Capitolo 15

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"Mamma posso spiegare."
Disse Minho iniziando a guardarsi intorno, come se cercasse un aiuto per uscire da quell'imbarazzante scena.
Jisung la guardava con la bocca aperta, voleva dire qualcosa in aiuto dell'altro ma non uscivano suoni, le sue corde vocali non collaboravano.

La Signora Lee, capendo subito il disagio che aveva addossato ai due poveri ragazzi prese parola :
"Minho tesoro, non c'è problema potete continuare, siete stati molto bravi anzi, ma se dobbiamo avere ospiti per cortesia avvisami prima la prossima volta... Abbiamo finito tutto il tè." Spiegò mentre si spostava dalla parete per andare verso la cucina.
Era tornata prima da lavoro perché c'era stato un problema con le merci e non voleva restare a girarsi i pollici.

"Ma-Come 'il tè', cioè-" il figlio ancora non connetteva.

"Non dirmi che non gli hai offerto niente!" esclamò spalancando gli occhi e la bocca la donna incredula :
"Non posso crederci. Minho, io ti ho cresciuto meglio di così." Era scioccata.

"Ma mamma-"

"S-signora Lee... no-non c'è proble-ema-" intervenne Jisung in soccorso del moro, non sapendo dove avesse effettivamente trovato le palle per parlare.

Siamo già alle presentazioni con i suoceri?
Credo sia l'unica esperienza che avrei evitato di fare.

"Caro non hai mal di schiena a stare in quel modo così?" Chiese la madre, rivolgendosi ora al corvino, che non si era ancora mosso dal casquè di prima.
"Minho aiutalo, io vado di là in cucina, volete un caffè ragazzi?" continuò alzando la voce per farsi sentire mentre si allontanava.

Minho e Jisung appena furono soli si scambiarono uno sguardo e non riuscendo più a trattenersi, scoppiarono a ridere finendo sul pavimento, il primo aveva praticamente le lacrime.
Jisung anche trovava la scena divertente e non ricordava da quanto tempo non si sentiva così.
Poi vedere Minho in quel modo lo aveva rallegrato ancora di più.

Entrambi i ragazzi quella notte dormirono con il cuore leggero, consapevoli che qualcosa stesse cambiando.












"Quindi abbiamo tutto?" Chiese Changbin rileggendo una nota sul cellulare dove aveva velocemente stilato una lista delle cose che servivano per la festa a sorpresa di Minho.
"Credo di sì." rispose Chan mentre spingeva il carrello dove avevano messo qualsiasi tipo di snack,bevanda e anche qualche pezzo di carne da grigliare perchè non si sa mai.

"Sentite ma lo prendiamo...?"chiese Hyunjin chiudendo il pugno alzando il pollice ed il mignolo, portando poi la mano vicino alla bocca facendo il gesto per bere.

"Vuoi l'alcol?" lo scrutò un po' dubbioso l'altro biondo spostandosi poi per guardare Chan come per chiedere il permesso.

"Ma sì perché no, un po' di birra non ci ammazzerà di certo." il rosso sembrava tranquillo mentre lo diceva perché appunto, aveva detto birra lui.

In quello stesso carrello ci finì molto di più però

Finita la 'spesa' andarono a casa di Hyunjin per sistemare tutto e preparare le ultime cose quando d'un tratto:
"Cazzo!" Esclamò quest'ultimo appena chiuse il frigo dove aveva messo la merce.
"Cosa?"
"Che c'è?" gli altri due si voltarono subito verso di lui in contemporanea,allarmati.
"Non abbiamo invitato Jisung! Porca tro-"
"Chi?" chiese Chan guardandolo curioso.
"Jisung! Dite che è troppo tardi se glielo chiedo ora? Ma poi come che non ho il suo numero! Devo chiederlo a Minho- ma con che scusa? Merda devo aspettare domani-" Lo sproloquio venne interrotto da Changbin : "Hyunjin respira e dicci,magari,chi è questo Jisung?" ripetendo la domanda del rosso, si avvicinò all'altro.

yandere - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora