Capitolo 2

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Minho dopo l'allenamento era tornato a casa.

Ora stava cercando di far capire a sua madre che anche se era al quinto anno non avrebbe cambiato la sua routine, allenarsi non portava via tempo per lo studio, sapeva bene di avere gli esami, non aveva bisogno di un promemoria con le gambe e le corde vocali.

Mentre lei continuava a blaterare qualcosa sull'impegno e sul futuro, salì le scale per andare in camera sua.
Ancora non ricordava bene l'orario, la scuola era cominciata da solo due settimane, aveva tempo per impararlo.
Quindi scrisse a Hyunjin, l'unico della sua classe di cui apprezzava la presenza.

Minho

Quali lezioni abbiamo domani?
Non ricordo l'orario

Hyunjin
So che ci siamo visti due ore fa
ma un ciao ti costa così tanto?
Che antipatico sei

Minho
Ciao

Hyunjin
Ti ho sentito sbuffare da qui
Ciao 😽
Abbiamo storia,filosofia
e letteratura ,che gioia infinita

Minho
Grazie
A domani

Hyunjin
Non c'è di che
Ma come 'a domani'
Abbiamo già finito? 🤧
va bene,a domani.

Minho non passava ore al cellulare come chiunque altro della sua età, certo gli piaceva guardare film o qualche serie, aveva persino visto qualcuno di quei cartoni animati giapponesi, quindi sì, stava davanti lo schermo ma non parlava con nessuno se non era strettamente necessario.

Scese di nuovo le scale per prendersi uno snack in cucina cercando di evitare di incontrare chiunque, fece una veloce sosta in bagno e tornò in camera con la sua barretta proteica.

Accese il pc aprendo la prima icona che si trovò davanti. Il silenzio lo apprezzava ma non sempre, pensava che qualsiasi rumore fosse fastidioso dopo 6 ore di scuola, ma un po' di musica l'avrebbe ascoltata volentieri.

Inizió a studiare, e lo fece per le successive 4 ore.

Quando era ormai ora di cena scese, venendo subito accolto dall'odore di cibo e dalla tavola dove erano già seduti i suoi genitori.
Suo padre era un avvocato, già quello bastava per non far mancare nulla alla sua famiglia, economicamente parlando , anzi gli piaceva anche viziarla ogni tanto, mentre sua madre che avrebbe invece potuto fare la casalinga senza altre preoccupazioni, aveva comunque voluto rendersi utile e non far fare tutto a suo marito.
Lavorava in una boutique e forse non tutti lo sanno, ma era un lavoro che ogni tanto le dava la possibilità di spostarsi e farsi dei giorni fuori.

Minho non poteva chiedere di meglio.
Suo padre ovviamente con tutte le responsabilità che aveva con quel tipo di lavoro era più probabile sentirlo per telefono che vederlo in casa.
Quando capitava che anche sua madre fosse fuori, era una benedizione per lui.

A volte aveva approfittato per invitare qualcuno dei suoi pochi amici, come Hyunjin, a casa per avere compagnia.

Finita la cena salutó i suoi prima di tornare di sopra, lavarsi i denti e tornare in camera.

Dopo essersi sdraiato, prese il cellulare che era sul comodino di fianco e fece un giro su instagram.
Anche qui,non era un grande fan,ma qualche foto l'aveva anche lui sul profilo.
Qualche volte gli piaceva scattare una foto, in un qualsiasi momento, mettere una canzone come sottofondo per poi aggiungerla alle storie.

yandere - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora