31. Funny messages and... who tops?

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É inutile che scappi, love. Non ti libererai facilmente di me.

Chiusi gli occhi poggiando la schiena contro il tronco dell'albero dietro cui mi ero rifugiato.
Non appena avevo letto il primo messaggio, avevo sentito il bisogno di fuggire dalle mura di quella scuola diventate improvvisamente soffocanti. Mi ero guardato intorno e non avevo visto nessuno. Eppure mi sentivo osservato ed un senso d'angoscia opprimente si era fatto subito spazio in me.
Avevo decisamente bisogno di una boccata d'aria fresca.
Ed era così che mi ritrovavo in quel cortile a cercare di non pensare al fatto che c'era un pazzo che mi perseguitava. Evidentemente aveva il mio numero, eppure non riuscivo a capire di chi potesse trattarsi.
Non sapevo da quanto tempo mi trovassi lì fuori, sapevo solo che la campanella era suonata da qualche minuto ed io dovevo decisamente calmarmi.
Presi un respiro, e proprio quando decisi di non pensarci distraendomi in qualche modo, ecco che il telefono segnalò l'arrivo di un nuovo messaggio. Al che, sussultai.

Dove sei, babe? H xx

Sospirai di sollievo non appena realizzai che fosse Harry. Aveva detto che sarebbe tornato prima che la campanella suonasse. Probabilmente mi stava ancora cercando.

Io salto l'ora, tu vai pure. Ci vediamo dopo x

Non potei che chiedermi se fosse il caso di dirgli che stavano continuando ad arrivarmi messaggi dal mittente sconosciuto che si divertiva a minacciarmi, arrivando persino a farlo telefonicamente. Non avevo risposto alla sua domanda, non volevo che si preoccupasse e saltasse le lezioni per un motivo come quello. Avevo cercato di essere il più normale possibile, per quanto si possa esserlo tramite messaggio, e sperai mi desse ascolto...

Ripeto, dove sei? xx

... Ma era pur sempre di Harry Styles che si stava parlando, perciò non mi sorprese molto quel suo messaggio. Sbuffai.

In cortile.

Dopo aver risposto, riposi il cellulare in tasca e mi lasciai scivolare a terra, la schiena contro l'albero. Passai le mani sull'erba fresca, strappandone poi qualche filo e rigirandolmelo tra le dita. Non dovetti aspettare molto, prima che un paio di gambe chilometriche entrassero nella mia visuale per poi piegarsi alla mia altezza. Alzai il viso e subito incontrai il suo. Nei suoi occhi potevo leggere un velo di confusione misto a preoccupazione. Sembrava scavarmi dentro solo con quello sguardo smeraldino che sempre mi capiva. Quella volta, però, avrei preferito non lo facesse.

"Lou" disse, per poi sporgersi e posare le labbra sulle mie.

Ed era impossibile che un semplice sfioramento di labbra durato neanche tre secondi potesse far letteralmente impazzire i battiti del mio cuore, ma. Era Harry, quindi tutto aveva senso.

"Non dovresti essere a lezione?" chiesi, guardandolo mentre prendeva posto vicino a me.

"Non dovresti esserci anche tu?" ribatté, alzando un sopracciglio. Sospirai, distogliendo poi lo sguardo e rimanendo in silenzio, non sapendo esattamente come giustificarmi.

"Okay, che succede?" chiese, con una nota impaziente nella voce.

"Non succede niente."

"Certo, e Niall si é messo a dieta" rispose, sarcastico.

"Guarda che non é una cosa così improbabile" risposi alzando le spalle. Lo sentii sbuffare.

"Ti rendi conto di ciò che hai appena detto?" chiese.

"Beh, in effetti é molto improbabile" gli concessi. "Pensa, una volta io e i ragazzi abbiamo fatto un campeggio di due giorni e Niall si é portato dietro quattro borse di cui tre erano solo di cibo. Non oso pensare a cosa avrebbe fatto se fossimo stati via una settimana" dissi ridacchiando, lui mi imitò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2015 ⏰

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