<<Helene a volte sei davvero una birichina>>
<<Lo so Tenente Heinz, io vedo tutto>>
Heinz fece un altra risata
<<bene, sarà meglio che andiamo, vero Helene?>>
<<si forse è meglio, a dopo Heinz>>
<< a dopo Tesori miei>>
Elise diede un bacio volante ad Heinz e andarono via.<<Helene devi imparare a parlare di meno, sai a volte puoi davvero mettere in difficoltà
le persone che ti stanno accanto>>
<<mi dispiace.. ho combinato qualche pasticcio con Heinz?>>
<<no tranquilla, però ecco la prossima volta pensa prima di parlare va bene?>>
<<va bene, grazie Elise>>
<<ora ritorniamo a casa. Vorrai riposarti per domani>>
<<si, sono un po' agitata. Spero che vada tutto bene>>
<<si ne sono sicura>>
Helene mi fece un sorriso
<< ti voglio bene sorellina>>
<<anche io tanto Helene>>
Ci abbracciamoRitorniamo a casa e Helene andò in camera sua e anche se era giorno si addormentò.
Era molto agitata per domani, a volte l'ansia fa brutti scherzi.
Mi misi a sedere sul letto del Tenente, ancora non ci potevo credere, che ero con Heinz, mi sembrava tutto quanto un sogno.
Non vedevo l'ora che ritornava.
Diventai un po' rossa immaginando quello che sarebbe successo fra poche ore.
Feci un sorriso
<<Heinz non vedo l'ora che arrivate>>Heinz uscì dal quartiere generale era emozionato e contento per questa sera che si sarebbe rivelata una serata meravigliosa.
Aveva deciso di fare un regalo ad Elise, voleva ufficializzare il tutto, non gli piaceva che ancora non la aveva fatto, voleva che Elise era sua moglie al più presto.
Si incamminò verso un negozio di anelli.Entrò dentro e si tolse il capello.
<<buonasera, stavo cercando un anello di fidanzamento>>
<<buonasera, avevate qualcosa in mente?>>
<<si un solitario con un diamante>>
<<va bene ve lo faccio vedere subito>>
Prese la scatola e l'anello.
<<allora vi piace?>>
<< é perfetto>>
<<bene>>
Il commesso fece il conto è Heinz pagò.
<<buona serata>>
<<grazie anche a lei>>Heinz entrò dentro casa e Elise fece un sorriso
<<siete tornato>>
<<si sono tornato un po' tardi avevo delle faccende da sbrigare>>
Elise si avvicinò si alzò in punta di piedi e lo baciò.
<<mi sei mancato così tanto>>
<<anche voi signorina Elise>>
Elise sorrise e si avvicinò ancora, toccandoli il petto.
<< noi abbiamo un conto in sospeso tenente Heinz si ricorda?>>
Gli disse con voce retorica
<<si certo me lo ricordo molto bene e non vedo l'ora>>
<<allora cosa aspettiamo? Helene si è addormentata, abbiamo tutto il tempo per noi>>
Mi prese per mano.
<<certo ma prima voglio fare una cosa: Elise, non ci conosciamo da molto, ma fin dall'inizio mi sono innamorato di voi per quanto lo nascondevo a me stesso.
Non so quale sarà il futuro, ma è da un po' di tempo che me lo immagino insieme a voi.
Ti amo Elise, fin dal primo sguardo che ci siamo lanciati, quel giorno alla locanda.
Vi ho desiderato per così tanto tempo, e ho aspettato questo giorno da così tanto.
Ci saranno delle difficoltà non lo nego, ma le affronteremo insieme, se tu lo vorrai>>
Heinz guardò Elise che aveva le lacrime agli occhi.
Tirò fuori il cofanetto con dentro L'anello
<<signorina Elise Olsen, mi vuoi sposare?>>
<<oh mio Dio! Certo che sì, Heinz! Anche io ti ti amo dal primo momento che ti ho visto, anche se sapevo che era pericoloso, ma non riuscivo a togliervi dalla testa.
Si sarà difficile, ma insieme affronteremo ogni cosa>>
Heinz mi fece un sorriso
<<baciami signorina Elise perché voglio ricordare questo momento per sempre>>
Lo attirai a me e lo baciai appassionatamente.
Heinz si staccò da me, mi prese la mano sinistra, e mi mise l'anello.
Guardai l'anello meravigliata.
<<Heinz è meraviglioso>>
Lo attirai di nuovo a me e lo baciai per la contentezza.
<<Ora signorina Elise, può davvero iniziare la serata>>
Gli sorrisi imbarazzata
Heinz si avvicinò a me, mi attirò a se e mi baciò dolcemente come sapeva solo fare lui.
Iniziamo prima a baciarci dolcemente poi il bacio diventò sempre più appassionato.
Gli baciai il collo, dando anche qualche morso dolce, e lo sentì gemere.
<<oh mein Gott>>1
Feci un sorriso, mordendomi il labbro
<<Elise non c'e la faccio più ho bisogno di farvi mia ora>>
Mi disse nell' orecchio con voce roca
<<sono tutta tua Heinz>>
Mi slacciò il vestito e io la divisa.
Ci buttiamo nel letto.Ridevamo tra un bacio e l'altro.
<<ancora non ci credo che sto per diventare tua moglie>>
<< credici Piccola perché sarà così>>
Gli diedi un bacio, e ci addormentiamo sfiniti abbracciati.
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il Mio nome è Elise Olsen
Ficção HistóricaOslo 1940 Che cos'è la paura? È vero, é solo un' emozione, ma sapere che fa parte della nostra vita ci spaventa. Elise questo lo sa bene. Siamo A Oslo, Elise e la sua famiglia vivono in un tranquilla città come le altre. Un giorno però tutto cambi...