10. Sun, water & drinks

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Eravamo in giardino, avevamo appena pranzato e subito dopo avevamo deciso di prendere una boccata d'aria fresca, fuori. Liam e Zayn erano seduti su una panchina a scherzare su non so cosa, mentre Niall era steso sull'erba a prendere il sole, proprio due metri lontano da me, che me ne stavo seduto con la schiena appoggiata al tronco di un albero. Harry era steso con la testa sulle mie gambe, mentre io gli intrecciavo dei fiori tra i capelli, dopo aver lottato contro le sue innumerevoli proteste. Era una bella giornata, il sole creava quel calore piacevole su di noi e rendeva l'atmosfera veramente rilassante.

"Fa caldo, che ne dite se tra un po' facciamo un tuffo in piscina?" chiese Zayn, ad un certo punto. Liam annuì e Niall scattò subito in piedi, stiracchiandosi la schiena. Ebbene sì, Zayn possedeva anche una piscina, proprio sul retro della casa. 

"Direi che è un'ottima idea!" esclamò, dirigendosi all'interno della casa, annunciando che sarebbe andato a mettersi il costume. 

"Voi ragazzi, che ne dite?" chiese poi, Zayn, rivolgendosi a me ed Harry, che si era voltato appena, ancora con gli occhi socchiusi.

"Per me è okay, mi va di bagnarmi un po' - dissi sovrappensiero. In realtà ero più che entusiasta, visto che si moriva dal caldo. Zayn sorrise, alzandosi e dando per scontato avesse accettato anche Harry, si diresse anche lui nella villa, seguito da Liam.

"E così, ti va di bagnarti, Loulou? Se vuoi io posso esserti d'aiuto" chiese Harry, ovviamente alludendo a tutt'altro. Sospirai.

"Sempre a pensar male, tu. Forza, alzati che andiamo anche noi" dissi, scrollandolo appena. Lui ridacchiò, facendo per alzarsi, ma un attimo dopo me lo ritrovai a cavalcioni sulle gambe. Alzai un sopracciglio, guardandolo interrogativo.

"Harry, fa caldo, non mettertici anche tu" chiesi, portandomi una mano sulla fronte e tirandomi i capelli all'indietro. Faceva un caldo della Madonna, e lui che faceva? Mi si metteva addosso, cazzo.

Lui sorrise, prima di avvicinarsi al mio viso e mordermi la mandibola. Sbuffai.

"Harry" riprovai, ma lui scese con le labbra fino a raggiungere il collo e poi le clavicole che si intravedevano leggermente dalla maglia che indossavo, prendendo a lasciarvici dei piccoli baci umidi, e facendomi rabbrividire nonostante il caldo asfissiante. Era incredibile.

"Sì, Loulou?" chiese, iniziando ad usare la lingua. E se avesse continuato così, la situazione sarebbe diventata compromettente, considerando che il mio amico, la sotto, si stava risvegliando.

"Harry, cazzo" sbottai, spingendolo all'indietro e facendolo così ritrovare con la schiena stesa sull'erba fresca, con me a cavalcioni su di lui a tenergli i polsi bloccati ai lati della testa.

"Non pensavo volessi farlo qui all'aperto, Lou, mi sorprendi" disse, lo sguardo dannatamente malizioso. Mi abbassai sul suo viso, soffiando sulle sue labbra e proprio quando credette che lo stessi per baciare, sporgendo le labbra verso le mie, mi alzai di poco e gli lasciai un morsetto sul naso, facendogli sgranare gli occhi. Risi e mi alzai, lasciandolo lì, ancora steso a terra.

"Ehi!" esclamò, alzandosi a sua volta. Io gli feci la linguaccia e iniziai a correre verso la villa. Lui mi raggiunse dopo un attimo, avvinghiandosi alla mia schiena e mordendomi una spalla.

"Dove pensi di scappare?" chiese, soffiandomi un bacio sul collo. Ignorai il brivido lungo la spina dorsale e voltai la testa di lato il tanto che bastava per guardarlo negli occhi.

"A mettermi il costume, idiota. A proposito, tu ce l'hai, vero?" chiesi. Dopotutto non gli avevo parlato della piscina, quindi dubitavo ne avesse portato uno.

"No, tu non mi hai detto niente" rispose. 

Appunto.

"Giusto... beh, posso prestarti uno dei miei"  risposi, alzando le spalle. Mi ero portato due cambi, quindi non ci sarebbe stato problema. Harry ridacchiò, prima di annuire e trascinarmi su per le scale.

Touch me || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora