La settimana seguente dividemmo la camera e Luigi si assicuró di tenere lontano Alex in modo che non fosse tenuto a dire a Christian dove fossi. Evitare uno scontro con lui si rivelò un lavoro a tempo pieno. Girai a largo dalla mensa, saltai storia e uscivo dalle lezioni prima. Sapevo che prima o poi avrei dovuto parlargli, ma dovevo aspettare che si calmasse abbastanza da accettare la mia decisione. Quel venerdì sera ero solo nel letto, con il telefono premuto contro l'orecchio. Alzai gli occhi al cielo sentendo il mio stomaco brontolare.
"Posso passare a prenderti e portarti a cena da qualche parte " propose Luigi. Sfogliai il libro di storia saltando pagine dove Christian aveva scritto parole d'amore.
"No, é una settimana che non passi una serata con Alex. Faró un salto in mensa "
"Sicuro? "
"Si salutami Alex "Mi avviai verso la mensa. L'intera scuola era in fermento dopo la rottura con Christian e il suo comportamento instabile non aiutava. Non appena intravidi le luci della mensa notai qualcuno avvicinarsi.
"Mattia? " sussultai e mi bloccai sentendo quella voce, quanto mi era mancato, Christian uscî dall'ombra, pallido e con la barba lunga, aveva un'aspetto orribile.
"Christian, mi hai fatto venire un colpo! "" se rispondessi alle mie chiamate, non dovrei aggirarmi al buio"
"Hai un'aspetto orribile" dissi guardandolo
"Non é stata la settimana migliore della mia vita" rispose tristemente.Incrociai le braccia sul petto.
"A dire il vero stavo andando a mangiare un boccone.Ti chiamo dopo okay? "
"No dobbiamo parlare"
"Chri...ti prego"
"Ho rifiutato l'offerta di Benny.L'ho chiamato mercoledi e gli ho detto di no" mi informò.Negli occhi gli balenó un lampo di speranza,che tuttavia scomparve quando notò la mia espressione.
"Cosa ti aspetti che ti dica, Christian?"
"Che mi perdoni. Che vuoi tornare da me" strinsi i denti per non piangere
"Non posso" sussurrai tristemente.Assunse un'aria disperata e io feci per andarmene,ma mi fermó.
"Non ho dormito né mangiato...non riesco a concentrarmi.Sò che mi ami.Tornerà tutto come prima,basta che tu mi dica di si" chiusi gli occhi
"Il nostro rapporto é malato Christian.Penso che tu sia ossessionato dall'idea di possedermi"
"Non é vero. Ti amo più della mia stessa vita,Matti" replicò ferito.
"É proprio quello che intendo. Sono discorsi assurdi "
"Non sono discorsi assurdi é la verità "
"D'accordo...allora che cosa conta di più per te? I soldi,io,la tua vita...o c'é qualcosa prima dei soldi? "
"Ho capito il mio errore, okay? Sò perché la pensi così ma se avessi saputo che mi avresti lasciato non avrei mai...Volevo solo prendermi cura di te" disse afflitto
"Lo hai già detto"
"Ti prego fraté .Non posso vivere così,questa cosa...Questa cosa mi sta uccidendo" rispose espirando con violenza,come per buttare fuori tutta l'aria che avesse in corpo.
"Ho chiuso Christian" lui trasalí
"Non dire così "
"É finita.Torna a casa" lui si corrucciò
"SEI TU LA MIA CASA" urló.Quelle parole mi trafissero e sentii un'oppressione al petto che quasi mi mozzò il respiro.
"Hai fatto la tua scelta,Chri , io ho fatto la mia" risposi maledicendomi per il tremolio nella voce.
"Staró lontanissimo da Las Vegas e da Benny... Finirò gli studi. Ho bisogno di te, sei il mio migliore amico" disse, aveva un tono affranto, disperato come la sua espressione. Una lacrima gli solcò il viso, e un'attimo dopo mi afferma e mi ritrovai tra le sue braccia con le sue labbre premute sulle mie. Mi strinse forte poi mi prese il viso tra le mani e mi baciò ancora più ardamente,ansioso di suscitare una mia reazione.
"Baciami" mormoró. Tenni occhi e bocca chiusa. Dovetti fare appello a tutta la mia determinazione per non ri cambiarlo, era tutta la settimana che non desideravo altro che le sue labbra, mi era mancato tanto.
"Baciami! Ti prego fraté! Gli ho detto di no! " supplicó. Sentii le lacrime bruciarmi il viso e lo allontanai con uno spintone
"Lasciami in pace, Christian! " avevo fatto solo pochi passi quando mi afferrò per il polso. Non mi voltai
"Ti supplico" sentii il braccio abbassarsi e tirare mentre lui si buttava a terra in ginocchio.
"Ti supplico, Mattia. Non farmi questo " mi girai e notai la sua espressione afflitta. Spostai lo sguardo dal suo viso e per un'attimo fissai il mio nome inciso in grossi caratteri neri sul polso. Mi aveva dimostrato che quello che avevo sempre temuto era vero. Per quanto mi amasse, se c'erano di mezzo i soldi sarei sempre stato al secondo posto. Proprio come era successo con Franco. Se avessi ceduto, avrebbe cambiato idea a proposito di Benny oppure se la sarebbe presa con me ogni volta in cui fosse stato a corto di denaro. Lo imnaginai rincasare dopo una giornata di lavoro con lo stesso sguardo che aveva Franco dopo una serata sfortunata. Sarebbe stata colpa mia se la sua vita non fosse andata come voleva , non potevo permettere che l'amarezza e il rimpianto che avevo gettato alle spalle rovinassero il mio futuro.
"Lasciami Christian" dopo vari istanti obbedí. Corsi verso la porta di vetro e la spalancai senza voltarmi. Tutti mi fissarono, per poi guardare Christian ancora in ginocchio con le mani a terra. Di fronte a quello spettacolo, non riuscii più a trattenere le lacrime. Corsi in bagno. Non volevo che mi vedessero piangere. Restai nascosto in bagno a piangere per un'ora finché udii bussare lievemente alla porta.
"Mattia? " tirai su con il naso
"Che ci fai qui dentro Samú?"
"Simone ti ha visto entrare ed é venuto a chiamarmi, Aprimi" disse con dolcezza. Scossi la testa. Sapevo che non poteva vedermi ma non riuscii a dire nulla. Lo udii sospirare. Un'attimo dopo strisciò sotto la porta.
"Non riesco a, credere di aver appena fatto una cosa del genere, ti pentirai di non avermi aperto perché ho appena striscia rossa sul pavimento sporco di piscio e adesso ti abbracceró" Scoppiai a ridere mentre Samú mi stringeva. Sentii le ginocchia cedermi e lui mi aiutó a sedermi sul pavimento.
"Sst,accidenti ragazzo. Cosa devo fare con te? " disse cullandomi
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Uno splendido disastro Versione Zenzonelli
FanfictionConoscete il libro di Jamie McGuire "Uno splendido disastro"? ho pensato di riadattare la storia in versione Zenzonelli. Mattia sembra il classico bravo ragazzo timido e studioso. Ma in realtà sta scappando dal suo passato, da un padre a cui ha sme...