48.

1.3K 119 21
                                    

Qualche ora dopo.

Insieme a Can abbiamo raggiunto la sua palestra di fiducia.

Dopo una giornata particolarmente stressante, ha pensato di passare qualche ora in palestra e scaricare un po' lo stress.

Perché ci sono anch'io?

Perché sono maledettamente gelosa.

Le gattine non ci perdono un minuto di più a fare la corte se davanti, c'è Can Divit.

Soprattutto fasciato da una tuta abbastanza aderente e un capello umido che lo rende maledettamente affascinante.

< Posso dire che la palestra è la mia passione insieme alla fotografia> , afferma , camminando verso gli spogliatoi

Non conoscendo l'ambiente, mi concentro ad osservare con attenzione.

<Pensavo fossi io la tua passione! > , lo stuzzico
<Tu... Tu sei la mia felicità Sanem... > , si ferma e mi guarda negli occhi

Gli sorrido.

<Allora perché continui ad avere questi occhi scialbi? Voglio vederti sorridere sempre... > ,porto la mano sulla sua guancia
<Sono solo un po' giù... Per tutto quello che è successo oggi. Ma non ho voglia di ritornare sull'argomento>
<Can... Perché non vuoi parlarne? Perché pensi che tenere tutto dentro ti faccia bene?>
<Sanem... Lutfen! Ci hanno rovinato la giornata abbastanza... Mia madre poi, è la ciliegina sulla torta come sempre!> , mi lascia un bacio sulla guancia e mi prende per mano
<Questi sono gli spogliatoi delle donne. Cambiati pure! Ti aspetto alle panche per gli addominali> , me le indica e annuisco

Ho preso al volo una tuta da casa.
Niente di troppo provocante.
Si tratta di una canotta gialla e un leggins nero.

Quando esco, mi accorgo che ha già preso gli allenamenti.

Con braccia conserte, mi avvicino e lo osservo.

<Ma che bravo!> , esclamo, con sorriso
<Non sto facendo niente di che> , sorride e aumenta la velocità
<Io sono stanca solo a vederti! Pensa>
<Appena finisco, mi dedico a te. Devi attendere solo un momento> , risponde con più affanno ora

Resto in silenzio ad osservarlo , notando tutte le ragazze che passano, non perdere l'occasione di guardarlo.

<Uff> , sbuffo ad alta voce
<Hai detto qualcosa?> , risponde, continuando con l'allenamento
<No, niente...>, trattengo un risata

Passano altri minuti prima di vederlo fermarsi e osservare il piccolo schermo digitale della macchina.

<Che succede?> , chiedo interessata
<Ho battuto il record dell'ultima volta. Sono davvero sottopressione per esserci riuscito e sentirmi come nuovo> , ride appena e si alza , sistemandosi i capelli nuovamente in un codino disordinato

"Figuriamoci a letto! Non si stancherà mai! Povera te, Sanem". la mia voce torna a infastidirmi anche i momenti come questi
"Che sta per?"
"Che devi sparire! Ora!" , rispondo mentalmente

In tutto questo, Can mi osserva e si aspetta una spiegazione.

<Non guardarmi così! Lo sai che ogni tanto volo con la testa> , spiego, gesticolando
<E dov'è volata esattamente?>, trattiene una risata
<Uff, Can! Non prendermi in giro! E ora vieni con me> , lo tiro dalla mano
<Dove mi stai portando?>
<Ho visto qualcosa di interessante quando sono uscita dallo spogliatoio>
<Ovvero?>

<Ecco! Lo voglio sperimentare con te>, indico il ring con sorriso
<Vuoi fare boxe?>, scoppia a ridere
<Sì! Perché? Pensi che non sappia dare due pugni?>
<Due pugni? La boxe è molto di più, Sanem> , ride ancora e mi avvicino
<Signor Divit, ho bisogno di sfogare la rabbia che è in me e voglio farlo con la boxe >
<Con chi combatterai?>
<A chi vorrò prendere a pugni, vorrai dire! Ad un certo Can Divit... > ,gli faccio l'occhiolino e prendo a camminare per recuperare i guantoni

Tu Sei Solo Mio. Punto. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora