1 giorno era passato esattamente da quando conoscevo i ragazzi e ancora non ero riuscita a centrare il comportamento di Tom, prima fa lo stronzo, poi ignora tutti e infine mi fissa. Stavo andando letteralmente fuori di testa! Il campanello di casa suonò e controvoglia andai ad aprire e quel che mi ritrovai davanti agli occhi fu devastante: Bill.che.piangeva.
<Ehy Bill, che cosa è successo?> domandai preoccupata, nonostante non avessi ancora un forte legame con lui. <Ester> disse con voce rotta <Oh nulla, solamente Tom e le sue sceneggiate... sai mi dispiace molto litigare con lui, è pur sempre mio fratello gemello ed è con lui che mi confido sempre>. <Beh ora ci sono io, dai entra pure> esclamai io. <Grazie, Ester> disse il Moro e io risposi <Figurati... dai ora racconta quello che è successo>. <Fino a ieri mattina andava tutto bene fino a quando non uscì di casa per poi come hai visto tu ieri sera tornare senza salutare, così dopo che tu te ne andasti io lo raggiunsi nella sua camera ma non volle parlare e questa mattina presto a colazione cominciò ad urlarmi le peggio cose fino ad uscire di casa> mi spiego senza fiato ormai. <Mi dispiace molto, onestamente ieri sera uscendo lo beccai fissarmi nel buio> gli confessai ridendo cercando di tirargli su il morale ma lui mi disse <Potresti parlargli tu? Ti supplico! Georg e Gustav hanno paura della sua reazione, mentre tu sei una ragazza tosta e non lo conosci ancora bene.
Dopo svariate preghiere mi convinsi e andai a cercarlo dove sicuramente lo avrei trovato... al parco, proprio dove ci siamo presi a parole la prima volta, pensai sorridendo. Era lì in tutta la sua bellezza seduto in una panchina con le cuffiette ad alto volume... ehy "in tutta la sua bellezza" ma cosa mi passava per la testa! Aiuto mi farà andare fuori di testa. Mi avvicinai alla panchina e mi sedetti vicino a lui. Non si accorse della mia presenza fino a quando non gli rubai una cuffietta e chiusi gli occhi beandomi della musica che rimbombava. Il rasta subito si irrigidì alla mia presenza ma non si spostò. Restammo lì infiniti minuti fino a quando mi tolse la cuffia che gli avevo sottratto e aprì bocca: < Che vuoi?> mi chiese con tono irritato, <Ehy non cominciare che sto cercando di essere gentile, ora spiegami cosa è successo con tuo fratello> ribattei io. <Non credi che sia maleducazione impicciarsi negli affari degli altri Stellina? mi chiese lui lasciando passare uno sguardo sul mio corpo e questo mi mise abbastanza in soggezione ma con lui MAI avrei mostrato debolezza o compassione.
LO AVEVA FATTO DI NUOVO, mi aveva chiamato con quello stupido nomignolo con quel maledetto tono dolce ma allo stesso tempo di sfida. <Non chiamarmi più così coglione> dissi io con occhi pieni d'odio verso i suoi confronti <io ti odio> finii la mia frase. <Sai Stellina si dice che dall'amore all'odio c'è un passo, non l'oceano> evidentemente cambiò discorso perché non voleva parlare della lite con suo fratello così rassegnata mi alzai e decisi di tornare a casa da Bill con sicuramente mille domande da farmi. <Oh, eccoti... forza dimmi che è successo> chiese speranzoso <Tuo fratello è un coglione e in più continua a fissarmi e cambiare discorso mettendomi in soggezione> dissi con il fiatone ormai alle stelle per la corsa che avevo appena fatto pur di non essere seguita dal chitarrista. <Quel ragazzo mi sorprende sempre di più, sai ci ho pensato su e penso che lo perdonerò, magari era solo irritato per colpa di una delle sue "amichette"> disse facendo le virgolette e io capii subito che cosa intendesse per quel termine. <Dopo tutto però mi ha fatto stare male quindi magari stasera gli parlerò>.
[...]
La sera era ormai scesa, le strade erano finalmente tranquille e si cominciava a respirare quell'aria estiva che non sentivo da molto, Bill mi chiamò al telefono per chiedermi se volessi cenare con la band e ovviamente accettai, anche se non so che cosa mi sarei aspettata da Tom.Ed eccoci qui con un nuovo capitolo, scusate se non pubblico spesso ma ho avuto dei contrattempi con la scuola, fatemi sapere se la storia vi sta piacendo e che cosa dovrei migliorare, aspetto i vostri consigli con ansia. Sono ancora alle prime armi e sinceramente cerco di fare del mio meglio. Ci vediamo al prossimo capitolo!🪼
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AUTOMATIC OR NOT?
FanficEster, una ragazzina di 16 anni dopo la morte di sua madre per colpa di una malattia dovrà fare ritorno in Germania a Magdeburgo e andrà a stare come esattamente 5 anni prima con gli Zii. Gli Zii però abitano in un quartiere abbastanza tranquillo se...