Capitolo 04 | Lampo in tempesta

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L'affinità di due anime porta all'assoluta complicità due corpi divisi da tutto.

- Anonimo

Pov Lily

«Sei stata veloce, non ti aspettavo così presto.»

Rimango in piedi di fronte a lui mentre raccoglie il pacchetto con le mani sporche di sangue. «Conoscevo la strada.»

Aperto il pacco conta con estrema facilità l'intera mazzetta di banconote, poi ne allunga un quarto verso di me.

«La tua paga per stasera.» Prendo i soldi e li infilo in tasca. «Grazie Francesco, tornerò domani per consegnare il resto della roba.» Raccolgo la giacca dalla sedia ma prima che possa indossarla vengo fermata dalla sua voce.

«In realtà Lily, ho altri progetti per te.» Dichiara sfregandosi la barba curata. Sposto il viso da un lato, sorpresa da quello che ho appena sentito.

«Altri progetti? Di che tipo?» Domando incuriosita. «È da molto che lavori per me ormai e onestamente non posso proprio lamentarmi. Sei puntuale, onesta, non mi hai mai creato problemi, e penso che darti solo uno squallido lavoretto di spaccio non sarebbe l'ideale per te.» Francesco posa entrambe le mani sul tavolo ed allunga il corpo leggermente verso di me.

«Ho un lavoretto più grosso per te Lily. Normalmente lo darei a mio figlio, ma voglio che Demetrio gestisca solo le faccende famigliari per ora. Dopo che si sposerà con Virginia le cose saranno diverse e il nostro semplice spaccio di zona sarà allargato fin tutta Europa , quindi ho bisogno di te adesso. Posso fidarmi?» I suoi occhi sono puntati verso di me.

Ingoio il groppo in gola.

Ogni volta che sento il suo nome tutto ritorna tutto come un lampo in piena tempesta.



Scontro il mio bicchiere contro il suo senza rendermi conto di esserci sporcati. «Alla nostra!» Urlo con tutta la mia voce saltellando al ritmo della musica. Gloria nel frattempo sta ballando davanti a noi come se non ci fosse nessuno in questo club, ondeggia tra la folla ad occhi chiusi ignorando il resto del mondo.

Sorrido e le lancio la cannuccia in testa, ma neanche quella sembra scuoterla.

Delle mani si intrufolano tra i miei fianchi, insieme al suo profumo. Mi volto leggermente ed incrocio il suo sguardo. «Alla nostra» mi sussurra abbassando il viso mentre si morde il labbro inferiore e le incurva verso l'alto maliziosamente.

Mi sta provocando, il suo gioco preferito.

Scuoto la testa ed alzo gli occhi al cielo «C'è Gloria, Demi. Non fare mosse sbagliate.» Lo avviso picchiettando l'indice contro il suo petto dopo essermi girata.

Sicuramente le persone intorno staranno ridendo alla scena. Un tappo di un metro e qualcosa che punta il dito contro un armadio di uno e novanta. Ma com'è che si dice? Nella botte piccola c'è il vino buono..

E nella botte grande cosa ci sarà?

Chiedo per un amica ovviamente. Vi pare?

Io e lui non stiamo insieme, siamo migliori amici, da decenni. E non possiamo rovinare quest'amicizia.

Anche se un bacio c'è stato.

O anche se c'è n'è stato più di uno..

Beh, non importa cosa c'è stato, come ho detto e ripeto siamo solo amici. Niente di più.

«Gloria in questo momento è in un'altra dimensione, non credo che faccia caso a noi.» Scherza facendomi l'occhiolino.

Roteo gli occhi e mi avvicino a Gloria dandole una spintarella leggera. «Se non lo finisci quello, lo finirei con piacere io!» Le comunico indicando con gli occhi il suo drink.

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