Non so che cosa unisca le parti dell'atomo, ma a legare gli esseri umani sembra sia il dolore.
-Andrew Sean GreerPov Lily
«Sali in moto.» La sua figura alta il doppio della mia mette effettivamente un po' di timore, devo ammetterlo. Specialmente se continua a fissarmi in quel modo.
«Te lo ripeto, neanche morta.» Alza un sopracciglio e mi guarda dalla testa ai piedi.
«Non pensi che se ti chiedo di venire con me ci sia un motivo?» Sono gia più di dieci minuti che sta cercando invano di convincermi, ma non ha forse capito che oggi non ho molta voglia di giocare.
«Ah si? E quale sarebbe questo motivo?» Sputo acida contro mr Hulk che ho davanti.
«Ho una cosa per te.» D'un tratto sposto la testa su un lato, proprio come fanno i pastori tedeschi quando cercano di capirti.
«Che cosa?» Intreccio le braccia sotto al seno, involontariamente le alzo di qualche centimetrio e noto Demetrio perdersi per un'istante sulla mia scollatura.
Uomini facili e dove trovarli.
«Vieni e lo vedrai.»
Allunga la mano verso di me, aspettando che la afferri.
Faccio un gran respiro, super profondo, senza curarmi del fatto che mi senta quasi grugnire. Non penso sia una scusa, dovrebbe conoscermi abbastanza bene da sapere che se mi dice una cosa dev'essere quella e nient'altro, ma il mio umore non cambia di molto.
Tuttavia devo ammetterlo, mi ha incuriosita.
«Non farmene pentire.» Sciolgo le braccia ed afferro la sua mano calda, in segno di accordo.
Solo perchè oggi non ho altri programmi, dato che per colpa sua non ho neanche un lavoro al momento. E poi, più sto a casa, e più non smetto di pensare.
Demetrio mi tira verso la sua moto e continuando a tenermi per mano mi aiuta a salire allacciandomi il suo casco, dopodichè sale e mette in moto.
Cerco di non tenermi dal suo sterno, sia perchè sono ancora arrabbiata con lui, sia perche..Beh, sono ancora incazzata nera con lui. Quindi mi tengo dalle due maniglie mentre parte a tutto gas.
Non appena se ne accorge inizia ad urlarmi contro.
«Tieniti per bene cogliona! Non voglio raccogliere i tuoi pezzi per strada.» mi lancia un occhiata dal vetro del piccolo specchietto destro.
Faccio per ignorarlo ma l'idiota da un'accelerata cosi forte che non faccio nemmeno in tempo a sbuffare. Mi aggrappo a lui, stringendomi a più non posso e guardo tutto allontanarsi dietro di me.
Per quanto io riesca a nasconderlo, il calore del suo corpo mi fa sentire a casa. Mi mancava stare in moto con lui. L'ultima volta è stato quando mi ha accompagnato a prendere la mia moto fuori casa di Michele.
Quando abbiamo gareggiato insieme come due bambini.
Ad ogni curva sposto il mio corpo, assecondando ogni suo movimento e ogni qualvolta che accellera molto chiudo gli occhi d'istinto. Anche se mi fido, odio non poter avere il controllo totale.
Poco dopo la moto decellera e ci fermiamo a parcheggiare. Slaccio il casco e non appena appoggio i piedi a terra sento le mie gambe molli come budino.
Ho sottovalutato la cosa.
Con un pò di fatica seguo la sua figura da armadio, passiamo dalle piccole scalette di marmo bianco, ed entriamo in casa.
L'odore di sigaretta ed erba è impossibile da non riconoscere.
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Nepenthes
Romancenepenthes, gr. νηπενϑής «che toglie il dolore», comp. di νη- (pref. negativo) e πένϑος «dolore»]. Lily è sempre stata una ragazza solare, energica, sempre a caccia di guai, come se il pericolo fosse ormai parte di lei. Ma dopo quella notte, tutto è...