Don't Be Afraid To Scream

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Lo fissai, scosse di dolore che mi colpivano per tutte le volte che mi aveva lanciata in giro . I suoi occhi erano malvagi, li avevo già visti così prima, ma questa volta , questa volta era diverso, come se fosse scattato qualcosa in lui, era stufo di me; stava per uccidermi, proprio fece con l'altro animale domestico; quello che non ha fatto come ha detto. Tom fece girare il coltello tra le mani, le sue dita che  sembravano sorprendentemente eleganti con il movimento del coltello
"Non so perché ti ho sopportata per così tanto tempo" disse Tom, ammirando il coltellino nella sua mano
"Voglio dire mi fai impazzire!" Tom mi urlò contro,adesso mi stava fissando. Ero terrorizzata da lui, eppure non lo ero ancora . Il mio istinto mi diceva di arrendermi e di fare semplicemente quello mi diceva così da sopravvivere, ma io, come persona mi dicevo di difendermi, avrei preferito morire piuttosto che fare tutto ciò che mi ​​diceva .
"Non fai quello che dico" Tom camminava avanti e indietro, era un cattivo calmo , che aspettava con impazienza il dolore che mi avrebbe causato
"Rispondi sempre" Tom venne verso di me tirandomi indietro, irrigidendosi una volta che mi  mese il coltello sulla guancia, Tom ridacchiò
"Sembra che tu ancora non capisca chi sono io" disse, facendo scivolare dolcemente il coltello lungo la mia guancia, tutto quello che sentivo era il metallo freddo.

"So chi sei" risposi, tentato di tastare il terreno "Un fottuto idiota, ecco chi sei!" gli urlai. Tom  gemette prima di sbattere il pugno contro il muro, proprio accanto alla mia testa,  facendomi sussultare  per lo spavento "Pensi che sia divertente?" Tom mi urlò contro prima di afferrarmi i capelli e sollevarmi in piedi. Gridai per il dolore prima che lui mi sbattesse contro il muro e mi inchiodasse ad esso
"Esatto, urla Taylor, voglio sentire il dolore che infliggo" disse Tom prima di afferrarmi saldamente il polso, il coltello puntato dritto contro le vene del mio polso.

"Cosa stai facendo?" Gli urlai, il panico che scorreva nelle vene

"Lasciami andare Tom!"

"Quindi sei spaventata ora" disse prima di infilzarmi il coltello nel polso facendomi urlare

"Esatto" disse Tom mentre conficcava il coltello nella mia carne
"Voglio sentirti urlare" Trascinò il coltello verso il basso il mio polso, lentamente. Piangevo, la mia mano destra afferrava la sua maglietta, desiderando che mi liberasse, che rimuovesse il coltello.
"Uh, Tom, per favore" piagnucolai squittendo perché il dolore era travolgente. Rimosse il coltello e fece un sospiro di sollievo prima di voltarsi verso di me per sorridere per il dolore che si percepiva sul mio viso.
Lasciò andare il mio polso che cadde accanto al mio corpo, ero troppo spaventata per muovermi . Tom si voltò verso di me e mi spinse contro il muro con il suo stesso corpo, la sua testa si chinò per appoggiare la fronte contro la mia. Il sudore colava dalla nostra pelle, ciò lo fece eccitare, vedermi soffrire
"Dio, mi eccita quando urli" disse, sorridendomi. "Ugh" dissi "Vaffanculo!" Tom  gemette infastidito prima di allontanarsi per sbattermi contro il muro,  facendomi cadere in ginocchio "Non impari mai!" Tom mi urlò .
"Forse dovrei tagliarti la lingua?" Disse
"Oppure potrei tagliare qualcos'altro" Disse  mentre faceva scorrere il coltello sul mio seno.

Mi lamentai per il dolore, il mio polso pulsava, c'era così tanto sangue ed ero preoccupata che avesse colpito una vena. Tom si inginocchiò di nuovo davanti a me "Pensavo davvero che ti saresti voltata, rispettami Taylor" Tom fece scorrere il coltello sulla mia maglietta scostandola in modo da esporre un po' più di pelle.
"Non rispetterei mai un coglione,come te" risposi, alzando lo sguardo su di lui per fissarlo dritto negli occhi. "Puttana" urlò Tom prima di colpirmi in faccia. Gridai quando Tom si alzò in piedi e fece cadere il suo coltello a terra. Si abbassò per prendermi e, una volta che sentii le sue mani afferrarmi, ho iniziai a lottare "Lasciami andare!" urlai, cercando di staccarmi da lui. Potevo assaggiare il mio stesso sangue mentre mi scivolava in bocca; mi colpì così forte che mi squarciò la pelle. Mi tirò fuori dalla stanza e passando tra le persone, non me ne accorsi nemmeno , ero troppo occupata a trascinare i miei piedi dietro Tom mentre mi portava  attraverso il luogo fumoso. Il mio braccio sinistro era ancora al suo posto, terrorizzato che lo toccasse. Mi faceva male; Stavo facendo del mio meglio per trattenere le lacrime. Tom mi buttò sul sedile posteriore dell'auto prima di salire al posto di guida, decollò senza la sua o la mia cintura di sicurezza allacciata come sempre. Stavo sbattendo la testa e i piedi contro la portiera dell'auto mentre si faceva strada a tutta velocità per le vie trafficate, lasciando che tutti gli altri gli facessero strada. Non passò molto tempo prima che fermasse la macchina e si voltasse verso di me
"Non ho ancora finito di punirti" Sorrise maliziosamente, leccandosi il piercing con la lingua in modo seducente. Il mio stomaco si agitava in senso positivo, mi stava eccitando anche se lo odiavo. Il mio corpo agiva contro i miei desideri, volevo odiare Tom, disprezzarlo, eppure ogni volta che toccava il mio corpo formicolava di morbide e dolci sensazioni. Bagnarmi per lui, eccitarmi per i commenti che mi faceva, era un fallimento, ma il mio corpo la pensava diversamente. Si girò per una frazione di secondo per alzare il volume del suo lettore CD, poi riportò la sua attenzione su di me.

My Living Nightmare - Tom Kaulitz TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora