cazzotti e malelingue

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"Penso che noi abbiamo bisogno di fare un pisolino" dissi dolcemente al cucciolo. Christian annuí, si alzò e mi prese in braccio.
"Andiamo"  mi portò in camera, scostò le coperte e mi adagiò sul letto. Si allungò sopra di me per tirare le coperte e si lasciò cadere sul cuscino.
"Grazie per essere rimasto con me ieri notte"  dissi accarezzando il pelo del cucciolo.
"Non c'era bisogno dormissi per terra in bagno con me"  continuai.
"É stata una delle notti più belle della mia vita"  mi voltai per vedere la sua espressione. Quando notai che era serio gli lanciai un'occhiata dubbiosa.
"Perché hai dormito fra il water e la vasca su un pavimento duro e freddo con uno scemo che vomitava?" chiesi incredulo.
"A dire il vero sono stato sveglio con te quando stavi male e ti ho visto addormentarti tra le mie braccia. Non é stato comodo e non ho chiuso occhio, ma ho festeggiato il tuo 19 evesimo compleanno con te, e da ubriaco sei davvero dolce"
"Tra un conato e l'altro dovevo proprio essere affascinante"  lui mi attirò a se accarezzando Theo, accoccolato contro la mia spalla.
"Sei l'unico ragazzo che conosco che é fantastico anche quando é chino sul water. Il che é tutto dire"
"Grazie Chri, non ti costringerò più a farmi da babysitter".Lui si appoggiò al cuscino.
" come vuoi. Ma nessuno sa tenerti i capelli bene come me" risi e chiusi gli occhi abbandonandomi al sonno.

"Alzati Mattia! "  gridò Luigi scuotendomi, Theo mi leccò una guancia
"Arrivo, arrivo!! "
"Abbiamo lezione tra mezz'ora! " saltai sul letto
"Ho dormito... 14 ore? "
"Fatti subito una doccia! Se non sei pronto tra 10 minuti me ne vado senza di te! "
"Non ho tempo di farmi la doccia! " replicai togliendomi il pigiama. Christian appoggiò la mano sulla testa e ridacchiò.
"Non é la fine del mondo se tardate a lezione"
"Per Luigi si. Lui non salta le lezioni e odia essere in ritardo" spiegai infilandomi jeans e maglietta.
"Lascialo andare ti accompagno io" mi infilai le scarpe.
"Ho lo zaino nella Macchina di Luigi  Chri "
"Come vuoi"  fece con una scrollata di spalle, "cerca solo di non ammazzarti per arrivare in tempo". Sollevò Theo e tenendolo sotto il braccio lo portò in corridoio. Luigi mi spinse verso la porta e poi giù dalle scale.
" non posso credere ti abbia regalato un cucciolo "
"Non ho mai avuto un cane, sarà un'esperienza bellissima" replicai. Luigi lanciò un'occhiata nello specchietto retrovisore mentre usciva dal parcheggio. Christian, in boxer e maglietta con le braccia strette intorno al corpo per il freddo, stava guardando Theo che annusava una chiazza d'erba.
"Ma tu pensa, Christian Stefanelli in versione mamma"  affermò scuotendo la testa.
"Theo é adorabile. Pure tu ti scioglieresti con lui"
"Non puoi portarlo con te allo studentato, lo sai. Non credo Christian ci abbia pensato"
"Ha detto che lo terrà lui"  lui inarcò le sopracciglia
"Ma certo Christian é previdente, questo glielo devo riconoscere"  rispose scuotendo la testa.

Entrammo in Aula un minuto prima che iniziasse la lezione. Alla fine dell'ora, Luigi mi diede una gomitata e io lo seguii in mensa. Alex ci venne incontro sulla porta e capii subito che qualcosa non andava.
"Lu"  disse prendendolo per un braccio. Christian ci raggiunse correndo. Si mise le mani sui fianchi e boccheggiò finché non  riprese fiato.
"Una folla di donne infuriate ti sta inseguendo? "  chiesi scherzando, scosse la testa.
"Stavo cercando di raggiungerti... Prima che... Entrassi" rispose affannato.
"Che succede? "  domandò Luigi a Alex
"Hanno messo in giro una voce, tutti dicono che Christian si sia portato Mattia a casa... I particolari variano ma é una cosa piuttosto brutta"  spiegò Alex.
"Cosa? Parli sul serio? "  gridai, Luigi si spazientí
"Che ti importa Matti? Sono settimane che tutti fanno congetture su te e Chri.Non é la prima volta che qualcuno vi accusa di andare a letto insieme"  Christian e Alex si scambiarono un'occhiata.
"Che c'é ? C'é qualcos'altro vero? " feci. Alex sospirò.
"Dicono che tu sia andato a letto con Alessio da Gianmarco e poi abbia permesso a Christian di portarti a casa, se capisci quello che intendo"  restai a bocca aperta.
"Grande! Quindi adesso sono il puttaniere dell'Università? " Christian s'incupí e contrasse la mascella.
"É colpa mia. Se si trattasse di un altro, non direbbero cose simili di te" dichiarò entrando in mensa con le mani chiuse a pugno. Christian non si sedette al solito posto di fronte a me, si sentiva in colpa. Rimase a rimuginare davanti al sandwich. Aspettai di incrociare il suo sguardo per rivolgergli un sorriso di conforto. Christian aveva la sua reputazione, certo ma io avevo permesso ad Alessio di portarmi in corridoio. Mentre lo fissavo, Alex mi diede una gomitata.
"É avvilito. Credo stia cercando di smontare le chiacchiere"
"Non c'é bisogno che ti sieda laggiú. Chri. Vieni qui! "  dissi toccando il tavolo davanti a me.
"Ho saputo della tua fantastica festa di compleanno Mattia" fece Cristiano
"Non cominciare " lo ammoní cupo Christian. Cristiano ghignò.
"Ho sentito che Alessio é furioso. Ha detto di essere venuto ieri  e che tu e Christian dormivate ancora"
"Stavano facendo un pisolino" precisò acido Luigi. Il mio sguardo guizzò su Christian.
"É venuto Alessio? "  lui si spostò sulla sedia a disagio
"Stavo per dirtelo"
"Quando? " chiesi bruscamente. Luigi si accostò al mio orecchio.
"Alessio aveva sentito le voci che giravano ed era venuto a parlarti. Ho cercato di fermarlo ma é arrivato in fondo al corridoio e... Si é fatto un'idea completamente sbagliata, vi ha visto dormire insieme"
Mi coprii la faccia  "di bene in meglio"
"Quindi non avete combinato niente voi 2? Che peccato. E io che pensavo che Mattia fosse quello giusto per te Chri" affermò beffardo Cristiano.
"Piantala Cris" lo avvertí Alex
"Se non te lo sei fatto, ti dispiace se ci provo io? " insistette Cristiano sogghignando agli amici. Ero in imbarazzo, ma in quell'istante Luigi cacciò un'urlo perché Christian era balzato in piedi. Si protese con una mano e diede un pugno a Cristiano. Lui scivolò sul tavolo. Christian gli tempestò la faccia di pugni. Cristiano non poté fare a meno di proteggersi con le mani. Nessuno tentò di separarli. Tutti avevano paura di Christian.
"Christian! "  urlai girando attorno al tavolo. Lui si bloccò e lo lasciò andare. Si voltò a guardarmi respirando affannosamente. Non gli avevo mai visto quell'espressione così minacciosa sul viso. Mi superò e se ne andò.
"Oddio! " sussurrò Luigi. Cristiano perdeva sangue dal naso e Gianmarco gli porse un fazzoletto.
"Che figlio di puttana!"  imprecò Cristiano. "Scusami Mattia stavo solo scherzando"  aggiunse rivolto a me. Rimasi in silenzio.
"Non é andato a letto con nessuno dei due"  intervenne Luigi.

Uno splendido disastro Versione ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora