pentimento

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Le telefonate iniziarono alle 8 e proseguirono per un'ora, ogni 5 minuti.
"Mattia! Rispondi a quello stupido telefono! " urlò Simone infastidito. Lo spensi. Solo quando udii colpi alla porta mi resi conto che non potevo trascorrere la giornata chiusa in stanza. Simone girò bruscamente la maniglia.
"Che c'é? "  Luigi lo superò con uno spintone e si fermò accanto al mio letto.
"Che diavolo sta succedendo? "  urlò. Aveva gli occhi rossi e gonfi ed era ancora in pigiama.
"Cosa succede Lú? "
"Ah!!! Me lo chiedi pure??? Christian é ridotto a un fottuto straccio! Non parla e ha distrutto l'appartamento. Alex non riesce  a farlo ragionare! "
"Non lo sò" dissi
"Stronzate! Dimmi che diavolo sta succedendo, e subito! ".Simone sparí.
" abbassa la voce Lú" sussurrai
"Cosa hai fatto? "
"Immaginavo che ci sarebbe rimasto male, non che avrebbe perso il controllo. Io... Non lo sò"
"Ha quasi aggredito Alex, quando ha scoperto che ti abbiamo accompagnato qui. Mattia dimmelo ti prego" i suoi occhi erano velati di lacrime.
"Questa cosa mi spaventa! Non riesco a sopportare gli addii, sai quanto é difficile per me" gli dissi la verità in parte.
"É qualcos'altro Matti! Gli ha dato di volta il cervello! L'ho sentito gridare il tuo nome e cercarti da per tutto come una furia. É piombato nella stanza di Alex chiedendo dove fossi. Poi ha cercato di chiamarti un sacco di volte, aveva una faccia... Matti te lo giuro non l'ho mai visto così "  disse sospirando
"Ha strappato le lenzuola dal letto e le ha gettate via, ha buttato i cuscini, ha Fracassato lo specchio con un pugno. É stata la cosa più spaventosa che abbia visto in vita mia " chiusi gli occhi e le lacrime mi rigarono il viso. Luigi mi porse il cellulare
"Devi chiamarlo, devi almeno dirgli che stai bene "
"D'accordo lo chiamerò"
"No . Lo chiami adesso"
Presi il telefono e pensavo a cosa dirgli. Luigi me lo strappò di mano e avviò la chiamata e me lo restituì. Lo accostai all'orecchio e feci un respiro profondo.
"Luigi? " rispose Christian con voce preoccupata.
"Sono io" restò in silenzio un'attimo
"Che cazzo ti é successo stanotte? Stamattina mi sono svegliato e te ne eri andato e... E vai via così? Senza salutare? Perché? "  disse furioso
"Mi dispiace. Io... "
"Ti dispiace?? Io sto impazzendo! Non rispondi al telefono, te ne vai di nascosto e... Perché? Credevo che avessimo finalmente chiarito tutto! "
"Avevo solo bisogno di un pò di tempo per riflettere"
"Su cosa? Ti ho... Ti ho fatto del male? "
"No! Non é niente del genere! Mi dispiace davvero. Detesto gli addii, sono sicura che Luigi te lo abbia detto"
"Devo vederti " esclamò disperato. Sospirai
"Oggi sono molto impegnato Chri. Devo disfare i bagagli e ho un mucchio di roba da lavare "
"Ti sei pentito? " ribatté con voce rotta.
"Non é... Non é quello. Siamo amici, e questo non cambierà"
"Amici? Allora che cazzo significa ieri notte? " urlò pieno di rabbia. Strinsi forte gli occhi.
"Sò cosa vuoi. É che non posso... Farlo ora"
"Hai bisogno di un pò di tempo? " mi chiese con voce più calma "avresti potuto dirmelo. Non dovevi mollarmi così "
"Mi sembrava il modo più semplice"
"Più semplice per chi? "
"Non riuscivo a dormire. Continuavo a pensare al mattino, a quando me ne sarei dovuto andare e... Non ce l'avrei fatta. Chri"
"É già abbastanza brutto che tu non sia più qui. Non puoi sparire dalla mia vita" disse sconsolato. Mi sforzai di parlare in tono leggero.
"Ci vediamo domani,non voglio si creino situazione strane okay? Devo solo mettere a posto un pò di cose. É tutto qui davvero"
"Okay " rispose " mi sta bene " chiusi la telefonata e Luigi mi guardò in cagnesco.
"Sei andato a letto con lui? Che stronzo! Quando pensavi di dirmelo?? " alzai gli occhi al cielo
"Questa storia non riguarda te, Luigi, ma si é trasformato in un casino spaventoso "che c'é di tanto complicato? Dovreste essere al settimo cielo, non spaccare porte o rintanarvi in camera! "
"Non posso stare con lui" mormorai . Luigi posó una mano sulla mia e mi parlò dolcemente.
"Christian ha bisogno di essere guidato. Fidati, capisco le tue riserve ma guarda già quanto é cambiato per te. Pensa agli ultimi 2 mesi. Mattia lui non é tuo padre!!! "
"Sono io mio padre! Se mi lascio coinvolgere da Christian tutto quello per cui abbiamo lottato... Puf! " schioccai le dita. "Sparirà in un'attimo! "
"Christian non permetterebbe che accadesse"
"Non dipende da lui, non credi?
" gli spezzerai il cuore. Mattia. Gli spezzerai il cuore! Sei l'unico ragazzo di cui si fida tanto da innamorarsene e tu lo tratti così " mi girai dall'altra parte, incapace di reggere l'espressione che accompagnava quel tono implorante.
"Ho bisogno di un lieto fine. Per questo siamo venuti qui "
"Non é necessario che ti comporti così. Puó funzionare"
"Finché il vento non cambia "
"Mattia non cominciare con queste stronzate. Ne abbiamo già parlato "
Il mio telefono squilló.
"É Alessio" lui scosse la testa
"Stiamo ancora parlando"
"Pronto? " risposi evitando lo sguardo furioso di Luigi.
"Trudy! Com' é il primo giorno di libertà? " domandò
"... Libero"  risposi senza riuscire a mostrare un minimo di entusiasmo.
"Ci vediamo domani sera a cena? Mi manchi" disse
"Si, domani va benissimo" chiusi il cellulare e Luigi si accigliò
"Quando tornerò mi farà delle domande. Vorrà sapere di che abbiamo parlato. Cosa devo dirgli? "
"Che manterrò la promessa. Domani a quest'ora non sentirà la mia mancanza.

2 tavoli più in là vedevo Luigi e Alex. Mi chinai e osservai Christian che fissava la mia sedia vuota. Mi sentivo ridicolo a nascondermi ma non ero pronto a fronteggiarlo.Quando finii di mangiare feci un respiro profondo e lo raggiunsi fuori dove stava fumando. Avevo passato la notte intera a escogitare un modo per sistemare la situazione. Se avessi affrontato la nostra notte insieme con lo stesso atteggiamento che lui dimostrava nei confronti del sesso, avrei avuto possibilità di riuscita. In quel modo rischiavo di perderlo per sempre, ma speravo che il suo ego giocasse a mio favore.
" ehi" esclamai, Christian fece una smorfia.
"Ehi, pensavo di vederti a pranzo "
"Ho fatto un salto veloce, devo studiare" risposi.
"Ti serve aiuto? "
"No.é calcolo. Penso di cavarmela"
"Potrei offrirti sostegno morale " osservò con un sorriso. Guardai i suoi muscoli sodi e in quell'istante ricordai come si erano contratti quando era entrato dentro di me.
"Ehm... Cosa? " feci turbato da quel l'improvviso pensiero erotico.
"Dobbiamo fingere che l'altra notte non sia mai esistita? "
"No perché? " mi mostrai confuso e lui sospirò frustato dal mio comportamento.
"Non saprei... Forse perché non sei  più Vergine? " azzardò con tono sommosso avvicinandosi. Alzai gli occhi al cielo.
"Sono sicuro non sia stata la tua prima volta con un Vergine, Chri" proprio come temevo la mia leggerezza lo mandó su tutte le furie
"In realtà é stata la prima volta"
"Dai... Ti ho detto che non voglio situazioni strane tra noi" fece un'ultimo tiro e gettò la sigaretta.
"Bé, se ho imparato qualcosa negli ultimi giorni, é che non sempre si ottiene quello che vuole".

