- Sentite voi- iniziò Katsuki, camminando con aria decisa verso il tavolo e facendo voltare verso di lui Mina e Jirou.
- Cominciamo bene...- mormorò Hanta.
- E dire che ero appena riuscita a farle calmare...- sospirò Denki.
- Proviamo ad avere fiducia! Magari andrà bene!- esclamò Eijiro.
Bakugou gli lanciò un'occhiataccia, poi tornò a voltarsi verso le due ragazze di fronte a lui.
- Che sia chiara una cosa: io sono uno stronzo di natura, odio la gente, non mi preoccupo per gli altri, odio vedere le persone frignare e che mi rompano il cazzo-.
- Io lo ammazzo- sbuffò Mina, mentre Denki passava dietro di lei per dare a Kirishima e Sero una tazza di tè a testa.
I due ragazzi lo ringraziarono con lo sguardo, portandosi le tazze alle labbra mentre tornavano a osservare la situazione.
- Come un film- ridacchiò Denki, prima di fare lo stesso.
- Ma- continuò Katsuki, ignorando i tre ragazzi dietro di lui e la voglia che gli era salita di ucciderli - non sono il genere di stronzo che fa l'ingrato con chi lo salva. Io al momento non ho niente da fare, per cui mi farebbe comodo rimanere qui. Come ho detto, posso benissimo cucinare e pulire meglio di voi disordinati. Non diventeremo amici, non temete, mi schioderò presto, ma prima devo fare calmare le acque- affermò Katsuki.
- Calmare le acque per cosa?- chiese Kyoka.
- Ti è mai capitata che ti inseguissero per sapere il tuo nome? Sai, è una cosa che accade spesso in questo mondo- fece notare il biondo.
- Tu non sai proprio rispondere normalmente vero?- sbuffò la ragazza.
- Biondino, adesso ho io una domanda per te- affermò Mina, guadagnandosi un'occhiataccia dal biondo.
- Non chiamarmi biondino- ringhiò.
- Finché non mi starai simpatico, ti chiamo come voglio. Ora rispondi: com'è stato farsi cambiare le bende dal nostro Riot?-.
Completamente preso alla sprovvista, Bakugou si sentì avvampare e si maledisse perché era certo che le sue guance si fossero appena colorate di rosso; se si fosse voltato verso Kirishima però, avrebbe notato che il ragazzo era praticamente dello stesso colore dei suoi capelli.
- Ma che razza di domande fai?! Ha fatto un male cane, è questo che vuoi sapere?! Vorrei vedere te con una ferita da pugnale nello stomaco!- sbuffò il biondo.
- Non era quello che mi interessava- ghignò Mina, soddisfatta del risultato che aveva ottenuto.
Ignorando l'occhiata che le aveva lanciato Kirishima dopo la sua domanda, si alzò e si avvicinó a Bakugou.
- Non credo tu sia così male: certo, hai un carattere che fa schifo, ma penso che potremmo andare d'accordo. Ti chiedo solo di essere un po' paziente con Earphone Jack: se lo farai, potrai rimanere qui quanto vorrai- affermò Mina.
- Non mi risulta sia tu la padrona di casa- sbuffò Katsuki.
- No, ma Earphone Jack è scossa, Chargezuma e Cellophane hanno paura di te e su Red Riot ho già espresso il mio parere, quindi sono l'unica che ti manderebbe fuori a calci in culo-.
- E ti aspetti che mi sottometta solo per avere un tetto sopra la testa?- sbuffò Katsuki.
- No tesoro, io mi aspetto che tu ti comporti come una persona civile per avere una casa ed un lavoro- dichiaró Mina.
A quel punto, gli sguardi confusi di tutti si puntarono su di lei.
- Ok, adesso non ho idea di cosa stia dicendo- dichiaró Denki.
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KIRIBAKU-POSSO DIRTI IL MIO NOME?
Fiksi Penggemar- Voglio che tu prenda tutto il tempo che ti serve, anche se dovessero volerci anni. Però... Non escludere da subito l'occasione di rimanere nella mia vita-. - Dí il tuo nome solo a qualcuno di cui ti fidi davvero-. Il nome è qualcosa di importante...