Can's pov
Per la prima volta, mi sono sentito sottopressione per una donna.
Questa donna ha il suo nome: Sanem.
Quando Polen è entrata, mi sono sentito in imbarazzo.
Non mi sono mai posto problemi, non è la prima volta che Polen mi trova in compagnia di una donna, ma è la prima volta che ho respirato aria di tensione.
<Cos'era quel "Polen per favore?">, chi ha da ridere, è appunto Polen
Credo che la situazione non sia passata inosservata nemmeno a lei.
<Non era niente, rilassati!> , le rispondo, portando l'attenzione nuovamente al PC
<Ne sei sicuro Can? Mi sono persa qualcosa?>
<Polen! Ho molto lavoro da sbrigare... Non posso perdermi in chiacchiere>
<E va bene! Va bene così - mi punta il dito - ma stasera ne parliamo. Dopo la festa dell'agenzia, possiamo passare qualche ora insieme?>Annuisco.
<Perfetto! Ti lascio alla tue cose... A dopo> , si avvicina per lasciarmi un bacio sulla guancia e va via.
Non appena possibile, esco dall'ufficio per provvedere personalmente al tè.
In occasione, sbircio in giro per capire se Sanem è ancora in agenzia.
Trovo Cey Cey, litigare con la macchina del caffè e con mezzo sorriso, mi avvicino.
<Che succede? Perché protesti?> ,al suo della mia voce , sobbalza, portando una mano sul petto
<Signor Can! Mi ha fatto prendere uno spavento!> , dice velocemente
<Cey Cey! Dovresti abituarti alla mia presenza d'ora in poi... - sorrido e attacco la presa della macchina - e comunque, non funzionava perché era staccata! > , rido e mi verso del tè
<Era staccata? Si, lo sapevo! Cioè, lo avrei capito, ma è arrivato lei è...>
<Cey Cey! Respira! Va tutto bene!> , porto una mano sulla spalla, notandolo diventare rossoÈ così buffo, ed è per questo che ho il sorriso assicurato per ogni singola giornata che passerò d'ora in poi qui in agenzia.
Mentre torno nel mio ufficio, mi fermo e richiamo nuovamente la sua attenzione.
<Mi dica signor Can!> , risponde, diventando rigido, mentre stringe le mani in pugno
<Hai visto Sanem per caso?>
<Sanem? Sanem Aydin? La sorella di Leyla? La ragazza bassa e mora?>
<Cey Cey!> , freno la sua lingua, facendolo sobbalzare
<Intendo proprio lei! Allora l'hai vista?>
<A te che importa di Sanem?> , è la voce di EmreÈ alle mie spalle .
Mi giro e lo vedo sfilarsi gli occhiali da sole.
<Emre! > , rispondo
<Ho sentito bene? Stai cercando Sanem?>Intanto Cey Cey, evapora, pensando che non me ne sia accorto.
Ma questi sono dettagli.
<Sì! La cercavo! Perché, è un reato?>
<Quindi è stata qui?>
<Sì! Tu dov'eri piuttosto?>
<Ho sbrigato delle faccende personali>
<Capisco!> , mi gratto la nuca
<Torno nel mio ufficio> , aggiungo e prendo a camminare in quella direzione
<Aspetta Can! Non mi hai risposto!>
<In merito?>
<A Sanem! Perché la stavi cercando?>