Capitolo 11

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Quel giorno la strada per arrivare a casa al nostro Jisung sembrava infinita.
Non riusciva a togliersi dalla testa il modo in cui Minho lo aveva praticamente scacciato.

Non ho fatto niente di male...
Forse ha scoperto qualcosa su di me?
Impossibile.
Non ha alcun modo per farlo, tantomeno qualcuno a cui chiedere.
Sarà successo qualcosa durante il corso, prima quando l'ho visto in mensa non sembrava cosí teso...qualcuno l'avrà fatto arrabbiare,ma chi?
Un insegnante o un compagno?

Il monologo interiore continuò fino a quando arrivato davanti al suo letto,dove si lascia cadere malamente con un tonfo, viene risvegliato dal suono di una notifica provenire dal suo telefono.

È un messaggio?
Mamma non puó essere, chi diavolo è adesso?

Cercò di trovare una risposta mentre allungava la mano per cercare l'aggeggio che con il tuffo di prima era scivolato fin sotto il cuscino.
Appena lo trovò fece illuminare lo schermo, che accese anche una certa luce nei suoi occhi quando mostrò il nome del contatto che lo aveva cercato.

Questa sicuramente non te l'aspettavi è Hanji?

Pensò con un raro sorriso, che solo quel ragazzo poteva fargli nascere.

Minho
Ciao Jisung, sono Minho.

Si lo so che sei tu
ho il tuo numero salvato da... un bel po'.
Credo che sia la notifica dei miei sogni questa
Come si fa a stamparla?
Potrete inciderla sulla mia lapide... devo scriverlo nel testamento e le ultime volontà

Minho
Mi dispiace per come ti ho parlato prima
non volevo offenderti.

Primo: voglio sapere come fa ad essere così perfetto
Secondo: caro MinMin, potresti anche prendermi a calci la faccia, ti perdonerò sempre e comunque senza battere ciglio
Terzo: come cazzo fa ad avere il mio numero?

Jisung
Ciao Minho
non devi preoccuparti,non è stato niente.

Minho
Non dire cosí,
sono stato ingiusto, sono solo frustrato per
una cosa che è successa oggi a scuola.

Ho avuto il tuo numero da Felix
Scusami anche per questo,
l'ho chiesto senza permesso.

Jisung
Non ti scusare Minho
Non sono mai stato arrabbiato con te.

Minho
Se una di queste mattine ti comprassi  uno
di quei croissant che ti vedo mangiare
spesso lo accetteresti?  

Oh God.
Sta succedendo realmente, non l'hanno hakerato vero?
Come lo sa? Significa che mi ha guardato qualche volta?
Sto per svenire, me lo sento.

Jisung
Solo perché mi piacciono molto.

E perché mi fai impazzire anche tu,ma questo non te lo dirò.








Era venerdí pomeriggio e Felix seguito da Jisung, si stava incamminando verso casa sua per continuare quel noioso compito.
"Ah!" Urlò di punto in bianco il ragazzo con i capelli chiari girandosi verso l'altro che ovviamente si spaventò dato che era tutto così silenzioso e calmo due secondi prima. "Mi sono dimenticato di chiederti scusa per aver dato il tuo numero a mio cugino senza dirti nulla!" continuò tutto allarmato neanche fosse il peggiore dei crimini.
*Beh non era sicuro fosse legale in realtà.
"Non preoccuparti." rispose tranquillamente Jisung dopo essersi ripreso velocemente dallo spavento.
"Avete chiarito si? So come può essere Minho,è molto impulsivo e delle volte sembra addirittura cattivo ma ti assicuro che non lo è."
"Si abbiamo chiarito ma, tu...tu sai perché era cosí stressato?" chiese facendolo sembrare il più casuale possibile,quando era in realtà un dubbio che lo tormentava da quarantotto ore ormai.
Felix aprendo la porta di casa si girò verso di lui per farlo entrare per primo poi richiudendola rispose:
"L'hanno messo in coppia con una sanguisuga, non riesce a spiccicarsela di dosso poverino non so se la conosci, Momo quella del quinto nella sezione-" si bloccó guardando un attimo il soffitto con un'espressione molto concentrata come se fosse scritto lì sù da qualche parte in mezzo alle travi di legno
"-non ricordo,insomma, quella al terzo piano." finì poi con un gesto della mano come per indicare un punto in alto.
Jisung ora sembrava estremamente interessato a cosa usciva dalla bocca dell'altro, infatti si era bloccato in mezzo all'entrata fissandolo mentre gli spiegava come Minho gli avesse raccontato per messaggio la sua disavventura durante la sua ultima lezione di ballo. 
"- poi mi ha detto che quando era arrivata l'ora di andarsene se l'ha praticamente scollata dal brac- Ei Jisung perché stai fermo lì? Vieni su dai" lo chiamò Felix interrompendo il suo intrigante, meraviglioso, appassionante e tutto quello che volete, racconto.

yandere - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora