<<non ti avvicinare mai più a me Tenente. Non voglio più avere a che fare con lei.
Credevo che fossi innamorato di me, invece mi sbagliavo>>
Il Tenente guardò un attimo confuso Elise poi parlò.
<< Elise ma che stai dicendo? Certo che sono innamorato di te>>
<<ha davvero? Allora perché ho ritrovato una foto ritraente lei con una ragazza e un bambino, in più una fede nuziale? È sposato e neanche me l'ha detto? Dai lei non me l'aspettavo proprio Tenente Hainz>>
Mi girai verso di lui con le lacrime agli occhi.
<<ti posso spiegare Elise.. non ho avuto ancora tempo per dirti niente é successo tutto così velocemente>>
<<non voglio spiegazioni! Aspettavo solo per dirle che me andrò oggi stesso con Helene, non ho bisogno del suo aiuto>>
Disse Elise con un nodo alla gola.
Il Tenente rimase immobile poi si avvicinò a Elise
<<fammi parlare Elise>>
<<no, non ti voglio sentire>>
Elise si allontanò, ma il Tenente gli prese il braccio delicatamente e la attirò a se.
Rimasero un attimo fermi, a guardarsi negli occhi intensamente.
<<ti prego Elise fammi spiegare, ti sei fatta una idea tutta sbagliata>>
<<va bene allora spiegami>>
Disse Elise un po' scocciata.
<<Ecco.. non so da dove iniziare...>>
Il Tenente fece un sospiro
<<ero sposato con una donna, il suo nome
era Ophelia.
la amavo più della mia stessa vita, poi è nato Marcus.
La mia vita é cambiata, avere un figlio ti travolge tutto, ma è stato tutto in senso positivo, senza di loro non saprei come sarei andato avanti.
Poi un giorno.. mia moglie si è sentita poco bene.
Aveva giramenti di testa, sveniva, pensavamo che era in dolce attesa ma purtroppo non fu così.
Giorni dopo arrivò una notizia che mi cambiò la vita, mia moglie aveva una malattia genetica al cervello, non sarebbe vissuta tanto a lungo, infatti qualche mese dopo se ne andata, lasciando me e Marcus da soli>>
Il Tenente fece una pausa perché qualche lacrima gli scese dal viso.
Poi continuò a parlare
<<Marcus fu portato in un orfanotrofio.
successe tutto così velocemente, io all'epoca ero in missione, e non c'erano parenti prossimi a cui potesse essere affidato, quindi non riuscì a fare in tempo a fermare questo processo.
Qualche mese dopo la morte di Ophelia fu diagnosticata la stessa malattia a Marcus, e da lì non ho avuto più notizie dell' orfanotrofio
Per questo sono andato via qualche mese fa per ritrovarlo, ma fu tutto inutile>>
Lo guardai
Un po' mi dispiaceva per lui, so cosa significa perdere una persona cara. Lo provato anche io sulla mia pelle.
Mi avvicinai a lui e gli presi la mano
<<mi dispiace molto Tenente, so cosa significa perdere una persona molto importante per lei.
Ho perso mio padre nella prima guerra mondiale, e non c'è giorno che passi che non penso a lui>>
Il Tenente mi guardò con le lacrime ancora agli occhi
<<mi dispiace per averti ricordato questa cosa>>
<<non è colpa tua Elise, anzi è mia perché non ti ho detto tutto quello che c'era da dire e->>
Lo attirai a me perché non riuscivo più a vederlo triste e lo baciai.
Il Tenente si staccò da me e mi guardò
<<scusa, forse non era il momento più adatto ma non riesco a vederti così e->>
Il Tenente mi attirò dolcemente a se e questa volta non stava più piangendo.
<<Elise ti prego rimani con me.
Avevo promesso a Ophelia che se ci fosse successo qualcosa ad entrambi, di ricominciare una nuova vita. Dopo tutto questo tempo pensavo che non ci sarei riuscito, ma quando ho incontrato te, tutto è cambiato.
So che->>
Lo attirai a me, e senza farli finire la frase, iniziai a parlare io.
<<Hainz posso chiamarla così?>>
<<certo Elise>>
<< anche per me da quanto lo conosciuta è cambiata ogni cosa, pensavo che eravate tutti uguali invece mi devo ricredere.
Ho imparato che non bisogna avere pregiudizi, e questo mi ha portato ad amare una altra persona quanto amo mia sorella>>
Lo guardai intensamente
<<si Hainz credo di amarla, so che non sarà facile perché avremo tutto contro, ma non importa. Sono disposta ad andare contro di loro, pure... di stare con te. Si perché ho capito Hainz che mi sei rimasto solo tu, sei il mio posto sicuro la mia casa e->>
Il Tenente si avvicinò a me e mi baciò
<<ho già lasciato Ophelia da sola una volta, ti prometto che non ti lascerò mai più sola Elise.
Anche se questo vorrà dire andare contro al mio giuramento>>
<< non voglio che ti succeda qualcosa Hainz non me lo perdonerò mai>>
Guardai Hainz con occhi tristi
<<stai tranquilla Elise non mi succederà nulla>>
Feci un sospiro e lo abbracciai forte come se da un momento all'altro poteva andare via.
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il Mio nome è Elise Olsen
Historical FictionOslo 1940 Che cos'è la paura? È vero, é solo un' emozione, ma sapere che fa parte della nostra vita ci spaventa. Elise questo lo sa bene. Siamo A Oslo, Elise e la sua famiglia vivono in un tranquilla città come le altre. Un giorno però tutto cambi...