Can's Pov
Sono appena rientrato a casa.
Sono le cinque del pomeriggio e ci sta un bel tè per merenda.
Vado direttamente in cucina, con quella intenzione, ritrovando Emre alle prese con il frigorifero.
<Sei qui! > , gli dico, irrompendo nella stanza
<Farai sempre così?>L'ho spaventato.
<Così come?> , aggrotto la fronte
<Comparire all'improvviso e farmi prendere un colpo> , chiude l'anta del frigorifero
<Non ti sei abituato ancora alla mia presenza? Perché spaventarti se sai che non sei solo in casa?>
<Magari sono preso dai pensieri e quindi non mi accorgo di alcuni movimenti>Intanto ho preso a preparare il tè.
<Emre, so che ti sta succedendo in questo periodo? Non nasconderti> , dico, accedendo il gas del piano cottura
<Ma certo! Tu sai sempre tutto>
<Invece di rispondere sempre in maniera scontrosa, perché non ti apri con me e mi dici quello che ti passa nella testa Emre? Ricordati che sono tuo fratello maggiore! Quando hai bisogno, per qualsiasi cosa, puoi contare su di me> , gli dico, cercando di calmare un po' queste acque agitate tra noi
<Ti offenderei Can, se davvero dovessi dirti tutto quello che mi passa nella testa in questo momento.> , ride , con tono provocatorio, gesticolandoFanno un cenno con la mano per indicargli a proseguire.
Sono curioso di sentire che ha da ridire sul mio conto.
<Non avere paura Emre! Sii uomo! > , lo provoco, spegnendo il gas e portare la completa attenzione su di lui
Si avvicina a me.
<Sai cosa pensi di te Can? Che sei il fratello maggiore spaccone e presentuoso che nessuno vorrebbe avere! Cerchi di ottenere le cose, scavalcando gli altri, sentimenti compresi! Ti senti superiore! Ti senti persino in dovere di rubare la ragazza degli altri! Beh,non mi meraviglia scoprirti anche spavaldo! Ora che hai hai ottenuto il comando dell'agenzia e mi hai rubato la ragazza , spero il tuo ego possa gonfiarsi ancora! > , sputa tutto il suo veleno
Mi spinge sul petto.Il mio respiro si intensifica.
Troppe insulti in pochi secondi.
Lo seguo, con tanto di nervi dietro.
<Emre! Ti proibisco di uscire> , lo fermo dalla giacca che ho appena afferrato
<Non mi toccare> , protestaRilascio la giacca e subito la sistema.
<Si può sapere dove e quando hai coltivato tutto questa rabbia nei miei confronti? > , chiedo, puntandogli il dito
<Da quando hai deciso di tornare e giocare a fare il principe della situazione! Sapevi quanto ci tenevo ad esserci io al tuo posto, ma te ne sei altamente fregato e ti sei seduto vittorioso in quell'ufficio! Inoltre, hai completato l'opera, portandomi via Sanem!>
<Io non ho portato via nessuno! Tra voi le cose non funzionavano da tempo! Prenditi le tue responsabilità almeno! Non scaricare la colpa a me! E poi, tra me e Sanem non c'è niente di quello che credi>
<Ah no? E che mi dici della fotografia di Sanem che conservi nel cassetto della scrivania?>