Parte cinque

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L'aria si è riscaldata con lo scorrere di aprile. Le ragazze hanno sostituito le calze lunghe con quelle corte e ora chi porta la giacca la porta aperta. Nonostante ciò, tutti nella squadra fanno ancora la doccia bollente e il bagno è perennemente invaso da una fitta coltre di vapore caldo: una nube profumata di bagnoschiuma che arriva fino allo spogliatoio dalla porta rotta che divide i due spazi.

Mentre faccio i nodi alle scarpe non riesco a trattenere uno sbadiglio.

"Che stanchezza" Penso stropicciandomi gli occhi.

Ieri sera sono uscito a bere con Illumi e sono rientrato a casa alle due di notte, ma sebbene questo, alle sei e mezza del mattino mi sono presentato agli allenamenti e non ho litigato con Uvogin nemmeno una volta.

Faccio così da quasi due settimane ormai.

Sto facendo il bravo.

La patina di diffidenza che offuscava la vista di tutti si sta pian piano sciogliendo e i miei nuovi compagni si stanno mostrando inclini a volermi conoscere meglio.

Quando segno un bel goal o prendo al volo una palla difficile qualcuno mi fa i complimenti e nello spogliatoio ora vengo incluso nelle conversazioni.

Non sono più lo stronzo del terzo anno.

Phinks, che è seduto sulla panca difronte alla mia, si alza in piedi e guarda Feitan, che si sta vestendo accanto a me.

"Fei-chan, ma quanto sei lento?" Esordisce scherzosamente con un finto sospiro.

"Stai zitto, io raccattavo le palle mentre tu eri sotto la doccia." Gli risponde l'amico, squadrandolo dal basso verso l'alto con i suoi occhi affilati.

"Allora ti aspetto là. Se arrivo tardi rischio di perderla di vista." Annuncia il più alto, passandosi le mani sui capelli biondi perfettamente pettinati all'indietro. Mentre lo fa, sposta lo sguardo dal suo amico a me.

"Hisoka, vuoi venire anche tu?" Mi chiede lui.

"Dove?" Rispondo io, squadrando i lineamenti duri del suo viso.

Le sue labbra si stendono a formare un sorriso e le sue imponenti arcate sopraccigliari si piegano in avanti, incavando ancor di più i suoi occhi e formando nel complesso un orribile ghigno malefico.

"Dalle ragazze della squadra femminile." Dice, incrociando le braccia in attesa di una risposta.

"Certamente - Rispondo, rivolgendogli d'istinto un sorriso sornione – ma non hanno allenamento il pomeriggio?"

Le ragazze della squadra femminile fanno gli allenamenti pomeridiani i giorni i cui noi abbiamo quelli mattutini.

"La mattina vengono a mettere i borsoni nel loro spogliatoio." Mi spiega lui.

"Oh, capisco."

"Fei-chan, ti aspettiamo là allora, vedi di sbrigarti."

"Io non vengo." Risponde secco il ragazzo corvino.

"Perché?" Gli domanda Phinks. Il ghigno malizioso che indossa si scioglie in un'espressione confusa.

"Perché a me non interessa nulla di Shizuku e ogni volta che la accompagni in classe finiamo per arrivare in ritardo noi." Sibila accigliato. Le punte delle orecchie gli si sono arrossate e le sue dita si muovono con scatti rapidi e violenti da un bottone all'altro della camicia.

"Lite fra pervertiti?" Interviene in tono leggero qualcuno all'ingresso. È Shalnark.

"Qualcuno qui ha le sue cose." Esordisce Phinks sorridendogli, mentre alle sue spalle Feitan si fa scuro in volto. Alle spalle di Shalnark fa capolino Chrollo, visibilmente stanco e bisognoso di una doccia ristoratrice. Lui e Shalnark entrano sempre per ultimi nello spogliatoio, perché, a quanto ne so, mentre il resto della squadra è a fare la doccia, loro discutono delle formazioni da attuare durante le partite e del gioco degli avversari.

𝒁𝒆𝒓𝒐 | Hunter x HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora