14. Boyfriend?

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Finalmente, dopo quelle due ore di matematica che sembravano non finire più, la campanella annunciò l'intervallo e subito ci dirigemmo in sala mensa, dove c'era già il nostro gruppo di amici ad aspettarci.

"Harry, Louis! Dove eravate finiti?" chiese subito, Niall, vedendoci arrivare.

"Già, stamattina non vi abbiamo visti all'entrata" continuò, Zayn. Liam, al suo fianco, annuì guardandoci con un sopracciglio alzato.

"Umh, è perché siamo entrati alla seconda ora" risposi distrattamente, sperando che non facessero altre domande.

"Ti ho anche mandato un messaggio, potevi almeno rispondere, idiota" disse poi, Zayn.

Messaggio? , mi chiesi.

"Oh, davvero? Aspetta che controllo... un momento, ma dove cazzo...?" mormorai, frugando nelle tasche dei jeans, ma del mio cellulare nessuna traccia.

"Cerchi questo, Loulou?" chiese Harry, sventolandomi il mio cellulare davanti agli occhi.

"Ma come..? Adesso mi rubi anche il telefono?!" esclamai, sbigottito.

"Cosa?! Se non fosse stato per me, adesso si troverebbe ancora abbandonato tra le lenzuola del mio letto. Dovresti ringraziarmi, anziché darmi del ladro" rispose lui, incrociando le braccia al petto.

Io sgranai gli occhi. Quello che aveva appena detto era fottutamente, totalmente fraintendibile. Guardai i miei amici che alternavano continuamente lo sguardo da me ad Harry con la bocca semichiusa. Deglutii.

"Ragazzi, non pensate male... questo scemo non ha detto come è andata veramente, e non è andata come pensate, ve lo giuro" cercai di spiegare. Poi Niall si mise a ridacchiare, mentre Liam e Zayn si lanciavano occhiate fin troppo complici e allusive.

"Mh, okay... e, come sarebbe andata, quindi?" chiese Zayn, alzando le sopracciglia, un sorrisetto divertito a spuntargli sulla faccia.

Cazzo, non potevo dirgli tutto quello che era successo. Lo sentivo come una cosa da custodire, quello che Harry mi aveva rivelato, e non credevo che a lui avrebbe fatto piacere che ne parlassi come se niente fosse. Quindi... cosa cazzo mi inventavo?

"É che... sono andato da lui perché... umh." Mi portai una mano dietro al collo, per poi bere distrattamente un po' d'acqua, giusto per prendermi un po' di tempo per pensare a qualcosa di vagamente sensato.

"Perché gli mancavo terribilmente. Sai, dopo aver provato l'esperienza del vivere insieme a me per tre giorni, non riusciva più a dormire, così me lo sono ritrovato sotto casa in cerca d'affetto... ma non abbiamo scopato come pensate, posso assicurarvelo... anche se non mi sarebbe dispiaciuto, a dire il vero" disse Harry, al mio posto.

Inutile dire che mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo, iniziando a tossire fino a farmi pizzicare la gola.

Ma cazzo, cosa gli era saltato in mente a quell'idiota?

"Tutto bene, Lou?" chiese poi, Harry, con uno sguardo innocente che era in contrasto con il sorrisetto malizioso che gli tendeva le labbra.

Lo fulminai con lo sguardo, e lo maledissi mentalmente, imprecando a bassa voce e facendolo, per questo motivo, scoppiare a ridere.

Cazzo, che stronzo, mi faceva saltare i nervi in momenti come questi.

"Umh, capisco... quindi, state insieme?" chiese poi, il moro.

Io sgranai gli occhi, il cuore in gola.

Non potevamo certo stare insieme, giusto? Non così presto, almeno. Allora... cosa eravamo, io e lui? Era già arrivato il momento di porsi questa domanda? Ma soprattutto, sarei riuscito a trovare una risposta? E Harry? Cazzo.

Touch me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora