"LOOK AT MY EYES, DON'T EVER LIE"

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*Piccola premessa: per alcuni brani dovrete far finta di nulla perché la storia é ambientata negli anni 2000 ma alcuni brani sono usciti dopo, grazie *

Tom continuava a sistemarsi la patta del pantaloni, ammetto di aver fatto un buon lavoro. Mi scappó una risatina che però fu stoppata da uno sguardo fulminante da parte sua. La mia attenzione fu catturata subito dopo ancora dal chitarrista che mise a cantare una canzone alla radio che personalmente adoravo "What is love". Muoveva la testa a tempo guardando fuori dal finestrino, ma con la coda dell'occhio sapevo che stesse fissando le mie gambe scoperte come la prima volta che ci siamo incontrati, o meglio... scontrati.

Tom's Pov
Annoiato me ne stavo a guardare fuori dal finestrino fin quando non partì quella colonna sonora che ogni volta che ascoltavo mi mandava letteralmente in estasi: "What is love?
Oh baby, don't hurt me
Don't hurt me
No more" iniziai a muovere il capo trattenendomi dal cantare, spiando però la stellina al mio fianco.

Fine Tom's Pov

Scendemmo dalla macchina e finalmente Bill aprì bocca < Sono le 22. L'unico pensiero di stasera è divertirsi ragazzi, quindi scateniamoci ma non perdiamoci di vista. Intesi?> . <Intesi> rispondemmo in coro tutti e 4.

Nel frattempo mi arrivò una chiamata da parte di Zia Glenda che mi chiedeva se andasse tutto bene in Italia. In questi giorni ovviamente li avevo avvisati della mia partenza tramite messaggio e per loro non c'era nessun problema siccome la loro assenza in casa sarebbe prolungata.

Cambiando discorso entrai in discoteca insieme agli altri e mi fiondai subito in pista in cerca di qualche preda da azzannare come una vera predatrice cercando in seguito, di attirare lo sguardo e magari anche il contatto di Tom.

BINGO! Ed eccolo lí, il solito ragazzo figlio di papá viziato (come si suol dire) che quando entri nel suo raggio d'azione farebbe di tutto per averti... un po' come Tom rispetto all'ultima caratteristica . Tutto quello che volete, non di certo il mio tipo ma quello giusto se vuoi fare una cosa del genere come provocare un ragazzino insolente che ti manda fuori di testa.

Mi avvicinai a lui, lo trascinai in pista, gli misi le mani sui miei fianchi in modo da agevolare i miei movimenti cominciando a muovere il bacino a ritmo di musica. Nel locale rimbombava "Shut up and Listen" di Nicholas Bonnie e Angelicca, una canzone che mi mandava in balia sia per il beat che per il testo.

Il ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome mi sussurró parole incomprensibili all'orecchio, probabilmente giá ubriaco da tempo....
sentivo la mia schiena bruciare, perché sapevo che lo sguardo del rasta non mi aveva mai abbandonata in ogni mio possibile viavai.

Mi strusciai, mi approfittai di ogni disponibile parte del corpo del giovane che cominció ad esagerare con le mani, e cosí, finita la canzone lo allontanai sentendomi calda per colpa di tutta quella tensione che si era creata tra il mio sguardo e quello di Tom visibilmente infastidito del mio comportamento.

Allontanando il maschio non mi accorsi che nel frattempo il chitarrista si fosse avvicinato e avesse posato le sue solite gelide mani sulla mia schiena scoperta. Il contatto mi fece rabbrividire e nell'esatto momento in cui mi girai i nostri occhi profondi marroni nocciola si scontrarono scatenando in me delle emozioni mai provate prima.

Non lo avrei mai ammesso che mi stessi forse, e ripeto forse innamorando di lui... diciamo... una cosa non prevista nei miei piani, ma fin quando non mi sarei assicurata della sua lealtá non mi sarei esposta in discorsi ma in fatti.

< È da tutta la sera che mi provochi, lo sai che tutto questo ha un limite per me vero, Stellina?> decise di parlare, anche se i suoi occhi dicevano qualsiasi cosa . < Quindi cosa pensi di fare?> lo provocai con un accenno di ghigno sulle labbra proprio come amava sempre fare lui. <Oh, lo vedrai ma ora é troppo presto> soffió sul lato destro del mio collo con il suo fiato caldo.

Nel mentre dalle casse partí "Hey sexy lady" di Shaggy e il rasta mi lanció uno sguardo come dire *ora vediamo che cosa sai fare*. Voleva giocare? Bene, avrei vinto. Senza distogliere lo sguardo da lui mi misi schiena contro petto, rivolsi il viso verso la console e cominciai lo "spettacolino".

Le mie mani passarono lentamente dal petto fino ad arrivare alla vita * Hey sexy lady, I like your flow*
Poi passarono ai capelli, mi muovevo in modo voluttuoso in cerca di contatto, così portai le mie braccia all'indietro per avvolgere il suo collo.
*Your body's bangin', out of control (uh)*

Tom prese coraggio, mi girò verso di lui e comincio a cantare guardandomi.
*You put it on me (that's right)
Ceiling to floor
Only you can make me, scream and beg for more*

Azzardai, non sapendo a cosa sarei andata in contro e così pericolosamente feci avvicinare ad un centimetro di distanza le nostre labbra. Non si toccarono, rimanemmo così fino al resto della canzone a guardarci.

Bill probabilmente avendo osservato tutto arrivò chiamandoci al tavolo. <Per ora te la sei scampata, ma stai tranquilla che avrò un altra occasione> un brivido percorse la mia schiena nuda facendomi deglutire alle parole del rasta.

Arrivammo tutti e 3 al tavolo e passammo il resto della serata a bere qualcosa di non troppo forte e scherzare. Scattai una foto bellissima di Gustav e Tom con la mia polaroid...penso l'avrei appesa in camera al nostro ritorno in ricordo della serata.

 Si fece molto tardi, ma prima di tornare decisi di uscire a prendere una boccata d'aria e nel mentre trovai Tom nell'intento di accendersi una sigaretta

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Si fece molto tardi, ma prima di tornare decisi di uscire a prendere una boccata d'aria e nel mentre trovai Tom nell'intento di accendersi una sigaretta.

Ciao a tutti! Questo era il capitolo 7 della storia... ammetto di avere un po' azzardato su certi comportamenti, ma fidatevi che succederanno altre cose😂. Vi saluto, a presto!🪼

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