Ancora non credevo possibile che Harry fosse arrivato a chiedermi una cosa del genere, di uscire, di iniziare a considerarci una coppia. Non avrei mai immaginato che fosse sua l'iniziativa di intraprendere una relazione seria. Semplicemente non mi sembrava il tipo. Di solito si dice che l'apparenza inganna, ma pensandoci, Harry è stato impulsivo sin da subito, sembrava volersi divertire soltanto e non considerare minimamente il pensiero di qualcosa che potesse andare oltre l'attrazione fisica, qualcosa oltre il sesso.
Evidentemente mi sbagliavo, anche se, dovevo mettere, nonostante lui sembrasse terribilmente sincero, la situazione in sè mi innervosiva e metteva una certa ansia addosso. Forse perché semplicemente era passato tanto tempo dall'ultima volta che mi ero concesso a qualcuno in questo modo e non era finita affatto bene. Forse, mi dissi, avevo solo paura potesse andar male anche con Harry, ma poi pensavo al suo sorriso, al modo in cui mi guardava, in cui i suoi occhi verdi si illuminavano ogni volta che incontravano i miei, ai suoi abbracci possessivi, ai suoi baci che erano voraci e dolci al tempo stesso, alla sua gelosia, alla mia, e allora mi ripetevo che sarebbe andato tutto bene, questa volta.
Dopo essermi preso del tempo per pensare, steso sul mio letto, mi alzai ed aprii il mio armadio, alla disperata ricerca di qualcosa di decente da mettere per uscire con Harry. Ci eravamo dati appuntamento per le cinque del pomeriggio sotto casa sua. Mancavano ancora due ore, notai, ma il nervosismo mi rendeva impaziente e fottutamente agitato.
Frugai nell'armadio e, dopo essermi dato più volte dell'idiota per il fatto che sembravo una ragazzina con gli ormoni impazziti, decisi che un paio di skinny neri che mi fasciavano il sedere in modo quasi non adatto ai minori - Harry sarebbe impazzito - sarebbero andati più che bene, insieme ad una canotta bianca con scollo fin sotto le clavicole - tanto per mettere in mostra il tatuaggio che avevo appena sotto di esse - ed un giacchetto di jeans, il tutto accompagnato dalle mie indiscusse Vans nere. Sì, poteva andare bene. Poggiai i vestiti, che avrei indossato di lì a poco, sul letto e andai a farmi una doccia.
Quando uscii, mi avvolsi un asciugamano attorno ai fianchi e, una volta vestito, mi sistemai i capelli. Dopodiché mi guardai allo specchio e sospirai, ancora incredulo della situazione che si era andata a creare.
Come avrei dovuto comportarmi? Cosa si aspettava che facessi, Harry? E lui, come avrebbe gestito la situazione?
Forse mi stavo solo facendo troppe seghe mentali, dopotutto, sarebbe bastato essere noi stessi, e poi il resto sarebbe venuto da sè.
Guardai l'ora. Quindici minuti dopo sarei dovuto essere sotto casa di Harry, perciò, dopo un'ultima sistemata ai capelli ed una spruzzata di profumo, presi le chiavi e il cellulare ed uscii di casa.
Appena arrivato sotto casa sua, accostai la macchina e spensi il motore, forse ero leggermente in anticipo. Mi presi il tempo di fumare una sigaretta, abbassando il finestrino per far uscire il fumo dall'abitacolo, per poi appoggiare la testa allo schienale del seggiolino e chiudere gli occhi.
Non riuscivo ancora a credere che, di lì a poco, avrei avuto un appuntamento.
Un appuntamento con Harry Styles.
Mi portai la sigaretta alle labbra ed inspirai una boccata di fumo, assaporando il sapore del tabacco alla menta per qualche secondo, per poi espirare.
"Che fai, dormi? Devo offendermi?" disse una voce roca, proprio vicino alle mie orecchie, facendomi sussultare.
"Cazzo, Harry!" gridai, spalancando gli occhi e portandomi una mano al petto. Mi aveva spaventato, cazzo, non poteva spuntare così, all'improvviso. Per tutta risposta, lui ridacchiò, appoggiando le braccia sulla rientranza del finestrino aperto, e il mento sulle braccia incrociate, ricurvando la schiena e sporgendosi verso di me.

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Touch me || Larry Stylinson
FanfictionLouis, studente dell'ultimo anno, si ritroverà in classe un Harry alquanto disponibile nei suoi confronti già dal primo momento in cui i loro sguardi si incontrano. Attrazione. Passione. Desiderio. Potrà, da tutto questo, nascere qualcosa di più pro...