8.

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Emre's pov

Lo sapevo!

Sapevo che non c'era nulla per convincere mio padre ad affidarmi l'agenzia!

Ha sempre avuto un debole per Can e quando ne ha avuto occasione, l'ha dimostrato senza troppi pensieri.

Vado avanti e indietro nel mio ufficio, con i nervi che scorrono per tutto il corpo.

Sbuffo e strofino le mani, con la speranza di potermi calmare in qualche modo.

È così brutto rimanere nell'ombra di qualcun altro.

E io ho vissuto sempre dietro quella di mio fratello.

Mi sono sentito sempre quello sbagliato tra i due.

"L'incapace Emre."

Preso dalla rabbia, esco dall'ufficio e cerco mio padre che pare abbia già lasciato l'agenzia.

Almeno, è quello che mi ha riferito Cey Cey.

Mentre provo a rintracciarlo, noto la mia segreteria, Leyla, avanzare verso il mio ufficio.

Solitamente, insieme al suo elegante look, calza sempre un smagliante sorriso, e invece, la trovo piuttosto seria.

La cosa mi incuriosisce.

<Signor Emre! Possiamo parlare un momento?> , mi chiede, guardandomi negli occhi
<Certo Leyla... Prego> , allungo una mano verso la porta e la invito ad entrare

Chiudo la porta quando siamo dentro.

La guardo e porto le mani nelle tasche per scaricare la tensione.

Potrei avere una piccola idea di quello che vorrà dirmi.

<Ti ascolto, Leyla> , le sorrido
<Signor Emre... Mi dispiace, ma sento di doverlo fare. Dopotutto si tratta di mia sorella! Ed è per questo che non mi considero "invadente"> , dice determinata, notando come gioca nervosamente con le dita lunghe e affusolate
<Immaginavo questo momento già da un po'! Sentiti libera di esprimerti... Hai tutte le ragioni del mondo. Si tratta di me e tua sorella,non è così?>
<Non sono qui per determinare di chi siano le ragioni, ma per farle capire che deve lasciare in pace mia sorella! - si avvicina di poco - . . . Non mi fraintenda! Non ho nulla contro di lei, ma ...>
<Leyla, rilassati!> , porto le mani sulle sue spalle e stringo di poco
<So tutto! So che veniamo da due mondi diversi, ma questo non è così importante>
<E invece lo è! I miei genitori sono all'antica! Ci hanno dato un tipo di educazione e...>

<E tu la pensi come loro, Leyla?> , la interrompo ancora, notando la profondità del suo sguardo

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<E tu la pensi come loro, Leyla?> , la interrompo ancora, notando la profondità del suo sguardo

Mi ha sempre guardato in maniera particolare.

Oserei dire "intensa".

<Mi creda! Sanem non è la ragazza giusta per lei>

Ora ha spostato l'argomento su Sanem.

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