KIRIBAKU-POSSO DIRTI IL MIO NOME?

CAPITOLO XXV.

- Allora ragazzi. Come sapete, in questi giorni ci sono arrivate parecchie informazioni utili per il nostro piano. Purtroppo però, non abbiamo solo belle notizie- affermò Hawks, voltandosi a guardare Oboro.

- La LOV non è un'associazione che si preoccupa troppo per i suoi compagni... Ma se si tratta dei membri principali, qualcosa cambia. Come già anticipato, Shigaraki era parecchio irritato per il mio rapimento e vorrà sicuramente riportarmi indietro. Conoscendo la LOV, abbiamo solo un paio di giorni prima che, con tutti i contatti che hanno, riescano a irrompere in questa casa- affermò l'azzurro.

- Dobbiamo agire prima che lo facciano loro. Domani notte, li attaccheremo- dichiarò Hawks.

- Dato che già verranno qui, non avrebbe più senso se gli tendessimo una trappola?- fece notare Shoto.

- Ma certo. In effetti, con tuo fratello che vive qui non sapranno assolutamente se questa casa ha più poliziotti che stanze- commentò Katsuki.

- Se ci stanno tenendo d'occhio, aspettarli in casa è pericoloso. È meglio ideare un piano per uscire senza essere sospetti, o comunque perché lo scoprano il più tardi possibile. E poi, non staremo tutti qui: abbiamo affidato a un gruppo di scienziati il compito di creare un meccanismo che permetta di disinnescare il chip. Momo, Ingenium, Can't Stop Twinkling, Grape Juice, Mentalist, voi andrete con All Might e Oboro ad aiutare gli scienziati: speriamo che l'aggeggio sia pronto prima di andare, ma dato che è qualcosa di complicato è meglio avere qualcuno che possa portarcelo nel mezzo della battaglia- dichiarò Hawks.

Aveva scelto loro per motivi molto semplici: Momo non poteva mandarla sul campo di battaglia, avevano ancora influenza su di lei, e inoltre era molto sveglia; Iida aveva anche lui una certa intelligenza, inoltre sapeva come muoversi velocemente per le strade della città; stessa cosa per Aoyama, ormai abituato a muoversi per quelle strade; Shinsou aveva già visto il chip e conosceva gli scienziati; e Mineta... Era terrorizzato all'idea di uscire di casa, figuriamoci stare in un campo di battaglia.

- Gli altri, si divideranno in tre squadre. Mirko, Endevor e io, con Heroine-chan, Panthom Thief, Sugarman, Anima, Talman e Invisible Girl ci occuperemo di andare a stanare il dottore, nella speranza di trovare a casa sua altre informazioni sui chip. So che sembriamo tanti, ma dato che è alleato di All For One potrebbe essere tenuto d'occhio.

- Fat Gum, Jeanist, la squadra di Red Riot e Suneater effettueranno un attacco sotto copertura. Il nostro obiettivo principale è la LOV, e da quello che sappiamo ai loro alleati non va a genio Shigaraki, per cui non interverranno facilmente, ma se riuscissimo a stanarli tutti insieme approfittando della loro distrazione sarebbe ottimo.

- Infine, con Erased Head e Present Mic andranno Lemillion, Shoto, Deku, Uravity, Froppy, Tsukoyomi, Tentacole, Real Steel e Battle First ad attaccare il quartiere generale della LOV- concluse Hawks.

- Sarete tutti quanti minuti di pistole stordenti e giubbotti antiproiettile; ricordatevi che solo i dirigenti potrebbero sapere i vostri nomi, gli altri limitiamoci a metterli fuori gioco- affermò Shota.

- Prima che vi esponiamo i dettagli degli attacchi, avete domande?- chiese Hawks.

- Io si. Capisco mettere il grande poliziotto cattivo lontano dal suo figlioletto psicopatico, e capisco che, con tutto ciò che la squadra di Red ha combinato a Kamino è leggermente pericoloso mettergli davanti il boss finale... Ma allora perché cazzo avete mandato a fanculo la vostra genialità spedendo il bastardo a metà contro il suo fratellone? A sto punto voglio prenderlo a calci anch'io- sbuffò Katsuki - senza contare che è talmente scemo da aver detto il suo nome a tutti-.

- È stato Shoto stesso a chiederci di farlo, se vuoi le sue motivazioni parlane con lui, ma abbiamo deciso di accettare- dichiarò Hawks.

- Inoltre, come ti avranno già spiegato i tuoi compagni, io, Present Mic e Mentalist abbiamo dei trucchi per evitare che i nomi possano distrarci durante la battaglia. Daremo gli stessi ordini che ci diamo di solito tra di noi a Shoto, in modo che sia protetto nonostante sappiano il suo nome- affermò Shota.