Capitolo 26

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"Ragazzi avete visto Changbin?"
Chiede Chan mentre si siede al tavolo dove erano già Minho, Hyunjin e Jeonjin.

"In realtà è da un po' che non lo becco, che fine avrà fatto?" Risponde Hyunjin rubando una patatina dal suo piatto.

"Io è da un po' che non vedo Seungmin invece." Confessa il più piccolo del gruppo mentre guarda Chan prendere un sorso della sua bibita e distoglie lo sguardo andando nel panico appena i loro occhi si incrociano per un secondo e l'altro gli sorride.

Nel frattempo Minho non smette di smanettare sul cellulare e questa cosa da parecchio fastidio a Hyunjin che non perde tempo a toglierglielo e allontanarlo da lui allungando la mano dalla parte opposta guadagnandosi un ringhio vero e proprio dal moro.
"Minho puoi parlarmi? È da tutta la mattina che cerco di scambiare due parole con te ma stai fisso su questo cazzo di schermo!
E poi come osi ringhiare a me, vuoi mordermi per caso?" Lo rimprovera con il tono più offeso di sempre.

"Hyunjin stavo scrivendo ridammelo."

Minho gli sembra strano.
"Da 5 ore? E a chi? Stai aiutando Dante a riscrivere la divina commedia? Sicuramente se la caverà da solo quindi ora stai con noi."

Fa per restituirgli il dispositivo ma Minho con uno scatto si alza lasciando il suo pranzo completamente intatto e strappandoglielo di mano e prima che qualcuno possa dire altro, se ne va lasciando la mensa e il suo gruppo di amici indietro.

"Che gli prende?" Chiede Chan con una faccia piuttosto sconvolta.

"Ho detto qualcosa di sbagliato?
Secondo voi ho sbagliato?" Hyunjin è incredulo.

"Ma no Hyunjin non hai fatto niente di male, magari è solo una giornata no per lui, cercalo più tardi."
Cerca di rassicurarlo Jeongin avendo capito quanto potesse essere paranoico l'altro.
Riprendono a mangiare parlando di altro e cercando di non pensare alla scenata, poi si dirigono ognuno ai propri laboratori.








Jisung era al settimo cielo.
Minho continuava a cercarlo e gli scriveva in continuazione da quando l'aveva riportato a casa dopo la loro scappatella.
Come era andata a finire?
Be per Minho alla grande,ma per lui...
Non aveva ricevuto niente in cambio ...diciamo.
E no,non perché Minho fosse uno stronzo, ma perché era molto stanco, infatti dopo essere andato in bagno ed essersi ri-lavato tornando indietro l'ha trovato già addormentato, steso sopra le coperte e per di più ancora nudo.

Come sempre si era rintanato in un'aula a caso per trascorrere la pausa pranzo anche se Minho lo aveva invitato a stare con lui.
Sembrerà strano ma ha rifiutato.
Sì,conosceva già tutti del suo gruppo dalla festa di compleanno, ma non avrebbe mai accettato di restare in mezzo a tutti gli altri studenti in mensa neanche per cinque minuti.

Quando Minho gli chiede in che aula si trova, si guarda un attimo intorno e capisce sia quella di pittura.
Dopo neanche due minuti che invia il messaggio sente la porta dell'aula aprirsi e alza lo sguardo dal libro che stava leggendo solo per ritrovarsi davanti il suo ragazzo.

"Ehi." lo saluta il maggiore mentre richiude la porta.

"Min? Perché sei qui?" chiede sorpreso vedendolo avvicinarsi.

Non è proprio quello che voleva sentirsi dire Minho, che infatti ci rimane un po' male e si chiede se ha fatto qualcosa di male.
"Volevo solo vederti..."

Jisung urlerebbe di gioia se potesse, ma si trattiene e  semplicemente sorride all'altro che si rilassa subito.
"Credevo volessi stare con i tuoi amici."

"Che stai leggendo? Hai mangiato?" Lo ignora Minho notando che dove dovrebbe essere il suo pranzo c'era appunto solo un libro.

"Non avevo fame..." risponde tornando a leggere quando lo vede prendere posto sullo sgabello affianco al suo.

yandere - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora