Why Does It Always End Like This Between Us

4.9K 133 98
                                    

"O sì!" Gustav esultò mentre varcavamo le doppie porte che conducevano alla casa del sesso; parole di Morgan. Entrai lentamente accanto a Ria che era agganciata al braccio di Bill, ma lui la scrollò di dosso velocemente per andare a guardare alcune ragazze che scivolavano su un palo in mutande

"Cos'è questo posto?" dissi sporgendomi verso Morgan. "La casa del sesso, te l'ho già detto" disse con uno sbuffo. "Ma" Lei mi interruppe "Vengono per fare lap dance, guardare spogliarelliste, guardare ballerine sul palo o andare in una stanza con una di esse, sembrano tutte uguali però, lunghi capelli neri, occhi scuri, trucco scuro e niente vestiti " disse Morgan con un grugnito. "Andiamo Taylor" disse Tom mentre mi afferrava il braccio. Chiusi gli occhi e distolsi lo sguardo disgustata facendolo sospirare prima di tirarmi contro di lui "Non pensare nemmeno di giocare qui, o ucciderò ogni fottuta prostituta in questo posto... il che significa anche le tue amiche ovviamente " Ringhiai, frustrata dal fatto che avesse praticamente chiamato le mie amiche troie, sapeva che non avrebbe fatto bene a minacciarmi , minacciando la mia vita, ma c'era anche Ria , e sapevo che dovevo essere un suo fottuto animale domestico.
Mi abbracciò e mi condusse davanti a un tavolo con degli uomini accalcati intorno, solo uno di loro aveva il coraggio di dare un'occhiata a Tom Kaulitz e poi a me, alzando leggermente le sopracciglia. Gli ho lanciato uno sguardo infantile e meschino e lui ha distolto lo sguardo ridacchiando leggermente per le mie azioni. Tom continuò a camminare attraverso il luogo simile a un club, oltre Gustav che era al bar e alcuni ballerine sui pali che gemevano il suo nome mentre passava "Che schifo" dissi alla ragazza. Tom mi tirò più vicino a se e mi mordicchiò l'orecchio, giocando con il mio orecchino con la sua lingua per una frazione di secondo prima di arrivare finalmente al punto "L'ho trovato abbastanza eccitante" ha sussurrato prima di colpire con la lingua il mio lobo dell'orecchio facendomi sussultare nel disagio. Arrivammo a una rampa di scale con un tappeto rosso steso su di esse e ci facemmo strada, io cominciai a sentirmi un po' spaventata, curiosa di sapere dove stavamo andando "Dove mi stai portando?" ringhiai.

Tom si guardò indietro per un secondo o due per mostrarmi il suo sorrisetto e io sospirai. Arrivammo davanti ad una stanza e aprì la porta, senza più la mia mano nella sua. Sorrise alle due ragazze giapponesi che erano disposte per lui sul letto nella loro piccola biancheria. Sorrisero e gemettero alla sua vista "Tomi" disse una di loro, ricordandomi immediatamente Yumi e provocandomi un forte dolore al petto. Sapevo di cosa si trattasse ora; in realtà pensava di potermi trascinare in questa stanza mentre si scopava quelle stupide ragazze. Mi allontanai da lui infastidita e incredula, come se pensasse davvero che ce l'avrei fatta, dovevo sopportarlo con lui e Yumi e non l'avrei fatto di nuovo, non con due fottute prostitute questo volta. Iniziai ad allontanarmi dalla stanza ma Tom mi afferro il polso "Dove pensi di andare?" Disse passandosi la lingua sul piercing al labbro, ovviamente molto eccitato all'idea di entrare in quella stanza con me. "Col cavolo che ti guarderò scopare una puttana" gli urlai "Ora lasciami andare" dissi infastidita dalla sua mano attorno al mio polso. "Chi ha mai parlato di guardare" disse Tom mentre mi sollevava e mi trascinava nella stanza, chiudendo la porta dietro di sé. Riuscii a prenderlo a calci e lui mi fece cadere in ginocchio "Cazzo!" Borbottai per il dolore. La mano grande e ruvida di Tom mi afferrò una manciata di capelli dietro la testa e io piansi per il dolore mentre mi tirava indietro in modo che la mia testa fosse rivolta verso l'alto "Ricorda quello che ho detto Taylor, fai qualcosa di stupido e ucciderò i tuoi fottuti amici , adesso mettiti in quel letto" mi disse con calma. Tom mi lasciò andare i capelli e io caddi a quattro zampe "Dai" disse Tom dietro di me. Non mi mossi, stavo per fare come aveva detto, ma non gli avrei reso le cose facili. Tom mi avvolse il braccio attorno allo stomaco e mi fece alzare in piedi, facendomi girare in modo che fossi faccia a faccia con lui. Le ragazze sul letto continuavano a gemere il nome di Tom, emettendo suoni di piacere alle mie spalle. Tom mi avvolse le braccia intorno alla vita e mi tirò a sé così che i nostri fianchi si unirono. Il suo cazzo palpitante si strusciava contro la mia tenera vagina mentre ci schiacciava l'uno contro l'altro e non potei fare a meno di sussultare.

My Living Nightmare - Tom Kaulitz TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora