Una settimana dopo
Can's Pov
Sono seduto nel mio ufficio da svariati minuti.
Aspetto la chiamata di mio padre.
Abbiamo accordato che si sarebbe fatto sentire in mattinata.Mentre riordino un po' di lavoro, una Deren si fa notare, bussando prepotentemente alla porta.
La osservo e con la mano le faccio cenno di entrare.
<Can! Non puoi capire... Guarda qui> , mi passa il tablet
Quello che sto vedendo è lo spot di Arzu.
Sorrido.
<Abbiamo fatto un ottimo lavoro!> , sorrido
<Lo stanno mandando dappertutto! Che dire Can, è diventato virale in pochissimi minuti. Guarda, ci sono anche le recensioni... Tutte positive! Siamo o non siamo dei grandi?> , scorre in basso, col dito , facendomi notare una lunga lista di commenti e considerazioni
<A quanto pare è piaciuta l'idea delle fragole raccolte prima di farne una centrifuga. Qui una dice: è bello come l'agenzia abbia marcato il "principio ed elemento fondamentale" da cui tutto ha origine, "> , leggeÈ così felice di questo progresso, che mi porta a sorridere.
<Credo sia giusto includere Sanem in questo successo. Non credi Deren? Molte delle idee erano le sue>
Avevo già in mente questo momento, aspettavo solo quello giusto.
Sembra che il suo sorriso vada scemando lentamente dopo aver nominato Sanem.
<Sanem avrà anche passato le idee, ma chi ha fatto il montaggio sei tu, Can>
<Deren! Lo abbiamo appena detto... "Principio ed elemento fondamentale" giusto? E al principio di questo spot c'è Sanem e la sua creatività! Una creatività che va premiata e considerata. >
<Vuoi promuoverla?>
<Esatto. Abbiamo un talento sprecato per gli archivi>
<Ora non esagerare Can! Talento? Addirittura> , ride, ma sento della gelosia di fondoSanem ha ragione quando pensa che da parte di Deren non ci sia solo amicizia.
<Perché? Non ha mostrato di averlo? > , le faccio l'occhiolino e prendo il telefono
Chiamo Sanem, appunto.
Deren mi osserva.
<Can?> , sento dall'altra parte
Vorrei chiamarla diversamente, ma sono in compagnia.
<Sanem, sei in agenzia?>
<Certo. Deren si è divertita parecchio a riempire la mia povera scrivania di documenti>Faccio un colpo di tosse.
<Non è che potresti venire qui da me? Ho bisogno di parlarti>
<Si, va bene. Arrivo>Metto giù la chiamata.
<Can, posso chiederti una cosa?>
<Chiedi> , le sorrido
<È da un po' che ho notato questa cosa... >
<Cioè?>
<Tu e Sanem ...>
<Anche tu , Deren?> , le rispondo, sospirando
<Oh! Non solo l'unica mi sembra> , ride appena
<Io e Sanem siamo amici. > , le dico poi
<Va bene. È che siete sempre così vicini...>