CAPITOLO XXVIII.

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Bakugou continuò a correre, cercando di schivare le macerie, e tenendo Kirishima stretto contro di sè.

Avvertiva il respiro del rosso farsi sempre più pesante, il suo cuore che batteva forte; si contorceva leggermente tra le sue braccia, cercando di resistere il più possibile a quell'ordine.

- Tsuki...- sussurró il rosso, stringendo appena la presa sulle spalle del biondo.

Doveva rimanere lucido; sentiva che tutto il suo corpo voleva avventarsi contro il ragazzo, ma non gliel'avrebbe permesso.

Non gli avrebbe mai fatto del male.

- Resisti capelli di merda, tra un attimo saremo fuori e ci faremo dare quell'aggeggio che quei bastardi scienziati hanno creato, e starai meglio- dichiaró Katsuki.

Aveva lasciato gli altri a occuparsi dei nemici: doveva portare fuori Kirishima a ogni costo

- Oboro... È andato via... Con l'ambulanza... E All Might... È dentro...- Eijiro lo strinse leggermente più forte, più vicino al collo, il respiro sempre più affannato.

- Non pensarci neanche capelli di merda, non ti lascerò qui- dichiaró Katsuki, guardandosi intorno.

Non conosceva quel posto, ma a furia di correre avrebbe trovato l'uscita, no?

- Tsuki... Aiuto...- sussurró Eijiro.

Bakugou sentì il suo cuore stringessi in una morsa: lo stava chiamando... Aveva bisogno di lui... E non stava riuscendo a fare assolutamente nulla.

- Kacchan!-. Il ragazzo si voltò di scatto e vide Deku andare verso di loro.

- Che diamine ci fai qui?-.

- Uravity, Froppy, Tentacole, Real Steel e Battle First sono arrivato a dare una mano per portare fuori la lega: sono venuto a indicarvi la strada, non sapete come uscire da soli- dichiaró Deku.

Bakugou arretrò di un passo.

- Sapeva il suo nome: come faccio a essere certo che non conoscesse anche il tuo?- ringhiò.

- Izuku Midoriya. Ordinami ciò che vuoi se preferisci, ma lascia che ti dia una mano!- urlò il verde.

Bakugou sentì la stretta sulle sue spalle aumentare, quasi fino a fargli male.

- Tsuki...-. Il biondo serrò le labbra.

- Portaci fuori- ordinò.

Deku annuì e iniziò a correre, seguito dal biondo.

L'edificio tremava parecchio, ma per fortuna i corridoi erano praticamente vuoti, tranne il soffitto non avevano niente che potesse crollare, e ancora sembrava che stesse resistendo.

Ma Kirishima no, iniziava a non avere troppo il controllo sul suo corpo; per quanto provasse a resistere, una parte di lui stava cercando di liberarsi, per attaccare quel ragazzo.

Non voleva permetterlo, ma non sapeva come impedirlo.

- Non è il momento di agitarsi tra le mie braccia, capelli di merda: lo farai in un altro momento- dichiarò Katsuki, continuando a correre.

- Tsuki...- mormoró Eijiro.

- Non devi preoccuparti: so che non mi farai del male. Quindi stai tranquillo ancora per un po': mi fido di te, Eijiro-.

Il rosso serrò le labbra e annuì: ci sarebbe riuscito a ogni costo, non gli avrebbe mai fatto del male.

- Eccoci!- esclamò Deku.

Bakugou alzò lo sguardo: quella sembrava decisamente una porta d'ingresso... Infatti, poco dopo si trovarono fuori dalla struttura.

A poca distanza da loro c'erano il furgone con cui era arrivato Aizawa e quello con cui poi erano arrivati Oboro e All Might.

KIRIBAKU-POSSO DIRTI IL MIO NOME?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora