- Finalmente una serata libera- sospirò Mina, lasciandosi cadere sul letto.
- Pensavo amassi lavorare in quel bar- commentò Hanta, sedendosi di fianco a lei.
- Infatti è così, ma ciò non toglie che sia stancante... Di solito non posso saltare neanche nei miei giorni di ferie, visto che non sappiamo quando Hawks potrebbe contattarci. Ma è una settimana che non lo fa e ormai l'esplosivo si è integrato, per cui direi che per una sera posso prendermi un po' di meritato riposo- dichiaró la ragazza.
- Chissà come mai proprio la sera in cui io non lavoro...- Hanta si chinò verso di lei, avvicinando le labbra al suo orecchio - qualcosa mi dice che non vuoi proprio rilassarti, Mina-.
Il suo nome pronunciato in quel modo causò mille scariche nel corpo della ragazza; le piaceva sentire il suo nome, era un evento così raro che la emozionava sempre. Sentiva come la strana sensazione di qualcuno che prendeva il controllo su di lei, ma allo stesso tempo si fidava di Sero e sapeva che, pur avendo quel controllo, non l'avrebbe mai usato davvero, e soprattutto non l'avrebbe mai detto fuori da quei contesti.
Non avevano detto a nessuno di essersi rivelati i loro nomi, neanche ai loro amici; soprattutto dopo ciò che era accaduto l'ultima volta che si erano fidati di qualcuno, avevano preferito evitare di rivelare quella loro piccola incoscienza, anche perché adesso avevano qualcun altro da tenere d'occhio.
Comprendevano la paura dei loro amici, e anche la decisione di Chargezuma e Earphone Jack di aspettare dopo il matrimonio; però loro non erano riusciti a resistere.
Erano consapevoli di quanto fosse pericoloso quel mondo, ma proprio per quello non volevano rischiare di andarsene senza prima aver rivelato alla persona che amavano chi erano veramente.
In ogni caso, sapevano che tra di loro non si sarebbero mai potuti tradire, e questo gli bastava.
- Perché non ne approfitti, Hanta?- sussurró la rosa, un sorriso malizioso in volto.
- Con molto piacere- rispose il moro, prima di posare le labbra sulle sue.
Mina chiuse gli occhi, decisa ad abbandonarsi al momento e dimenticarsi per un attimo di tutti i problemi che avevano fuori da quella stanza.
- Ho un problema- affermò Eijiro, a voce bassa.
- Che succede Bro?- gli chiese Denki, dall'altra parte del telefono, con tono preoccupato.
- Succede che temo che questa divisa si strapperà, se continuo a vedere Tsuki vestito in questo modo-.
Kirishima senti l'amico ridere e alzò gli occhi al cielo, anche se pure lui era leggermente divertito.
- Non sto scherzando, non hai idea di quanto sia sexy!- si lamentó Eijiro.
Stava provando con tutto sé stesso a resistere: voleva che quel ragazzo si fidasse di lui, voleva rispettare i suoi tempi e non intendeva forzarlo in alcun modo.
Ma non era colpa sua se aveva un fisico così perfetto...
E non si trattava solo dell'aspetto, perché Kirishima avrebbe anche potuto provare a ignorarlo; ma la sua voce, la sua risata, il suo modo rude ma anche divertito di prenderlo in giro, la maniera in cui lo insultava per tutto ma in fondo si vedeva che non era davvero arrabbiato... Tutto di quel ragazzo rischiava di farlo impazzire da un momento all'altro.
- Perché semplicemente non glielo dici? Non mi sembra che tu gli sia indifferente- commentò Denki.
Kirishima sospiró.
- Non è così semplice...- mormoró.
L'ultima volta il biondo si era ritratto all'improvviso, e anche se Kirishima aveva notato che l'interesse non era presente solo da parte sua, non voleva ritrovarsi ad avere con lui una relazione puramente fisica solo perché non riuscivano a trattenersi.
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KIRIBAKU-POSSO DIRTI IL MIO NOME?
Fanfic- Voglio che tu prenda tutto il tempo che ti serve, anche se dovessero volerci anni. Però... Non escludere da subito l'occasione di rimanere nella mia vita-. - Dí il tuo nome solo a qualcuno di cui ti fidi davvero-. Il nome è qualcosa di importante...