Non avendo una tovaglia per preparare la tavola, optai per una vecchia tovaglia di carta...meglio di niente eh. In questo caso preparai per 5 persone, avrei mangiato anche io con loro e probabilmente mi sarei seduta tra Gustav e Bill.
Mentre cucinavo i ragazzi non facevano altro che girovagare per il locale rincorrendosi proprio come dei bambini. Si vedeva che stavano crescendo fisicamente... e lo stavo facendo pure io, ma il loro modo di comportarsi è sempre rimasto quello di sempre. Non volevano crescere dentro di loro, avrebbero voluto rimanere per sempre dei ragazzini... i miei ragazzini.
Preparare la pasta non fu difficile, infatti in una decina di minuti era pronta per essere mangiata. Preparai il tutto sopra la tavola includendo il formaggio grattugiato. Sorrisi vittoriosa per il buon lavoro svolto e li chiamai tutti e 4 a tavola.
Tom's Pov
Mentre i ragazzi erano impegnati a comportarsi da bambini, io la fissavo di nascosto mentre preparava il pranzo. Ester indossava una canottiera fina e bianca, abbinata a dei semplici jeans che mettevano in risalto le sue forme. Mentre si abbassò per raccogliere un pezzo di carta distolsi lo sguardo. Insomma dai, non ero più un ragazzino... sapevo controllare i miei impulsi! O forse no dalla mia reazione. O forse... era lei l'eccezione. Mi faceva sentire uno stupido ragazzino pieno di ormoni alle prime armi, cazzo. Smisi di sguardarla e tornai dai ragazzi fin quando lei non ci chiamò per mangiare.
Fine Tom's Pov
<Pasta deliziosa, Ester> esclamò Gustav facendo la scarpetta all'italiana. <Oh grazie > dissi sorridendo. <Tom pulisciti la bocca che sei sporco. Capisco che la pasta di Ester era buona ma contieniti> si rivolse Bill al fratello ridendo. <Oh sta zitto> ribattè freddo Tom. Georg mi ringraziò e mi aiutò a spreparare il tutto raccontandomi quello che negli ultimi 4 anni mi ero persa. Sottolineò il fatto che Tom divenne ancora più freddo del solito e cambiò (come si poteva vedere) totalmente la sua capigliatura e il nero prevalse su di lui.
Mi raccontò che Gustav in realtà si tinse i capeli solamente per girare un videoclip di una canzone e che sarebbero presto tornati al loro colore naturale. <Eh nulla, ora dobbiamo fare altre prove e stessa cosa domani mattina, quindi ci vediamo direttamente domani sera al concerto. Non disturbarti ancora per noi, ceneremo da un'altra parte così da non disturbarti > aggiunse Georg. <Oh no, non disturbate, ma se preferite fare così va bene> gli rivolsi un sorriso sincero.
Dopo 10 minuti uscirono e mi salutarono tutti tranne Tom che mi rivolse un sorrisino da ebete, proprio come avevo sempre odiato. La fase "flirt" stava tornando, me lo sentivo dentro. Ok. Lo avrei messo alla prova per vedere che cosa diavolo avrebbe fatto perché... ormai la mia V card l'aveva presa, quindi non c'era più altro da preoccuparsi. Ormai la prendevo sul ridere anche se devo ammettere che ogni tanto mi infastidiva ancora il fatto.
[...]
~Il giorno dopo~
Era arrivato il fatidico giorno del concerto e decisi di vestirmi così.
<È perfetto> pronunciai soddisfatta. Entrai e mi meravigliai. San Siro era sempre stato la mia casa da bambina. Venivo sempre a vedere le partite della mia squadra del cuore: il Milan. Quella sensazione che provavo ogni volta che entravo non era mai sparita, nonostante gli anni passati dall'ultima volta qui. <Sempre magico> dissi con un filo di voce. Loro e San Siro era un sogno che diventava realtà. Avrebbero spaccato.
Bill fece la sua introduzione e cominciarono a suonare <Ciao Milano!> disse cercando di parlare al più meglio i italiano < Spero che vi godiate "Humanoid City tour"> finì . Ero esattamente sotto di loro e sinceramente mi sentivo osservata.
*piccola interruzione: ho messo il video di Automatic al concerto all'inizio del capitolo. È del 2010 ma vorrei chiedervi di far finta sia nel 2009 a San Siro come se avessi inventato il tutto, grazie*
Lacrime calde cominciarono a scendere sul mio viso quando sentii " Automatic" e subito dopo "Dogs Unleashed". Loro avevano reso il tutto magico e non lo avrei dimenticato.
Un paio di occhi marroni mi osservavano e sapevo esattamente di chi fossero.
Mi rivolse un sorrisino sincero e lo apprezzai.
Finito il concerto li aspettai fuori per salutarli.. dato che non li avrei più rivisto siccome se ne sarebbero andati, ma due grandi e grosse mani mi presero tappandomi la bocca delicatamente trascinandomi su un angolo appartato.
Nel panico pensai al peggio, fino a quando non mi voltai. <Tom?>. <Shh> appoggiò un dito sulle mie labbra. <Andiamo, fa piano che ci sono le fan. Gli altri ci aspettano> finì. Mi ammutolii seguendolo, arrivando finalmente dagli altri.
Spazio autrice
Sono tornata! Scusate la mia assenza di 4 giorni, ma non avevo idee e questo capitolo devo ammettere di averlo scritto male e mi dispiace. Questa settimana sarò impegnata ma cercherò di fare del mio meglio perché dal 5 al 12 vado in vacanza e farò fatica.Fatemi sapere, ci vediamo con il capitolo 19!🪼
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AUTOMATIC OR NOT?
FanfictionEster, una ragazzina di 16 anni dopo la morte di sua madre per colpa di una malattia dovrà fare ritorno in Germania a Magdeburgo e andrà a stare come esattamente 5 anni prima con gli Zii. Gli Zii però abitano in un quartiere abbastanza tranquillo se...