Una volta parcheggiata l'auto davanti scuola, notai subito Niall e Liam seduti sul muretto che, non appena ci videro, ci salutarono intimandoci a raggiungerli. Chiusi lo sportello e vidi Harry fare lo stesso, lo sguardo distante.
"Louis, vedo che stai meglio!" esclamò Niall quando ci avvicinammo.
Lui non aveva ancora avuto modo di vedermi dopo la sera x.
"Sì beh, mi sono ripreso" risposi atono, alzando le spalle.
Sentii lo sguardo confuso di Liam trapassarmi da parte a parte. Ovviamente si era accorto subito che c'era qualcosa che non andava, a giudicare dalla tensione palpabile. Già mi immaginavo l'interrogatorio che mi avrebbe fatto una volta che fossimo stati soli. Sospirai, sapendo che non potevo sfuggirgli.
"Meglio così, quando ho visto che non riuscivi nemmeno a stare in piedi mi sono preoccupato a morte" disse con sguardo abbattuto, il biondo.
Con la coda dell'occhio notai Harry stringere i pugni. Probabilmente quello era un argomento tabù per lui. Ancora non riusciva a perdonarsi per avermi lasciato solo. Poggiai una mano sulla sua, serrata, e glie la strinsi per fargli capire che andava tutto bene, che non doveva tormentarsi così. Accennò un sorriso, ma non mi bastava.
"Tranquillo, Nialler. Sto alla grande, non vedi?" dissi, fingendo un sorriso spensierato. Perché magari potevo star bene fisicamente, ma dentro mi sentivo uno schifo.
Vidi Liam, che continuava a starsene in silenzio, lanciarmi un'occhiata scettica. Non se l'era bevuta, ovviamente.
"Sei una forza, Lou" esclamò l'irlandese, battendomi una mano sulla spalla con un sorriso ammirato. Sorrisi di rimando. Quel biondino era fottutamente tenero.
"Oh dimenticavo. Alla fine sei riuscito a convincere il preside per le merendine?" chiesi cambiando argomento.
Lui parve illuminarsi. Mi sorrise enigmatico e iniziò a frugare nel suo zaino. Dopodiché tirò fuori la famosa merendina, quella che più preferiva - con crema e gocce di cioccolato - e me la sventolò davanti con aria trionfante.
"Tu che dici?" chiese retorico. Ridacchiai.
"Ma come hai fatto?" domandai abbastanza incredulo. "Quel vecchio é irremovibile quando prende una decisione."
Niall si mise a ridere senza rispondere, perciò guardai Liam. Magari lui ne sapeva qualcosa visto che quel giorno lo aveva raggiunto subito dopo.
"Oh non guardare me." Scosse la testa. "Non so cos'abbia combinato questo furfante. So solo che quando ho visto uscire il preside dal suo ufficio era pallido ed aveva un espressione sconvolta in volto, quasi spaventata. Probabilmente é dovuto andare a prendersi una boccata d'aria" ricordò aggrottando la fronte.
"Beh, mai mettersi tra me e il cibo" disse il biondo alzando le spalle.
Ridacchiai. Era incredibile quel ragazzo.
"Harry, qualcosa non va? Non hai ancora aperto bocca" chiese poi Liam, lanciandomi un'occhiata.
Abbassai lo sguardo.
"Liam, se hai voglia di un pompino chiedi a Zayn" rispose secco per poi superarci e dirigersi verso l'edificio.
Cosa? Sgranai gli occhi e lo guardai stralunato mentre Liam restò a boccheggiare con le guance della tonalità di un pomodoro maturo.
"Cos- io veramente non- non intendevo..." balbettò imbarazzato. Poverino, era sconvolto.
"Mi stai dando della puttana, Styles?" intervenne Zayn, arrivato proprio in quel momento, afferrando il riccio per una spalla.
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Touch me || Larry Stylinson
FanfictionLouis, studente dell'ultimo anno, si ritroverà in classe un Harry alquanto disponibile nei suoi confronti già dal primo momento in cui i loro sguardi si incontrano. Attrazione. Passione. Desiderio. Potrà, da tutto questo, nascere qualcosa di più pro...