Parte sei

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Riecheggiano nel corridoio le urla e gli schiamazzi della squadra di calcio, che si sta allenando nel campo sul quale si affaccia l'edificio est. Le loro voci mi risuonano vivide nelle orecchie, come se stessi osservando la loro partita dagli spalti.

Giungo davanti all'aula professori, ma non c'è nessuno al di fuori. Più avanti però, appollaiate sui primi gradini della scalinata che porta al terzo piano, ci sono delle studentesse del terzo anno dai volti familiari.

Mi avvicino a loro, nell'attesa che chi sto cercando si faccia vivo nel corridoio.

Una delle ragazze si alza, aprendo un sorriso radioso.

"Hisoka!" Esclama venendomi incontro.

"Ciao, Risako." La saluto io.

Risako è stata in classe con me il primo e il secondo anno. Ha i capelli lunghi, di un brillante castano chiaro, che porta legati in un'alta coda di cavallo. Indossa un indistinguibile girocollo nero e degli enormi orecchini a cerchio, che dondolano freneticamente ad ogni suo movimento.

Ci mettiamo a parlare del più e del meno, lei in piedi al centro del corridoio e io appoggiato contro una vetrata, con la porta dell'aula professori sott'occhio.

"Sai, adesso che ci penso – Inizia approfittando di un momento di silenzio – è da un po' che non facciamo un giro al terzo piano, vero?"

"Già." Asserisco io.

Risako è forse l'amica più simpatica che ho e sicuramente la miglior amante che abbia mai frequentato.

"Dovremmo rimediare, non credi?" Domanda con tono mellifluo.

La porta dell'aula alle sue spalle si apre e una terza figura fa la sua comparsa nel corridoio, catturando la nostra attenzione.

Strabuzzo gl'occhi per la sorpresa.

"Hisoka – Prorompe Chrollo – non pensavo fossi già arrivato. Ho qui la tua divisa, vieni con me."

Mi affretto a seguirlo e, avvicinatomi a Risako, le sussurro: "Rimedieremo."

Chrollo ha un aspetto completamente diverso. La spessa bandana che indossa sempre durante gli allenamenti è sparita e le ciocche di sottili capelli neri che gli cadono sul viso sono state pettinate con cura all'indietro.

È la prima volta che vedo il suo volto per intero.

La fronte scoperta risalta la forma dei suoi grandi occhi tondi ed evidenzia la curva morbida dei suoi zigomi e quella dura della sua mandibola. Le sue iridi grigio scuro risultano più brillanti, più nitide e le sue ciglia corvine più lunghe e folte.

Con questa pettinatura il suo viso è più pulito e luminoso. È più bello.

"Stai bene così." Mi complimento io.

"Cosa?" Mi chiede lui incrociando il suo sguardo al mio.

"Ho detto che stai bene così - Ripeto facendo un cenno ai suoi capelli – sembri più grande."

"Oh – Esclama sfiorandoseli – Grazie. Non sei il primo che me lo dice."

Ammicca un sorriso sincero mentre pronuncia quelle parole e anche quello mi appare nuovo.

Solitamente i suoi sorrisi non si estendono mai agl'occhi e non credo sia solo un'illusione data dalla bandana. Sembra perennemente immerso in una bolla di serenità, ma nonostante ciò non è quasi mai gioioso od entusiasmato.

È gentile, dolce, comprensivo, ma mai felice o arrabbiato.

Chrollo porta con sé un qualcosa di triste, un qualcosa di angoscioso e soffocante.

𝒁𝒆𝒓𝒐 | Hunter x HunterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora