~Capitolo~ 33 emozioni

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Helene entrò dentro casa e andò in camera sua, dopo tutto quello che era successo voleva rimanere da sola.
Heinz guardò preoccupato Elise
<<tranquillo vuole stare un po' da sola, dopo quello che è successo é comprensibile>>
<<si infatti, hai ragione Elise>>
Elise si avvicinò a Heinz facendo un sorriso
<<Che c'è?>>
<<stavo pensando... che ancora non ci credo a quello che é successo>>
<<e in senso positivo o negativo?>>
<<positivo.. per quello che è successo..  non so se dirglielo a Helene>>
<< e perché non lo vorreste dire?>>
<<ho paura che per quello che è successo mi inizia ad odiare>>
<<e tua sorella... sono sicuro che non la pensa così>>
Feci un sospiro
<<speriamo..>>
<<vieni qui>>
Heinz mi abbracciò
<<qualunque cosa succede la risolveremo insieme>>
mi strinsi di più a lui
<<Ti amo>>
<<ti amo anche io Elise>>
Mi baciò
Heinz mi attirò di più a se e io mi dovetti alzare in punta di piedi per arrivare alla sua altezza.
Diventai rossa quando sentì il suo corpo attaccato al mio.
<<sei così bella Elise>>
Mi accarezzò il viso
<<si ma tu lo sei di più>>
Sorrisi, e Heinz ricambiò il sorriso
Mi diede un ultimo bacio
<<purtroppo devo andare. Ho già saltato stamattina, e ora devo rispondere a questa mia assenza>>
<<o no... non è che ti succede qualcosa?>>
<<non dovrebbe succedere niente stai tranquilla Elise>>
<<va bene, ma dimmi se succede qualcosa va bene?>>
<<si ti prometto che ti aggiornerò>>
Heinz salutò Elise e se andò.

Elise bussò alla porta di Helene, ma non ricevette risposta.
Così aprì piano la porta e la trovo sdraiata che fissava il soffitto in silenzio.
Fece un sospiro Elise e poi parlò
<<posso mettermi seduta vicino a te?>>
Helene fece di si con la testa
Elise si mise a sedere sul letto.
Ci fu un attimo di silenzio poi Elise parlò
<<so che non é stato facile oggi a scuola, ma ti volevo dire che sei stata davvero coraggiosa>>
Helene ascoltò quello che gli disse la sorella senza rispondere
<<va bene vedo che hai bisogno di stare da sola, se hai bisogno io sono di qua>>
Mi alzai dal letto e raggiunsi la porta
<<aspetta Elise>>
Mi girai verso di lei
<<credi che mi troverò bene alla nuova
scuola?>>
<<si ti troverai bene, ne sono sicuro>>
<<speriamo>>
Helene rimase un attimo in silenzio, intanto mi guardava.
<<ti vedo.. diversa oggi>>
<<mi sento diversa>>
Helene fece un sorriso furbo
<<è successo qualcosa con il Tenente?>>
<<in verità si è successo>>
Mi misi a sedere di nuovo nel letto
<<davvero? Mi devi raccontare ogni particolare>>
<<forse è meglio di no, sei troppo piccola per sapere qualcosa>>
<<ti prego Elise>>
Feci un sospiro
<<oddio mi vergogno>>
Helene si mise a ridere
<<ecco come posso spiegarti... io e il Tenente abbiamo.. fatto quella cosa>>
Dissi diventando rossa
<<intendi dire l'amore?>>
<<si proprio quello, comunque.... ora che te lo detto possiamo anche parlare di altro>>
<<e no, ora mi devi dire tante cose, aspettavo questo momento dall'inizio>>
<<Helene!>>
Dissi ancora rossa e mettendomi a ridere
<<Che c'è? Guarda che io ho fatto il tifo per voi fin dalla prima volta>>
<<tu sei tutta matta Helene>>
Helene si mise a ridere
<<torniamo alle cose serie... allora... ha fatto male? È stato bello?>>
<<si ha fatto male, poi è stata la cosa più bella della mia vita.
Non so come spiegare ma... sentire di essere diventai una cosa sola, il calore del proprio corpo con il suo.. la dolcezza dei suoi gesti, è una cosa che non dimenticherò molto facilmente>>
<<wow.. sono così contenta per te Elise, meriti tutto l'amore possibile.
Heinz sembra essere una brava persona>>
<<si Helena lo è>>

Salì le scale del ex municipio velocemente, sapevo che avrei avuto una bella romanzina, ma ne era valsa la pena rimanere a casa per una volta.
Ancora sentivo il calore del suo corpo sul mio ed era una sensazione che non sentivo da tanto tempo.
Entrai dentro al municipio e dei soldati mi scortarono verso il Capitano.
Mi portarono verso la porta e poi mi lasciarono li.
Feci un sospiro ed entrai

Appena entrato feci il saluto nazista.
Il capitano alzò lo sguardo truce su di me
<<voglio arrivare al dunque Tenente Schmdit perché non mi piace girare troppo in parole.
Sa benissimo perché lei è qui.
Ero stato molto chiaro riguardo agli orari che ognuno di voi dovete rispettare, e mi sembra che lei non abbia rispettato questo accordo.
Ha qualcosa da dire a sua discolpa?>>
Disse con tono freddo
Mandai giù la saliva nervosamente
<<non ho mai saltato un giorno da quanto ho iniziato, era una questione molto importante.. ma non ricapiterà più>>
<<le voglio credere Tenente Schmdit.
Per questa volta non farò nulla, perché siete uno dei soldati che mi fido di più, ma non voglio che succede ancora>>
<<certamente capitano>>
Sbattei il tacco e me ne andai con il suo permesso.

Tornai a casa sfinito, aprì la porta e mi allentai la divisa.
<<ben tornato tutto bene?>>
<<si tutto bene>>
Mi buttai sul letto
Elise si mise vicino a me
<<mi sei mancato così tanto>>
<<anche tu>>
Il Tenente mi fece un sorriso
<<parlato poi con Helene?>>
<<si, é andato meglio del previsto>>
<<mi fa davvero piacere.
Allora sei pronta per andare a mangiare?>>
<<si sono pronta>>
Chiamai Helene che uscì poco dopo.
E tutti e tre andiamo usciamo di casa.

il Mio nome è Elise OlsenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora