Capitolo 07 | Coraggio

740 23 2
                                    

Tu alzi le difese, ma sono gli occhi a tradirti.
-Anonimo

Pov Lily

Arriverò a destinazione in venti minuti se non tiro al massimo.

Non ho neanche avuto il tempo di cambiarmi.

Sorpasso ogni veicolo che trovò davanti e rallento solo se devo. Arrivo sul posto cercando di fare meno rumore possibile.

Scendo dalla moto parcheggiandola tra un punto cieco e levo il casco posandolo a terra.

Apro il sotto sella per prendere il passomontagna. Lo indosso frettolosamente, però mi rendo conto di una cosa.

La pistola.

Non ho dove metterla per colpa del vestito quindi estraggo, sempre dal sotto-sella, quella tascabile e la lego attorno alla mia coscia con l'apposito cinturino. Prendo anche il localizzatore, nascondendolo dentro il reggiseno.

Non c'è un altro posto dove nasconderlo.

Faccio un respiro profondo per darmi coraggio e cammino a passo felpato, controllando ogni angolo possibile.

67, il numero della casa che ho difronte.

Una "casa" abbastanza grande e moderna da essere tappezzata di telecamere. Francesco lo aveva anticipato.

Quindi controllo bene, per quanto mi sia possibile farlo con il buio, e mi avvicino al cancello grigio camminando sempre per i punti ciechi. Mi aggrappo all'albero attaccato ad esso e mi ci arrampico su con agilità.

Gloria sarebbe fiera di me in questo momento.

Osservo bene l'abitazione. Le luci sono accese ma non c'è nessuno al di fuori, quindi devo sbrigarmi.

Abbasso lo sguardo sulle tre auto, esaminando le targhe una per una finché non trovo quella a me interessata.

"CZ 889 KF"

Eccola lì parcheggiata in mezzo. È una Lexus LFA grigio topo, così lucida che mi ci potrei specchiare sopra.

Do un'ultima occhiata attorno assicurandomi che non ci sia nessuno e mi sposto sull'altro ramo.

Con uno slancio mi lascio cadere sul suolo facendo una capriola per non farmi male. Gattono velocemente verso la macchina ed una volta raggiunta estraggo dal reggiseno il piccolo localizzatore.

Allungo la mano sotto la portiera e tocco le parti metalliche, cercando un punto stabile dove poterlo attaccare. Appena trovato, stacco la pellicola dal localizzatore e lo incollo nel punto precedentemente scelto.

Bene, la parte difficile è fatta.

Faccio per alzarmi quando sento lo scatto della sicura di una pistola proprio dietro la mia testa. Ingoio il groppo in gola.

Cazzo, non ci voleva.

Distraggo la figura dietro di me alzando lentamente la mano sinistra mentre la destra la faccio scivolare verso la pistola tascabile.

Ma prima di poterla afferrare una scarpa spinge la mia testa contro la portiera della macchina.

Un gemito strozzato esce dalla mia bocca.

«Una ragazza?» La voce giovane dietro di me sembra accorgersene solo adesso. Non faccio in tempo a rispondere, vengo subito presa dal braccio e sento i miei polsi spingere contro la mia schiena.

Cazzo mi ha legata con qualcosa.

«Mollami!» Strillo voltandomi immediatamente mentre sbatto nuovamente contro la portiera, questa volta con la schiena.

NepenthesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora