25. I just need you by my side

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Ci sono quei momenti in cui ti rendi conto di aver bisogno di una sola persona, la persona della quale la tua mente proietta subito l'immagine, il nome che ti esce dalle labbra quasi involontario, quello che pensi senza esitazione, l'unica chiarezza nel buio che ti circonda. E fu in quel momento che realizzai quanto Harry fosse diventato parte integrante della mia vita, il tassello che mi dava quella stabilità di cui necessitavo e senza il quale niente sarebbe stato lo stesso. Fu in quel momento, quando, impotente e sovrastato da un corpo intento a violarmi, realizzai quanto effettivamente avessi bisogno di quel ragazzo riccio che si era insinuato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno. E proprio quando sentii le forze abbandonarmi lentamente, pensai a tutto ciò che avevamo creato e che sarebbe potuto crollare se mi fossi arreso a quella prepotenza che stavo subendo, e un moto di rabbia e frustrazione si fece spazio in me. Rabbia, perché quel bastardo avrebbe rovinato tutto; frustrazione, perché non riuscivo a impedirlo. Quel tizio era troppo forte per me che, in quello stato, non potevo respingerlo come invece avrei fatto più facilmente da sobrio. Strinsi gli occhi e nonostante gambe e braccia tremanti, cercai con tutte le mie forze - mio malgrado scarse, a causa delle condizioni in cui mi trovavo - di oppormi a quella violenza sia fisica che mentale. Cercai di scrollarmi quel corpo di dosso e divincolarmi dalla sua stretta come meglio potevo, ma proprio quando riuscii a colpirlo con una gomitata sulle costole, quello, dopo aver imprecato a denti stretti, mi bloccò le braccia sopra la testa, tenendomi i polsi stretti con una sola mano.

"Che caratterino, baby. Vedremo se avrai ancora voglia di agitarti con il mio cazzo su per il culo" disse, per poi leccarmi una guancia. Mi voltai schifato dall'altro lato, mentre il mio respiro si faceva sempre più accelerato.

Sarebbe davvero finita in quel modo? Avrei lasciato che quel bastardo si approfittasse di me senza poter fare niente per fermarlo? Gemetti frustrato al solo pensiero.

"Sei così bello, meriti proprio di essere scopato come si deve... Ti farò urlare il mio nome implorandomi di darti sempre di più" sussurró, continuando a sfregarsi contro di me.

"Vaffanculo" ringhiai, stringendo i pugni. Lui sogghignò, per poi mordermi il lobo di un orecchio.

Possibile che nessuno si accorgesse di me? Di quello che stava succedendo? Probabilmente erano tutti troppo ubriachi, intenti a  strusciarsi gli uni sugli altri a tempo di musica, per accorgersi di quello che stavo subendo. O magari pensavano che lo volessi anch'io, che fossi consenziente e che mi sarei lasciato scopare a sangue per mia volontà. Storsi le labbra al pensiero.

Harry, perché non vieni da me?, Continuavo a ripetermi, angosciato.

"Che ne dici se ce ne andiamo in un posto un po' più appartato, mh?" chiese, sussurrandomi in un orecchio.

Senza darmi il tempo di replicare, mi premette una mano sulla bocca e mi trascinò a forza in un angolo del locale poco illuminato, per poi sbattermi nuovamente contro il muro. Gemetti dal dolore. I polsi di nuovo bloccati sopra la testa. L'unica differenza era che quella volta ero voltato dal lato opposto: la schiena schiacciata contro il muro ruvido, faccia a faccia con il bastardo che si avvicinava pericolosamente al mio viso. Voltai la testa di lato stringendo gli occhi, ma subito, con la mano che non mi teneva i polsi, mi afferrò il mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

"Sei davvero bellissimo, come ho fatto a non notarti prima?" mormorò, un attimo prima di premere le labbra sulle le mie. Sussultai, cercando di divincolarmi inutilmente, ma le sue mani me lo impedirono. Poco dopo, iniziò a leccarmi il labbro superiore, mentre con il bacino continuava a spingersi contro di me.

"Smettila" dissi debolmente. La mia voce era ridotta ad un sussurro strozzato. Ero senza forze, la testa che girava.

Ad un tratto, lasciò la presa sul mio mento e portò la mano alla zip dei miei pantaloni, per poi tirarla giù con uno scatto deciso ed insinuare una mano all'interno, tastando i miei boxer. Sussultai, aprendo di scatto gli occhi precedentemente chiusi, mentre cercavo di convincermi che quello era solo un incubo e che dovevo solo svegliarmi.

Touch me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora