disastro

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Christian mi tenne stretto al suo fianco nell'ombra del Keaton Hall. Era un'edificio più vecchio della Eastern e nonostante avesse ospitato il cerchio lo trovavo inquietante. Wax si aspettava il pienone e il seminterrato non era così grande.
"É una delle peggiori idee che Wax abbia mai avuto " brontoló Christian.
"Adesso é troppo tardi per cambiare posto " replicai. Il suo cellulare s'illuminó e lui lo aprí, sulla fronte gli comparve la fuga della preoccupazione. Digitó qualcosa e lo posò.
"Mi sembri nervoso stasera" mormorai
"Starò meglio quando quello stupido di Nicolò sarà qui "
"Sono qui Frignone" rispose lui con voce sommossa. Riuscivo a malapena a distinguere la sagoma al buio ma il suo sorriso brillò alla luce.
"Come và fratellino acquisito? " chiese, mi cinse con un braccio e con l'altro spintonò scherzosamente Christian.
"Sto bene Nick"  Christian si rilassò all'istante e mi condusse per mano sul retro dell'edificio.
"Se arriva la polizia e ci perdiamo ci incontriamo alla Morgan okay? " disse al fratello. Ci fermammo davanti alla finestra, era aperta segnale che Wax era dentro e ci stava aspettando.
"Stai scherzando? Mattia non riuscirà mai a saltare da qui" osservó Nicoló
"Tu si "  lo rassicurò Christian scomparendo nel buio. Come tante altre volte mi piegai e mi spinsi all'indietro sapendo che Christian mi avrebbe afferrato. Aspettammo qualche istante. Nicoló grugnî quando si staccò dal davanzale e atterró conservando a stento l'equilibrio.
"Sei fortunato che adoro Mattia, non farei queste stronzate per chiunque" brontoló scrollandosi la polvere dalla maglietta. Christian spiccò un balzo e chiuse la finestra con un rapido movimento
"Da questa parte" disse avviandosi nel buio. Avanzai corridoio dopo corridoio tenendomi stretto a Christian mentre Nicolò era aggrappato alla mia maglia. Gli occhi cercavano di adattarsi al buio ma eravamo immersi nell'oscurità. Alla terza svolta Nick sospiró
"Non troveremo mai l'uscita"
"Basterà che mi seguiate. Andrà tutto bene " rispose Christian irritato. Quando vidi una luce capii che eravamo arrivati e sentimmo il brusio della folla. Di solito il locale dove Christian aspettava di essere chiamato aveva solo una lanterna e una sedia, ma ora visti i lavori di ristrutturazione, ci trovavamo in una stanza ingombra di tavoli, sedie e attrezzature varie coperti da teli bianchi. Mentre Christian e Nicolò discutevano la strategia dell'incontro, sbirciai il luogo dove si sarebbe tenuto l'incontro era strapieno. Per fare spazio agli spettatori i mobili erano Stati addossati contro il muro. Dal soffitto pendevano alcune Lanterne.
"Mi hai sentito Fraté? " disse Christian toccandomi il braccio
"Cosa? " risposi battendo le palpebre
"Voglio che resti vicino a questa porta, d'accordo. Tieniti sempre stretto a Nicolò "
"Non mi muoverò te lo prometto"
"Adesso sei tu quello nervoso " guardai la porta e poi lui
"Ho una brutta sensazione Chri. Non per quanto riguarda l'incontro ma... C'é qualcosa . Questo posto mi dà i brividi"
"Non resteremo molto " mi rassicurò. Si udí la voce di Wax attraverso il megafono, poi 2 mani caldi e familiari mi presero il viso
"Ti amo " disse Christian. Mi abbracciò mi sollevó da terra e mi baciò. Non appena mi posò sul pavimento allacció il mio braccio a quello di Nick.
"Non togliergli mai gli occhi di dosso " ordinò al fratello
"Neanche per un secondo. Questo posto diventerà un manicomio quando inizierà l'incontro"

"... Accogliamo lo sfidante di stasera... John Erik"
"Lo difenderò a costo della mia vita, fratellino" rispose lui tenendomi per il braccio.
"Suonale per bene a quel tizio e andiamocene in fretta di qui"
"... Christian " turbojr" Stefanelli! " urlò ancora Wax al megafono. Christian avanzò tra la folla e il Chiasso divenne assordante. Guardai Nick era orgoglioso di Christian.

Christian raggiunse il centro del cerchio e io restai senza fiato. John era diverso da tutti gli avversari con cui Christian aveva combattuto. Non cercò di intimorirlo ma lo studiò preparandosi mentalmente all'incontro. Al segnale John attaccó
"Oddio " Nick si muoveva insieme al fratello come fossero una cosa sola. Aggrappato al suo braccio, mi contraevo a ogni colpo sferrato. John era astuto e preciso. La forza bruta dei pugni metteva quasi in soggezione. L'aria nella stanza era greve, stagnante  e la polvere mi finiva in gola. Più l'incontro andava avanti più avevo un brutto presentimento. Mi spintonarono da dietro. Nick si girò afferró 2 uomini per la maglia e li gettò per terra.
"Spostatevi o vi ammazzo! " urlò ai ragazzi. Mi strinsi con più forza al suo braccio.
"Ti tengo Mattia, tu pensa solo a guardare l'incontro"
Christian se la stava cavando bene e sospirai quando l'avversario cominció s sanguinare. La folla si fece più rumorosa, Christian assestò un pugno poderoso e mi guardó per un'istante. John lo cinse con le braccia e lo fece cadere. Gli spettatori si strinsero attorno al ring.
"Non lo vedo Nick! " esclamai saltellando sulle punte dei piedi. Lui si guardó attorno e trovò la sedia di Wax e mi fece salire sopra.
"Lo vedi? "
"Si" risposi tenendomi al suo braccio per mantenere l'equilibrio
"É sopra ma ha le gambe di John attorno al collo! "
"Fagli il culo Christian! " urlò Nick. Lo guardai rapidamente poi mi protesi per seguire meglio la lotta. Christian balzô in piedi ma John lo teneva saldamente per il colpo con le gambe. Si buttó allora in ginocchio, facendogli sbattere la schiena e la testa sul calcestruzzo. L'impatto fu devastante, le gambe di John finalmente lo lasciarono. A quel punto Christian sollevò il gomito e lo tempestò di pugni finché Wax non lo scostò gettando il tessuto rosso sul corpo dell'avversario. La stanza esplose in un boato mentre Wax sollevava la mano di Christian. Nick mi abbracciò esultante. Christian mi guardó pieno di sangue e l'occhio destro iniziava a gonfiarsi. Mentre i soldi passavano di mano in mano il mio sguardo cadde su una lanterna che ondeggiava in un'angolo alle spalle di Christian. Dalla base colava un liquido su un telo. Sentii lo stomaco contrarsi
"Nick! " attirai la sua attenzione e indicai l'angolo. In quell'istante la lanterna cadde dal gancio fracassandosi sul telo che prese subito fuoco.
"Merda! " esclamò Nick afferrandomi per le gambe. Alcuni ragazzi vicino al fuoco fecero un balzo indietro. Dall'angolo si levarono sbuffi di fumo nero e tutti scapparono in preda al terrore  spingendosi per raggiungere le uscite. Incrocia lo sguardo di Christian. Il suo volto era una maschera di terrore, gridando il mio nome prese a spintonare le persone che ci separavano.
"Vieni! " urló Nick facendomi scendere dalla sedia. Si udî un forte scoppio. Le altre lanterne stavano prendendo fuoco e diffondevano le fiamme con tante esplosioni. Nick mi afferrò per un braccio e mi trascinó via.
"Non possiamo uscire da quella parte! Dobbiamo tornare da dove siamo venuti! " gridando opponendo resistenza. Lui si guardó attorno e studiò un piano di fuga. Guardai di nuovo Christian che tentava di farsi strada nella stanza mentre la folla lo ricacciava indietro. Le grida erano diventate di terrore. Nick mi condusse sulla soglia e mi voltai a guardare.
"Christian! " gridai allungandomi nella sua direzione. Lui stava tossendo mentre agitava il braccio per allontanare il fumo.
"Da questa parte Chri! " gli urlò Nick
"Esci di qui Nick! Porta fuori Mattia! " rispose tossendo. Nick mi guardò combattuto. Vedevo la paura nei suoi occhi
"Non sò dove sia l'uscita" guardai ancora Christian. Il suo volto era dietro alle fiamme che ci dividevano.
"Christian! "
"Andate! Ci vediamo fuori" la sua voce fu coperta dalle urla, mi aggrappai alla Manica di Nick.
"Da questa parte" dissi sentendo gli occhi bruciare per le lacrime del fumo. A dividere Christian dall'unica via d'uscita c'erano una decina di persone terrorizzate. Tirai la mano di Nick spintonando chiunque mi si parasse davanti. Raggiumgemmo la porta e a quel punto guardai davanti e dietro me. Due corridoi erano illuminati dal fuoco.
"Da questa parte" esclamai tirandolo di nuovo
"Ne sei sicuro?" chiese spaesato e titubante
"Forza! " strillai. Più avanzavamo piú i locali erano bui. Dopo qualche istante respirare fu più facile. Dopo la seconda svolta stavamo camminando alla cieca nell'oscurità. Tenni la mano davanti a me tastando le pareti mentre con l'altra stringevo quella di Nick.
"Pensi sia riuscito a scappare? " domandò lui. Quella domanda mi fece andare in ansia
"Continua a camminare" dissi con voce strozzata. Nick fece resistenza per un'attimo e quando lo trascinai di nuovo vidi una luce. Sollevò un accendino socchiudendo gli occhi in quel piccolo spazio. Segui la luce scorgendo una porta.
"Da questa parte! " gridai per l'ennesima volta. Mentre mi precipitavo nel locale seguente fui investito da una valanga di persone. Nick voleva seguire alcuni che dicevano di sapere dove fosse l'uscita.
"Vieni Mattia loro sanno come uscire" insistetti
"Siamo arrivati da questa parte con Christian lo sò" lui strinse la presa
"Gli ho detto che non ti avrei perso di vista. Andiamo con loro"
"Nick siamo venuti di lî... Non ci sono finestre! "
"Noi andiamo" fece un ragazzo. Lui mi tiró ancora la mano e io mi liberai.
"Nick, ti prego! É da questa parte, te lo assicuro! "
"Io vado con loro" disse "ti prego vieni con me" scossi la testa mentre le lacrime mi rigavano le guance.
"Sono già stato qui. L'uscita non é da quella parte! "
"Vieni con me! " urlò tirandomi per un braccio.
"Nick, fermati! Stiamo andando dalla parte sbagliata" strillai. Sentii i piedi scivolare sul calcestruzzo mentre mi trascinava con sé e quando l'odore di fumo divenne più forte mi divincolai scappando nella direzione opposta.
"Mattia, Mattia! " urlò lui. Continuai a correre tenendo le mani davanti a me
"Vieni! Se la segui ci lasci la pelle" urló una ragazza. Urtai la spalla contro un'angolo e caddi. Strisciai sul pavimento tenendo una mano davanti a me. Quando toccai il cartongesso mi rialzai. Una porta si materializzò e la varcai passando nell'altro locale. Il buio sembrava infinito. Cercai di camminare in linea retta con le mani tese per individuare altri muri. Sentii la paura montarmi nel petto.
"Ti prego" sussurrai nel buio "fa che sia questa".Mi  imbattei in un'altra porta e quando la superai un fascio argenteo brillò davanti a me.La luce filtrava dal vetro della finestra e mi sfuggí un singhiozzo.
" Nick é qui! Nick! " gridai dietro di me. Socchiusi gli occhi scorgendo a malapena un movimento in lontananza.
"Nick? " urlai con il cuore che mi batteva ancora all'impazzata. Vidi delle ombre ondeggiare sui muri e sgranai gli occhi in preda all'orrore quando mi accorsi che quelle che credevo persone erano fiamme.
"Oddio" dissi osservando la finestra. Christian l'aveva chiusa e per me era troppo alta.Mi guardai attorno in cerca di qualcosa su cui salire. La stanza era piena di mobili. Trascinai un mobile sotto la finestra, lo spinsi contro il muro e vi salii sopra tossendo per il fumo. La finestra era ancora troppo alta. Grugnii mentre tentavo di aprirla spingendo goffamente la maniglia da una parte all'altra. Non si muoveva di un millimetro.
"Dai maledizione! " gridai allungandomi al massimo. Mi inclinai all'indietro, non funzionó, infilai allora le unghie sotto i bordi e tirai finché pensai di essermele staccate. Con la coda dell'occhio vidi le fiamme nel corridoio. Iniziai a piangere, Christian non sapevo dove era, avevo perso Nick e stavo rischiando di morire affumicato. Guardai la finestra ficcando di nuovo le unghie, sotto i bordi. Mi ferii la pelle. L'istinto ebbe la meglio sul dolore. Chiusi le mani a pugno e cominciai a pestare sul vetro. Sul pannello si formó una lieve chiazza di sangue. Pestai ancora una volta, poi mi tolsi una scarpa e colpii con tutte le forze che avevo. Alcune sirene si udirono in lontananza e presi a singhiozzare,picchiando i Palmi sulla finestra. Ricominciai a battere sul vetro con tutte le mie forze.
"Aiuto! Qualcuno mi aiuti! " urlai vedendo le fiamme avvicinarsi. Sentii allora un colpo di tosse alle mie spalle
"Mattia? " mi girai udendo quella voce familiare. Christian comparve dietro di me con la faccia e i vestiti cosparsi di fuliggine.
"Christian! " strillai. Saltai giú dal tavolo e corsi da lui esausto e sporco. Lo abbracciai piangendo, lui mi prese il viso tra le mani
"Dove é Nick? " chiese con voce rauca
"Li ha seguiti! " gridai piangendo
"Gli ho detto di venire con me, ma non mi ha voluto ascoltare"  lui guardò preoccupato il fuoco che avanzava. Feci un brusco respiro e tossíi quando il fumo mi riempî i polmoni. Christian mi guardó con gli occhi lucidi
"Usciremo di qui, fraté te lo prometto" mi baciò rapido e deciso poi salí sulla mia scala improvvisata. Spinse la finestra e giró la maniglia. Stava usando tutta la forza per aprirla.
"Sta indietro, Matti, ora spacco il vetro! " avevo paura di allontanarmi e arretrai solo di un passo. Christian tiró un pugno contro il vetro. Mi girai dall'altra parte e coprii gli occhi  mentre la finestra andava in frantumi.
"Vieni! " gridò tenendomi la mano. Il calore del fuoco invase la stanza e lui mi sollevò da terra e mi spinse fuori. Attesi in ginocchio mentre usciva e lo aiutai a rimettersi in piedi. Le sirene ululavano dall'altro lato dell'edificio. Le luci della polizia lampeggiavano. Corremmo verso la folla radunata davanti al palazzo scrutando i volti in cerca di Nick. Christian gridò il suo nome e la sua voce si fece disperata. Controllò il telefono più volte
"Nick! " urlò allungando il collo. I sopravvissuti si abbracciavano e piangevano mentre l'autopompa buttava acqua nelle finestre. Christian si passò la mano sulla testa
"Non ce l'ha fatta" mormorò
"Non c'è l'ha fatta, Mattia" rimasi senza fiato vedendolo piangere. Cadde in ginocchio e io con lui.
"Nick é in gamba, Chri. Deve aver trovato un altra uscita " dissi cercando di convincere anche me stesso. Lui mi si accasciò in grembo e si aggrappò alla mia maglietta con entrambi le mani. Lo tenni stretto non sapendo che altro fare.

Passò un'ora. Le grida dei sopravvissuti avevano lasciato il posto al silenzio. Guardavamo sempre speranzosi i vigili del fuoco portare 2 persone all'esterno e uscire più volte a mani vuote. Aspettammo mentre i paramedici assistevano ai feriti, e le ambulanze volavano nella notte. Mezz'ora più tardi recuperarono corpi che non ce l'avevano fatta. Sul terreno erano allineate molte vittime. Christian non staccò gli occhi dalla porta, in attesa che portassero il fratello.
"Christian? " ci voltammo e vedemmo Wax in piedi dietro di noi. Christian si alzó tirandomi sú.
"Sono contento di sapere che ce l'avete fatta" disse con aria stordita
"Dove é Nick? " Christian non rispose. Tornammo a rivolgere lo sguardo ai resti bruciati mentre il fumo nero usciva ancora. Appoggiai il viso contro il petto di Christian e chiusi gli occhi, speravo che fosse un brutto sogno.
"Devo... Devo chiamare mio padre" disse lui aggrottando la fronte mentre prendeva il cellulare. Feci un respiro profondo e augurai che la mia voce sembrasse tranquilla.
"Forse dovresti aspettare, Christian. Non sappiamo ancora niente" lui non distolse lo sguardo dalla tastiera.
"Non é giusto cazzo. Non sarebbe mai dovuto venire qui" esclamó con il labbro che gli tremava
"É stato un'incidente Christian. Non potevi sapere che sarebbe successa una cosa del genere" osservai accarezzandogli la guancia. Lui contrasse il viso, fece un'enorme respiro e compose il numero.

*e ora? Chissà se Nicoló é vivo oppure no. Manca pochissimo alla fine. Buona serata
Simy 💚

Uno splendido disastro Versione ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora