Capitolo 24 | Decisioni

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Tu mi ricordi una poesia che non riesco a ricordare,
una canzone che non è mai esistita e un posto in cui non devo essere mai stato.
– Efraim Medina Reyes


Pov Demetrio

Non so cosa cazzo sia preso a Lily durante il tragitto in macchina ma per poco non ho chiamato un'ambulanza.

Ho visto come non riusciva più a respirare nonostante il suo cuore battesse a due mila.

Se ha fumato troppo giuro che le brucio tutte le sigarette.

Ho cercando di tranquillizzarla a modo mio, per quel poco che potevo fare dato che c'era Gloria ed Emanuele.

Non potevo di certo lasciarla in mezzo alla strada da sola.

Poi, dopo vari tentativi e battute di ogni tipo siamo riusciti a farla ridere e tornare lentamente la Lily che era prima di salire in macchina. Infine, siamo arrivati al pub e ci siamo incontrati con il resto degli amici come se non fosse successo niente.

Però anche qui, seduto in uno dei divanetti del pub accanto ai nostri amici, non riesco a capire il motivo per quello strano comportamento.

Gloria mi ha detto che è stato un'attacco d'ansia, non so cosa sia. Non ne ho mai avuto uno, ma ho visto mia madre soffrirne per anni.

Mi ricordo che prendeva delle gocce che la facevano rimbambire completamente. E le amiche di mia madre cercavano in tutti i modi di farla riprendere standole accanto.

Spero non prenda anche lei queste pillole.

Mi ha detto Gloria che Lily ne soffre da quando era piccola. Neanche di questo sapevo nulla.

Ma qualcosa ha scatenato questo attacco di panico in lei e sto cercando di capire cosa.

Okay, la storia di Daniel, la storia di Michele,.. Mi aggiungo magari anche io nella lista dei problemi, ma in quel momento, non stava succedendo assolutamente nulla.

Eravamo in macchina che ascoltavamo musica.

Finisco l'ultimo goccio del mio drink e sbatto il bicchiere di plastica contro il tavolino.

È stata la canzone che le ha scatenato qualche ricordo? Era magari una canzone che le ricordava qualcosa?

«Cazzo l'hai già finito!» Emanuele afferra il mio bicchiere vuoto e lo riempie subito con della vodka e non so quale altro succo schifoso.

«Menomale che abbiamo prenotato il tavolo, stasera ci possiamo ubriacare come si deve.» Mi viene allungato il drink , con qualche cubetto di ghiaccio preso dal contenitore in metallo che conteneva la vodka.

Sbuffo.

Bevo e non ci penso, è meglio.

Quando però finisco anche il secondo bicchiere mi passano accanto Gloria e Lily, le quali erano poco più lontano a salutare delle ragazze.

Loro vecchie amiche presumo, dato che le ho viste abbracciarle con stupore e gioia.

Poco dopo mi appaiono di fronte.

«Ci facciamo una foto?» Gloria si avvicina mostrandomi il telefono già sbloccato.

Porto una mano sulla fronte per pensarci prima di accettare un po' seccato.

Che fantasia che ha.

Mi faccio fare la foto con Gloria, sfoggiando la mia aria da altezzoso per uscire meglio, ma quando mi chiede se volessi farne una anche con Lily mi irrigidisco.

Non è che non voglia farmi foto con lei, lo vorrei tanto.

Quando c'è Lily fumo con lei solo per passare un po' di tempo insieme, figuriamoci se non vorrei farmi delle foto.

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