In quel momento sopraggiunge Alessio.
" ehi Trudy " esclamò baciandomi sulla guancia. Christian gli lanciò un'occhiata truce.
"Passo a prenderti alle 6? "  annui
"Perfetto"
"A tra poco " disse diretto a lezione.Lo guardai incamminarsi, preoccupato della reazione che avrebbe avuto Christian.
"Esci con lui stasera? "  ribolliva di rabbia. Contrasse la mascella e vidi i muscoli fremere sotto la pelle.
"Ti avevo detto che mi avrebbe chiesto di uscire quando fossi tornato alla Morgan. Mi ha chiamato ieri"
"Bé, le cose sono un pò cambiate dopo quella conversazione, non credi? "
"Perché? " fece per andarsene e io deglutii cercando di trattenere le lacrime. Poi si bloccò e tornò indietro e si piazzò a pochi centimetri dal mio viso
"Ecco perché hai detto che dopo oggi non avrei sentito la tua mancanza! Pensavi che sarei venuto a sapere di te e Alessio e hai creduto... Cosa? Che ti avrei dimenticato? Non ti fidi di me o non sono alla tua altezza? Dimmelo! Dimmi che cazzo ho fatto per meritarmelo! " urlò furioso. Decisi di non  cedere e lo fissai negli occhi .
"Non mi hai fatto niente. Da quando il sesso per te é questione di vita o di morte? "
"Da quando l'ho fatto con te! " mi guardai attorno e mi accorsi che stavamo attirando l'attenzione. Sentivo le orecchie in fiamme e il valore si diffuse al volto facendomi lacrimare gli occhi. Lui chiuse i suoi, tentando di ricomporsi  prima di parlare.
"É così? Pensi che per me non abbia significato niente? "
"Tu sei Christian Stefanelli"  scosse la testa disgustato
"Se non sapessi come stanno davvero le cose direi che mi stai rinfacciando il mio passato"  fece una smorfia e io scoppiai a ridere.
"Sto scherzando! Christian é tutto a posto. Io sto bene tu stai bene. Non c'é bisogno di farne una faccenda di stato. " Ogni emozione svaní dal volto. Fece un profondo respiro.
"Sò che cosa stai cercando di fare".per un'attimo mentre si perdeva nei suoi pensieri, il suo sguardo divenne assente.
" ti dimostrerò che ti sbagli "  mi guardò socchiudendo gli occhi deciso come durante un'incontro.
"Se pensi che ricomincerò a scopare in giro  ti sbagli. Non voglio nessun'altro. Vuoi che siamo amici? Bene saremo amici. Ma sappiamo entrambi che non é stato solo sesso"  se ne andò nero di rabbia e io respirai a fondo. Christian si voltò a guardarmi ma non si fermò. Una lacrima mi rigò la guancia ma l'asciugai subito. Mentre andavo in Aula. Alessio era seduto in seconda fila
"Non vedo l'ora che arrivi stasera"  mi disse e io mi sedetti vicino a lui. Sorrisi anche io cercando di non pensare a Christian.
"Qual'é il programma? "
"Bé, mi sono già sistemato nella casa nuova. Pensavo di cenare lí"
"Anch'io non vedo l'ora"  risposi cercando di convincermi.

*Lo sò che Mattia é un pò stronzo, ma ha soltanto paura, man mano capisce quello che prova davvero e che si può fidare. Buona serata
Simy 💚

Uno splendido disastro Versione ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora