Capitolo 44 - Lie

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Yeonjun's pov:
Dovrei perdonare Soobin

Davvero, dovrei perdonarlo.

Non lo dico perché ho il cuore tenero o cose del genere, ma perché altrimenti infrengerei la promessa.

Il telefono vibra.

"Pronto? Ah è lei, signor Choi. No, non è successo nulla di interessante ultimamente. Si si, continuerò ad andare avanti così. Si le scadenze sono vicine e mio padre si arrabbierà, ma non è mica un compito facile. Si, arrivederla."

Ultimamente le chiamate del signor Choi si fanno sempre più frequenti e più pesanti.

Prima mi chiamava solo la mattina presto e parlava tranquillamente, ma ora chiama a tutte le ore del giorno e della notte, e se non rispondo subito si insospettisce.

So che quello che sto facendo non è giusto, non è giusto per i sentimenti di Soobin, e lo che lo ferirò nel profondo se dovesse venirlo a sapere.

Però non saprà niente.

Eviteremo entrambi di essere feriti.

Dopotutto ho sempre avuto un gran talento per la recitazione.

Vabbè. Sarà meglio che io mi sbrighi. Prendo il telefono e mi copro per uscire.

Non c'è molto tempo.

Passo davanti alla cucina. Taehyun sta lavando i piatti e Beomgyu sta pulendo il tavolo.

"Dov'è Soobin?"

Chiedo con il mio solito tono arrabbiato.

"È uscito."

"Aveva bisogno di una passeggiata per chiarirsi le idee. Stava davvero male."

"Eh già, è entrato ed è scoppiato a piangere"

"Dovresti perdonarl-"

"Lo so lo so. Dopotutto era colpa di Kai...  Meglio che vada. A dopo."

Esco velocemente.

Non ho idea di dove possa essere andato. Seoul è grande.

Comunque comincio a correre per i vicoli, passo davanti la scuola e il parchetto, attraverso la pista da skate e giro per i negozi. Neanche l'ombra di Soobin.

Se fossi lui, dovre andrei?

Comincio a passare per i vicoli e mi tornano in mente dei ricordi.

Oltre questo muro, queste case, dall'altra parte del vicolo, c'è un piccolo negozio.

È una pasticceria. Ci andavo sempre con Yumi, quando nostro padre ci portava in città. Ricordo che lui scendeva dall'auto ed andava a finire il suo lavoro, a fare affari, e ci lasciava soli.

Accadeva anche quando avevamo 8 anni, eravamo solo due bambini, in una grande città come Seoul, da soli.

Solo a ripensarci mi vengono i brividi, quanto era terribile quell'uomo. Sono felice di aver tagliato tutti i contatti con lui.

Noi ce ne andiamo con i pochi Won che avevamo ricavato dal lavoro nei campi e correvamo per la città a cercare qualcosa di buono da mangiare.

Alla fine arrivavano sempre a quella pasticceria, il dolce più economico era l'anpan, quindi lo mangiavamo sempre.

Forse un po' era per quel cartone che guardavamo sempre, "Anpanman" il supereroe che portava la felicità offrendo un pezzo della sua testa da Anpan.

Forse un po' era per quel cartone che guardavamo sempre, "Anpanman" il supereroe che portava la felicità offrendo un pezzo della sua testa da Anpan

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Eravamo solo due bambini, ma di felicità ne avevamo bisogno.

Mi avvio verso quel negozio. Forse ho quasi dimenticato il vero motivo per cui sono qui. Forse non me ne frega più niente di Soobin. È meglio che io sparisca e non mi faccia più vedere, è meglio far finta che non sia mai successo nulla tra noi, che io non l'abbia mai ingannato, forse, è meglio che io non lo trovi.

La luna è bellissima oggi
Che modo inutile per dichiararsi.

Entro nella pasticceria.

"Un anpan, grazie"

Mi era venuta fame.

Esco dal negozio con l'anpan caldo fra le mani, e mentre gli dò un primo morso, vedo Soobin che attraversa la strada.

"Soobin!"

Urlo.

Non mi sente. Non si gira neanche.

Comincio a correre. Rischio di fare cadere l'anpan, ma ormai non mi importa più nulla.
È... amore, quello che sento?
Sto davvero provando qualcosa per Soobin in questo momento?

No. Semplicemente non voglio fallire la missione.
Forza. Devo raggiungerlo.

"Soobin!"

Finalmente si ferma.

"Yeon-Yeonjun?"

"Scusa."

"Cosa?"

Il cuore mi batte fortissimo.
Sento il petto esplodere.
Starò interpretando il personaggio troppo bene.

"Mi dispiace Soobin. Non dovevo darti la colpa per quello che è successo. È stato Huening ed io lo so. Scusami ancora."

"Ma io-"

Lo zittisco con un bacio.
Questo ragazzo parla troppo.

Mi stacco e gli sussurro.

"Beh, torniamo a casa?"

🌻Spazio autrice 🌻

È passato molto da quando ho pubblicato. Scusate l'assenza.

Finalmente la scuola è finita! Spero di riuscire ad aggiornare di più prossimamente 🌻

Per il momento, BYEE🌻

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