CAPITOLO XXII.

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- Ok, sei ufficialmente perdonato- dichiarò Mina.

- Ci vuole poco a comprarti eh?- rise Eijiro.

- Bè, questo cibo è delizioso- dichiarò Hanta.

- Come tutto ciò che cucina il nostro Dynamite- rise Denki.

- Tsk, è che il vostro cibo fa schifo. E io sono ottimo a cucinare- sbuffò Katsuki.

- E modesto- rise Eijiro, lasciandogli un bacio sulla guancia.

Si guardò intorno: c'era un'aria davvero allegra... Anche perché, erano più di venti persone, e stavano mangiando tutti insieme nel giardino della villa: il giardiniere aveva costruito un gazebo proprio per quelle occasioni, anche se era la prima volta che lo usavano.

La famiglia di Shoto aveva preferito lasciare i ragazzi tutti insieme, anche se ovviamente gli avevano dato la loro parte di cena; il che era anche una fortuna, sia Kirishima che Bakugou avevano un po' ansia a pensare come sarebbe potuta essere una cena con Dabi.

Nonostante fosse sera, si stava molto bene anche fuori, e Kirishima non potè non notare come tutti sembrassero allegri: Jirou stava recuperando il tempo perso con Momo, e vedere come la ragazza avesse superato il precedente "tradimento" aveva risollevato l'animo di tutti; e ora anche Denki, Mina e Sero stavano provando a socializzare con i nuovi conosciuti, che tra l'altro erano meno di quelli che già conoscevano.

Anche il rosso avrebbe voluto gettarsi in qualche conversazione: voleva sapere come stessero i suoi amici, cos'avessero fatto, conoscere di più dei loro nuovi compagni... E prendere in giro TetsuTetsu che non si era ancora staccato da Kendo, anche se poteva capirlo bene.

Però, era preoccupato per Bakugou: il ragazzo era tornato a essere parecchio silenzioso, e Kirishima temeva che il biondo non riuscisse a togliersi dalla mente i pensieri del suo passato.

- Tutto ok?- gli chiese, allungando la mano e posandogliela sulla gamba.

- Troppa gente per i miei gusti- borbottò Katsuki, facendo ridere il rosso.

Almeno aveva la forza di scherzare...

Tra l'altro, ancora non sapeva bene cosa il biondo volesse fare con Deku: il verde per il momento gli stava rimanendo lontano, probabilmente aveva capito che Bakugou prima aveva bisogno di ambientarsi, e stava provando a dargli i suoi spazi.

Kirishima sperava che non avere troppe pressioni addosso lo aiutasse ma... Era difficile in quella situazione.

- Non appena potremo passeremo un po' di tempo insieme, d'accordo?- propose Eijiro.

- Cos'hai in mente?- commentò Katsuki, un sorriso malizioso in volto. Kirishima arrossí leggermente, prima di avvicinarsi a lui.

- Bè, se lo desideri... Anche quello- sussurró Eijiro.

- Tieniti in caldo, capelli di merda- gli rispose Katsuki con un ghigno.

Prima che Kirishima potesse rispondere, la tavola si zittí e i due alzarono lo sguardo: Hawks si stava avvicinando, insieme a Endevor.

- Buonasera a tutti. Mi dispiace disturbarvi ma... Abbiamo delle novità piuttosto importanti; stanno venendo qui Erased e la sua squadra per parlarcene insieme a un nuovo collaboratore. Non vorrei interrompere un momento così allegro, ma cercate di finire in fretta la cena e venire nella solita sala- affermò Hawks, prima di voltarsi e allontanarsi, seguito dal maggiore.

- È raro che tu rimanga così in silenzio- commentò Hawks, voltandosi verso l'uomo - sicuro che ciò che ti ho detto non ti abbia sconvolto?-.

Dopo aver ricevuto quella chiamata urgente da Aizawa, non aveva più potuto rimandare: ormai stavano giungendo a un punto di svolta, e aveva bisogno di avere tutti i suoi collaboratori al massimo delle proprie forze.

KIRIBAKU-POSSO DIRTI IL MIO NOME?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora