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Can's Pov

Non appena ho lasciato Sanem, ho tirato dritto verso casa.

Non appena entrato nel cancello, ho visto Emre chiudere la sua macchina ed entrare a casa.

Per fortuna è qui, almeno posso parlargli.

Le parole di Sanem mi hanno destato da quel sentimento negativo nei confronti di mio fratello, evitando che sbagliassi ancora nei suoi confronti.

È vero, quello tradito sono.
Quello che ha subito insulti, sono io.
Ma è anche vero, che non posso prendermela del tutto con lui, se come guida, ha avuto una donna incapace di infondergli sicurezze.

Da una parte, sono arrivato anche a dispiacermi per quello che ha dovuto sopportare in tutti questi anni, credendo fosse la verità e invece, era la verità che nostra madre gli ha voluto far credere.

Ma tra tutti i pensieri, non posso dimenticare la bellissima emozione di aver toccato Sanem per la prima volta.
Siamo stati così intimi ed è stato meraviglioso.
Come se tutte le donne che ho avuto prima, non hanno avuto importanza.
Lei è una cosa nuova per me, di conseguenza, è tutto nuovo quello che provo.

Varco la porta di casa, con ancora un sorriso da cretino, ricordando quel momento, ma quando sento la voce di Emre dalla sua stanza, tutto svanisce e le emozioni in contrasto si fanno avanti.

Cammino in quella direzione, sapendo quanto sia sbagliato origliare, ma ho bisogno di risposte.
Ho bisogno di fidarmi nuovamente di lui.

Sento solo "Fottiti".

Corrugo la fronte e busso.

<Chi è?> ,mi dice dall'altra parte
<Sono io! Possiamo parlare?>
<Chi sei?>

Ovviamente mi sta solo provocando.
Questo perché gli ho detto che non siamo più fratelli.
La rabbia è capace di farti dire e vedere cose assurde.

<Emre! Non essere stupido! Voglio solo parlarti! >

Non risponde.

A quel punto entro senza il suo consenso.

Lo trovo riempire un borsone.

<Che stai facendo?> , spalanco le braccia
<Mi tolgo dalle scatole> , ride nervosamente
<Sta fermo e parliamo! Lutfen>, mi avvicino e gli impedisco di continuare
<Che stai cercando di fare esattamente?> , mi guarda, con mani sui fianchi
<Provare a sistemare la situazione! Siamo adulti abbastanza per poterlo fare>
<E come? Gettandoci merda a vicenda?>
<Emre! Fino a prova contraria , sei tu che hai un problema con me! Io non l'ho mai avuto! Per cui, ho da giustificarmi ben poco... Ma ... Mi dispiace ok? Ho capito in qualche modo la tua rabbia nei miei confronti! Ma non è con me che ce la devi avere! > , spiego
<E con chi? Con tuo padre, vero?>

Sospiro.

Sospiro

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