Dimenticanze e ricordi

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Il mattino dopo mi versai il succo all'ace e ne bevvi un sorso ascoltando musica su Spotify. Mi ero svegliato prima dell'alba e rigirato sulla poltrona fino alle 8.Dopo per passare il tempo in attesa che i miei compagni si svegliassero avevo pulito la cucina. Caricai la lavastoviglie, spazzai il pavimento, strofinai i ripiani. Quando tutto fu pulito, presi la cesta della biancheria pulita e mi sedetti sul divano a piegarla. D'un tratto dalla stanza di Alex sentii mormorio. Luigi rise, poi per qualche altro istante ci fu silenzio, seguiti da rumori che mi misero in imbarazzo, ci stavano dando dentro. Riposi i vestiti nella cesta e li portai nella stanza dove Christian. Sorrisi notando non si era mosso dalla posizione in cui era crollato la sera prima. Lo coprii con il lenzuolo soffoccando una risatina quando si girò.
"Guarda fraté" disse bofonchiando anche qualcosa di indecifrabile prima che il suo respiro tornasse lento e profondo. Non potei fare a meno di osservarlo dormire. Sapendo che sognava di me, sentii un brivido inspiegabile in tutto il corpo. Christian parve sprofondare di nuovo in un sonno tranquillo, perciò decisi di farmi una doccia, sperando che il rumore placasse i gemiti di Alex e Luigi. Quando chiusi l'acqua però ancora non avevano finito. Mi pettinai i capelli e alzai gli occhi sentendo i gridolini di Luigi.

In quel momento suonò il campanello. Strinsi la cintura del l'accappatoio blu e andai ad aprire. I rumori nella camera di Alex cessarono. Aprii la porta e mi ritrovai davanti il volto sorridente di Alessio.
"Buongiorno " esclamò. Mi passai le dita tra i capelli bagnati.
"Alessio... "
"Non mi é piaciuto come ci siamo salutati ieri sera. Stamattina sono uscito a prenderti il regalo di compleanno e non potevo aspettare per dartelo.Quindi" disse estraendo una scatola lucida della giacca.
"Buon compleanno, Trudy". Mi mise il pacchetto argentato in mano e lo baciai sulla guancia.
" grazie "
"Forza voglio vedere la tua faccia quando lo aprì".
Infilai il dito sotto il nastro sul fondo della scatola, tolsi la carta e gliela porsi. Incastonato in un braccialetto d'oro bianco con una M fatta di diamanti.
" Alessio " sussurrai. Lui s'illuminò
"Ti piace? "
"Si" risposi avvicinandolo sgomenta al viso.
"Ma é troppo . Non potrei accettarlo neanche se ci frequentassimo da un'anno. Figuriamoci da una settimana" Fece una smorfia.
"Immaginavo che lo avresti detto. Stamattina ho cercato dappertutto il regalo perfetto, e quando ho visto questo  ho capito che doveva appartenere a te" affermò allacciandomelo al polso.
"E avevo ragione, su di te é favoloso"

Sollevai il polso e scossi la testa, ipnotizzato dalla brillantezza.
"É la cosa più bella che abbia mai visto. Nessuno mi ha mai dato qualcosa di così... "  mi venne in mente la parola costoso ma mi frenai. "Raffinato.non sò che dire"
Lui scoppiò a ridere e mi baciò la guancia.
"Di che lo metterai domani"
"Lo metterò domani"  esclamai guardandomi il polso.
"Sono contento ti piaccia. "
"Grazie é perfetto" affermai baciandolo rapidamente. Alessio mi strinse forte.
"Devo andare, pranzo con i miei, ma ti chiamerò dopo, okay? "
"Okay, grazie! " gridai guardandolo scendere per le scale. Mi precipitai in casa.
"Santo cielo Matti! " esclamò Luigi afferrandomi la mano "dove lo hai preso? "
"Me lo ha dato Alessio. É il suo regalo di compleanno".Luigi guardò incredulo me e poi il braccialetto.
" ti ha regalato un braccialetto d'oro e diamanti? "Dopo una settimana. Se non sapessi come stanno le cose, direi che tu ce lo abbia magico! "
Scoppiai in una fragorosa risata, che contagiò subito Luigi. Alex emerse dalla stanza con un'espressione soddisfatta.
"Ehi, svitati che avete da urlare? " chiese
Luigi mi sollevò il polso
"Guarda il regalo di compleanno di Alessio" Alex chiuse gli occhi e un'attimo dopo li spalancò
"Uau"
Christian spuntò incespicando in soggiorno con un'aria un pò pesta.
"Ragazzi, fate troppo casino" disse abbottonandosi i jeans.
"Scusa"  dissi liberandomi dalla presa di Luigi. In quel momento ripensai a cos'era quasi accaduto la sera prima, e mi sembrò di non poterlo più guardare negli occhi. Christian tracannò il resto del succo all'ace e si asciugò la bocca con la mano.
"Chi diavolo mi ha lasciato bere così tanto ieri sera? " Chiese, Luigi sogghignò
"Hai fatto tutto da solo, sei uscito e ti sei comprato una bottiglia dopo che Mattia é uscito con Alessio. Quando é tornato già te l'eri scolata tutta"  gli ricordò.
"Maledizione! "  commentò scuotendo la testa.
"Ti sei divertito? " mi chiese guardandomi.
"Parli sul serio " ribattei senza riflettere, lasciando trasparire la mia rabbia.
"Che c'é? " chiese non capendo. Luigi scoppiò a ridere.
"L'hai trascinato fuori dall'auto di Alessio, hai visto rosso quando li hai scoperti che pomiciavano. Finestrini appannati eccetera! "

Uno splendido disastro Versione ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora