Capitolo 36

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Non è ancora sorto il sole quando Minho apre gli occhi  trovando il letto vuoto di fianco a sè.

Dov'è andato Jisung?

È la prima cosa che pensa mentre si tira su a sedere, rabbrividisce per il freddo quando le coperte cadono dalle sue spalle lasciandolo nudo.
Non si erano rivestiti prima di addormentarsi, erano troppo stanchi dopo...

dopo.

Un sorriso sbilenco cresce sul suo volto ripensando a quello che avevano fatto poco prima, poi cercando di non ricominciare a sognare ad occhi aperti si alza e controlla l'ora dallo schermo del pc sulla scrivania dato che non trova il cellulare.
Decide di andare a cercare il più piccolo quando vede che non sono nemmeno le cinque del mattino, ma non si preoccupa perché forse è solo andato in bagno.
Teoria che scarta quando ci passa davanti e vedendo la luce spenta, decide allora di scendere .




« Osservando la veloce corsa di un ghepardo al rallentatore, si nota come questo animale tenda a tenere la testa ferma e gli occhi fissi sulla preda anche mentre è in movimento. - »


Il televisore acceso, probabilmente sul canale di qualche documentario, da quanto sente, è l'unica fonte di luce che c'è quando arriva al piano di sotto.
Girando l'angolo lo trova proprio lí, Jisung sta guardando lo schermo cosí interessato che nemmeno si accorge di averlo dietro.

"Perché sei qui?"

"AAH!" salta letteralmente voltandosi impaurito, non ha sentito il minimo rumore, Minho sarebbe perfetto come ladro... o come ghepardo, pensa.
"Mi hai spaventato!" dice stringendosi la coperta al petto come se potesse proteggerlo mentre guarda il maggiore che ride per la faccia sconvolta che fa.

"Scusami tesoro." cerca di avvicinarsi al suo viso ma Jisung lo allontana malamente.

"No! 'scusami' un-" si interrompe di colpo guardandolo meglio "ma... sei ancora n-nudo?" chiede mentre si nasconde il viso con la coperta, come se non l'avesse visto già.

"Perché tu no?" risponde divertito Minho mentre fa il giro per mettersi accanto a lui.
"I riscaldamenti sono ancora accesi."

Jisung sì, era ancora nudo anche lui ma non pensava davvero che Minho si sarebbe svegliato presto, aveva calcolato di tornare di sopra e vestirsi prima che lo facesse.
Si era svegliato solo una mezz'ora prima di lui e quando aveva provato ad alzarsi quasi non camminava.
Ok, sapeva che sarebbe successo ma non credeva nemmeno che sarebbe stato cosí.
Aveva sceso le scale stringendo i denti e era riuscito a mettersi cosí comodo sui cuscini del divano che quasi se ne era dimenticato.

"Non sei stanco? Avrai dormito meno di due ore." chiede mentre molto lentamente cerca di fargli più spazio vicino a sé.
"Hai dormito meno di me." ribatte Minho mettendosi sotto la coperta con lui.
"Mh."

Restano così per un po', a scaldarsi l'un con l'altro sul divano del soggiorno mentre fuori inizia a farsi mattino.

Jisung non pensa che sia strano, pensa che sia proprio come deve essere.
È quello che voleva, quello che immaginava, le immagini che sognava nella sua testa che si sono avverate.

Allora perché non si sente felice come dovrebbe?
Minho è lí , accanto a lui.
Forse è proprio questo, ora che sa come si sta ad averlo vicino, ora che finalmente si appartengono, se dovesse succedere qualcosa...
Come dovrebbe fare?
Riuscirebbe ad andare avanti?
No, ovvio che no.
E Minho? Vivrebbe senza di lui?
Lui sarebbe perso, ma Minho?

yandere - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora