Uno splendido disastro Versione Zenzonelli

Epilogo

Christian mi strinse la mano quando trattenni il fiato. Cercai di restare calmo, ma non appena sussultai, me la strinse di più.Tutto era al suo posto, il che mi faceva sentire abbastanza a mio agio, vista la situazione. Avevo preso la mia decisione e sarei andato fino in fondo.
"Tesoro... " disse Christian accigliandosi
"Ce la posso fare" risposi . Trasalii non appena le dita toccarono la mia pelle, ma cercai di rilassarmi. Gli lessi la preoccupazione  negli occhi quando iniziò il ronzio.
"Fraté.. " insistette ma io scossi la testa
"Va bene. Sono pronto" allontanai il telefono dall'orecchio e sobbalzai sia per il dolore sia per la predica.
"Ti uccido Mattia Zenzola! Ti uccido! " Strilló Luigi.
"Tecnicamente ora sono Mattia Zenzola" precisai sorridendo al mio novello sposo.
"Non é giusto! " disse lui mentre la rabbia le svaniva dalla voce.
"Dovevo essere il tuo testimone. Accompagnarti a fare speso, organizzare l'addio al celibato "
"Lo sò" risposi. Trasalii di nuovo e il sorriso scomparve dal volto di Christian.
"Non c'é bisogno che tu lo faccia sai" dichiarò lui aggrottando la fronte. Gli strinsi le dita
"Lo sò"
"Lo hai già detto! " ribatté secco Luigi
"Non stavo parlando con te"
"Oh si che stai parlando con me" sbottó
"Altroché, se stai parlando con me. Non ti perdoneró mai! "
"Si che lo farai"
"Tu! Sei uno... Sei... Crudele, Mattia! Il migliore amico peggiore del mondo! "
Scoppiai a ridere e l'uomo seduto al mio fianco si mosse di scatto
"Stia fermo signor Stefanelli "
"Mi scusi"
"Chi era? " chiese brusco Luigi
"Griffin"
"Chi diavolo é Griffin? Fammi indovinare:hai invitato un'emerito sconosciuto al tuo matrimonio e non il tuo migliore amico? " a ogni sua domanda la sua voce si faceva più acuta.
"No.non é venuto al matrimonio" dissi trattenendo il fiato. Christian sospiró e si agitò nervosamente sulla sedia stringendomi la mano.
"Dovrei essere io quello nervoso ricordi? " feci sorridendo malgrado il dolore.
"Scusami.Non penso di farcela" ammise angosciato. Allentò la stretta e guardò Griffin.
"Fa in fretta, d'accordo? " Griffin scosse la testa
"Sei coperto di tatuaggi e non riesci a guardare mentre il tuo ragazzo si fa una semplice scritta. Dammi un minuto amico" lui si corrucció ancora di più
"Marito.Lui é mio marito" a quelle parole sentii Luigi sussultare.
"Ti stai facendo un tatuaggio? Che ti sta succedendo Mattia? Hai respirato fumi tossici in quel l'incendio? " abbassai lo sguardo sulla chiazza nera sul polso e sorrisi.
"Chri ha il mio nome sul polso" trattenni di nuovo il fiato quando un ronzio riprese. Griffin pulî l'inchiostro dalla pelle e ricominciò. Parlai a denti stretti
"Siamo sposati. Anch'io volevo qualcosa"  Christian scosse la testa
"Non era necessario" socchiusi gli occhi
"Non cominciare. Ne abbiamo già parlato"
Luigi scoppiò a ridere
"Ti ha dato di volta il cervello. Quando tornerai a casa ti farò ricoverare al manicomio"
Aveva ancora un tono pungente, esasperato.
"Non é così assurdo. Ci amiamo. Viviamo insieme da un'anno, anche se con qualche pausa. Perché no? "
"Perché hai 19 anni idiota! Perché sei scappato e non l'hai detto a nessuno e perché io non sono lî! " urló
"Mi dispiace Lú, devo andare. A domani va bene? "
"Non sò se vorrò vederti domani! Non penso di voler vedere mai più Christian! " esclamò in tono beffardo.
"A domani Lu, Sò che sei curioso di vedere l'anello "
"E il tatuaggio" disse. Chiusi il telefono e lo porsi a Christian. Il ronzio riprese e mi concentrai di nuovo sul bruciore. Christian mise il telefono in tasca e mi afferró la mano, toccando la fronte con la sua.
"Eri così spaventato, quando ti sei fatto tatuare? " chiesi sorridendo di fronte alla sua espressione preoccupata. Lui si agitó sulla sedia. Sembrava percepire il dolore amplificato.
"Uhm... No. É diverso. Questo é molto, molto peggio"
"Fatto! " annunciò Griffin sollevato quando lui.
"Grazie a Dio! "
"Grazie a Dio! " mi fece eco Christian sospirando e dandomi dei colpetti affettuosi sulla mano. Guardai quelle splendide linee nere sulla pelle rossa.