Capitolo 9

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⚠️ omofobia e linguaggio scurrile, leggerissima menzione ai farmaci all'inizio.⚠️


Appena Jisung era tornato in camera si erano semplicemente scambiati la buonanotte, ognuno ora stava riposando nel proprio letto.
O almeno ci provavano.
Il ragazzo nella camera degli ospiti era molto più che sveglio nonostante già fosse notte fonda ma non aveva neanche dei farmaci da prendere come faceva in questi casi,sembrava avesse appena fatto una flebo di epinefrina.
Non sapeva cosa fare.

Minho invece si era addormentato quasi subito, ma dopo già un paio di ore o poco più si era svegliato con una strana sensazione addosso.
Dopo essersi rigirato nel letto per almeno altri venti minuti, decise di alzarsi e scendere per prendersi qualcosa da bere, forse un po' di movimento l'avrebbe fatto stancare di nuovo.
Sbuffando aprì la porta e mentre stava per passare il bagno vide la luce provenire da dietro la porta accesa.

È tornata mamma? Strano, ha fatto tardi stavolta.
Domani mattina sicuramente dovrò buttarla giù dal letto o non si sveglierà mai.

Pensò mentre scendeva le scale.
Dopo aver cercato per un po' nel frigo e non aver trovato altro, sbuffando di nuovo, prese solo un bicchiere d'acqua.
Era pronto per tornare a letto ma vide che la luce del bagno era ancora accesa e proprio in quel momento si aprì la porta rivelando la figura di Jisung, che spegnendola fece tornare tutto al buio.

"Non riesci a dormire neanche tu?"

Jisung, completamente alla cieca, si girò di scatto verso la voce, la sua voce. Non l'aveva né visto né sentito, quindi sì, lo aveva spaventato.

"No... ho problemi ad addormentarmi di solito." rispose sorprendentemente calmo nonostante il battito accelerato dallo spavento.
Avevano entrambi la voce un po' roca, non stavano sussurrando ma provavano a tenere un tono basso.

E adesso che si fa? Rimaniamo a fissarci nell'oscuritá?
Non che mi dispiac-

"Credevo fossi mia madre prima" rivelò con una risatina divertita il più grande :"Comunque è molto tardi davvero quindi... buonanotte di nuovo?" disse infine cercandolo con gli occhi.
Face per tornare nella sua stanza ,ma si bloccò quando sentì una mano stringersi delicatamente attorno al suo polso.

"Io mh... io non- non ti ho rin-ringraziato?" disse farfugliando un po' Jisung sentendosi andare in fiamme per il contatto che aveva avuto il coraggio di iniziare.
Sperava non gli sudassero le mani, perché sarebbe stato imbarazzante.
"Sei stato molto molto gentile... con-con me.
Grazie Minho."

"Non ringraziarmi.
Sai mi sono trovato bene in tua compagnia ieri sera ."
Ed era vero, anche se Minho non era solito dare tutta questa confidenza così facilmente, basta solo pensare a tutti gli sforzi che ha dovuto fare Hyunjin per farsi ricambiare un saluto anni prima.
Però si è accorto che da parte di Jisung c'è la stessa voglia di conoscerlo quindi perché non avere un amico in più?
Si, un amico, certo Minho.
Anche la sua  coscienza lo conosceva bene a quanto pare.

"Davvero?" Jisung è così felice, non ricorda un momento migliore di questo nella sua vita. "Anche io sono stato bene."

"Mi fa piacere essere riuscito a tirarti un po' su il morale." Rispose Minho che aveva ancora il polso bloccato nella stretta dell'altro che si era fatta leggermente più decisa ma non sembrava curarsene.

Jisung si sentiva in uno di quei film dove ci sono quelle coppie di liceali, lei cheerleader lui capitano della squadra di basket che si scambiano il primo bacio sotto la pioggia dopo una vittoria.
Doveva tornare però alla sua triste realtà:
"Allora... buonanotte?" disse, mollando finalmente la presa, quasi con il broncio perché non voleva che il suo film finisse cosí, lui era il regista e voleva continuarlo.

yandere - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora