guardarono la tenda dove al suo interno c'era la ragazzina.
Lei doveva essere mia a tutti i costi, volevo marchiarla e renderla una del branco, sarebbe diventata mia e sarebbe stata al mio fianco per sempre fino all'ultimo.
Voglio che sia mia, che i suoi occhi verdi guardassero solo me, vorrei stringere la sua lunga chioma mora mentre le mie labbra sono sulle sue, baciare ed accarezzare la sua pelle morbida, assaporarla...
E sono certo che un giorno ci riuscirò, ad averla tutta per me.
Diedi un ultima occhiata alla tenda per poi addentrarmi all'interno della buia foresta e raggiungere il mio branco.
Ci vedremo molto presto piccola Riley.
La mattina seguente andai novamente all'accampamento i nascosi il più possibile ed osservai la ragazzina mangiare una mela rossa.
Ammirai le sue curve nascoste dalla felpa nera e mi leccai le labbra cosciente del fatto che un giorno l'avrei potuta guardare anche senza indosso quella dannata felpa.
Il desiderio di averla e di marchiarla aumentava ogni giorno, ma sarò stato paziente con lei e avrei fatto le cose con calma e senza fretta.
La guardai sorridere e ciò mi fece fare la stessa cosa era così dannatamente bella quando sorride...
Gli diedi un'ultima occhiata per poi andare dal mio branco che mi stava aspettando, dovevamo ripartire e io e lei saremmo stati nuovamente vicini.
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