Alpha v.1

4. Ti ricordi di me piccola Riley ?

Tɪ ʀɪᴄᴏʀᴅɪ ᴅɪ ᴍᴇ ᴘɪᴄᴄᴏʟᴀ ʀɪʟᴇʏ ?

20 Gennaio 2018

Riley continuò a correre graffiandosi il viso più volte a causa dei rami.

Stanca di correre si fermò per riprendere fiato, ormai era passata un'ora e traccia di quello che la stava seguendo non c'è n'era, magari si era persona.

Approfittò per sedersi dietro ad un albero, appoggiò la testa sul tronco e deglutì il groppo alla gola che l'aveva accompagnata per tutto il tragitto.

Chiuse gli occhi riprendendo fiato, ma quando alle sue spalle sentì un ramo spezzarsi, sussultó.

Doveva starsene li ferma e nascosta oppure alzarsi il più fretta possibile e correre via ?

E se quel uomo fosse proprio dietro di lei ? Se magari non l'ha vista e decide di tornare indietro ?

Riley con mille pensieri per la testa non si accorse che un lupo dal manto nero le passó accanto e quando se ne accorse, la creature si voltò velocemente verso di lei che urlò dal grande spavento.

<<Ahh !>>

Subito dopo l'urlo ci fu accompagnato un breve silenzio spezzato l'attimo dopo da una risata.

<<Piccola Riley...>>

<<Ti ricordi di me piccola Riley ?>>

Cosa ?

Chi diavolo era ?

Con lentezza Riley apri i suoi occhi colore smeraldo incontrando presto degli occhi grigio azzurro.

<<Chi sei tu ?!>>

Prese coraggio Riley di chiedere mentre quel dolce profumo le pervarse nuovamente le narici.

Lo sconosciuto come risposta ridacchiò per poi posare una mano davanti agli occhi di Riley impedendogli di vedere.

<<Vedi Riley... Io ti consiglierei di fuggire da qui, prima che sia troppo tardi, sai aggirarsi nella foresta a quest'ora, potrebbe essere pericoloso, non vorrai che accadesse una cosa simile a sei anni fa giusto ?>>

Domandò in un sussurrò mettendosi dietro al grande albero, non staccando per la mano dal viso che impediva alla mora di vedere chi è cosa stava succedendo.

<<E tu come fai a sapere ciò che è successo sei anni fa ?>>

Domandò con timore la ragazza dalle mille lentiggini.

<<Perché io e te ci siamo già visti tesoro... Ma come.. non ti ricordi di me ?>>

Domandò in tono sarcastico mentre un'altra risatina gli sfuggì dalle labbra.

<<Io non capisco.. chi sei, e cosa vuoi da me ?>>

La domanda non ebbe risposta perché subito dopo la mano del ragazzo dall'aria misteriosa scomparve dal visto di Riley, e l'unico rumore ad accompagnare i respiri affannati della ragazza furono quelli dei rami e delle foglie spezzarsi sotto ad una veloce corsa.

Chi era, e cosa voleva da lei ?

Riley prese un grosso respiro, in che punto della foresta si trovava ? Era troppo lontano dal paesino, ma vicino alla casa nel bosco, anche se li, lei per nessuna ragione ci sarebbe entrata.

Prese coraggio, si alzò e si ripulì gli indumenti sporchi di terra.

<<Ah ah piccola Riley, stasera non tornerai a casa>>

Riley sussultò, ancora lui ?

<<Chi sei e che cosa vuoi ? >>

La domanda non ebbe nuovamente risposta e ciò portò la ragazza a deglutire pesantemente.

Dove si trova ora quello sconosciuto ?

Guardò davanti a sé dove vide qualcosa muoversi che la portò ad indietreggiare spaventata, poi un altro urlò lascio la foresta quando la sua schiena andò a sbattere contro un forte petto.

<<Shh tesoro, non vorrai mica che qualcuno si allarmi sentendoti urlare in questa maniera, vero ?>>

Domandò mentre le sue mani gelide percorsero le forme della ragazza sfiorandola di poco.

<<Lasciami andare ! Non toccarmi lurido->>

Venne interrotta da una mano gelida che la spinse ancora di più verso di lui permettendogli di sentire l'alito caldo sul suo collo seguito da un sussurrò.

<<Lurido cosa ma soprattutto... A chi ?>>

<<A te idiota !>>

Disse la mora iniziando a dimenarsi inutilmente pur di liberatasi dalla presa del ragazzo.

<<È tutto inutile Riley, non mi fuggirai così>>

<<Lasciami andare !>>

Disse ignorando le parole del ragazzo.

<<La piccola Riley si ribella mhmm interessante..>>

Scherzò di nuovo lui per poi lasciare la presa.

<<Non prenderla perché ti ho sfiorato, un giorno di pregerai di farlo, ed ora vattene prima che cambi idea ragazzina.>

Riley prese un grande respiro voltandosi verso la stradina di ritorno, chissá come starà la nonna non vedendola arrivare a casa pensò lei, non avendo nemmeno il coraggio di girarsi verso la presenza alle sue spalle che la stava osservando con sguardo famelico.

La mora cominciò a correre il più velocemente possibile sperando di uscire da quella foresta il prima possibile.

L'unica cosa che sapeva da quel momento, è che non avrebbe mai messo più piede in quella foresta buia che celava i suoi brutti ricordi accompagnati da quelli belli che facevano fatica a riemergere.