Bakugou sbuffò per la sesta volta in due minuti: si stava annoiando a morte.
Ormai era più di una settimana che viveva in quella casa, e per quanto oziare tutto il giorno non fosse male, iniziava a stancarsi: non faceva altro che cucinare, pulire e... Bè, nient'altro.
I suoi tre coinquilini dormivano fino a tardi e andavano via dopo cena, mentre di giorno al massimo andavano da Pinky e Cellophane, ma passare il tempo a scherzare con dei deficenti e giocare a carte non era la sua massima aspirazione di vita.
Aveva provato a fare funzionare la televisione, ma aveva pochi canali e le trasmissioni erano talmente idiote che la sua fantasia era molto più interessante.
Peccato che la sua fantasia scegliesse sempre tra due opzioni: ricordi o scene poco consone, per cui non era un'ottima compagnia.
Non poteva neanche uscire di giorno, visto che era pericoloso; e lo era ancora di più visto che probabilmente c'erano fuori dei tizi che lo stavano cercando.
Ma ancora un paio di giorni e sarebbe andato lui a cercarli, giusto per avere qualcosa da fare.
Sentì la porta aprirsi e si tirò su.
- Finalmente, da quando mi avete dato i vostri orari siete sempre in ritardo- sbuffò Katsuki.
I tre si bloccarono.
- Non pensavo fossi ancora sveglio- disse Eijiro, sorpreso.
- Tsk, stare qui è talmente tanto noioso che mi passa completamente il sonno. Ti avviso, se non mi trovi qualcosa da fare il prima possibile, inizierò ad andare in giro a menare gente solo per sfogarmi- dichiaró, incrociando le braccia al petto.
- Vi lascio parlare e vado a farmi una doccia- affermò Denki, superando i due ragazzi, seguito da Jirou
- Io vado a dormire, cerca di non fare rumore quando vieni in stanza- disse Kyoka.
- Sai bene che lo farò- ridacchiò Denki, chinandosi per darle un bacio, prima di sparire in bagno.
Kirishima li guardò con un sorriso tenero in volto, prima di tornare a osservare Bakugou, che ancora lo fissava con le braccia incrociate.
Sorrise.
- Se mi fai un sorriso, ti dò qualcosa di migliore da fare- dichiaró.
- Vuoi perdere la vita, capelli di merda?- sbuffò Katsuki, facendolo ridere.
- Me lo fai dopo il sorriso?- insistette.
Bakugou assottigliò lo sguardo.
- Dimmi ciò che mi devi dire- ordinò.
- Va bene va bene. Di un po', sul cartellino possiamo scrivere solo "Dynamite"? Altrimenti te ne ce vorranno cinque- commentò Eijiro.
- Carrellino? Parla chiaro, capelli di merda- ribattè Katsuki, confuso.
- Ho parlato con il nostro capo: sei assunto- affermò. Bakugou impiegò un attimo a comprendere le sue parole.
- Eh?! Assunto?! Così, senza neanche un colloquio?!- chiese.
- Ho garantito io per te: domani ti porterò al bar, così vedrai il posto e potrai iniziare a lavorare. Midnight ti spiegherà tutti i dettagli- affermò Eijiro, mentre si dirigeva verso la sua valigia per liberarsi dei vestiti.
- Che posto è esattamente?- chiese Katsuki, cercando di non fissarlo troppo.
- Un night club. Ma non preoccuparti: è vietato toccare o infastidire camerieri e ballerine senza permesso, Midnight è molto severa su questo, e non si è mai fatta problemi a mandare via clienti irrispettosi. Se vuoi posso chiedere a Midnight di farti stare dietro al bancone e non farti sevire, tanto almeno in due dobbiamo starci lí- dichiaró Eijiro.
STAI LEGGENDO
KIRIBAKU-POSSO DIRTI IL MIO NOME?
Fanfic- Voglio che tu prenda tutto il tempo che ti serve, anche se dovessero volerci anni. Però... Non escludere da subito l'occasione di rimanere nella mia vita-. - Dí il tuo nome solo a qualcuno di cui ti fidi davvero-. Il nome è qualcosa di importante...