La prima cosa che pensai? Andarmene subito, tornare in Italia e rifarmi una vita. In Italia avevo dei nonni che potevano prendersi cura di me quindi avrei preso un biglietto al più presto, mentre per la scuola non sarebbe stato un problema perchè avrei ricominciato gli studi a settembre e li avrei finiti in circa 3 anni.
Il tempo all'esterno non era uno dei migliori, infatti le persone cominciarono a ritirarsi in casa. Bussarono alla porta di casa e indovinate? Loro.
< Non vi farò entrare, rassegnatevi> dissi urlando per farmi sentire attraverso la porta mentre scrivevo un bigliettino per gli zii dicendo che mi sarei trasferita per l'ennesima volta. < Ester, Tom ha fatto il coglione ma dovevi aspettartelo> replicò Bill.In quel momento non ci vidi più dalla rabbia e fiondandomi sulla porta la aprii. Aprendola entrarono in salotto, si sedettero sul divano e gli occhi del rasta si posarono su di me. < Dovevo saperlo? In queste ultime settimane aveva cominciato a comportarsi bene e io mi sono fidata, mi sono fidata cazzo!> urlai in preda al pianto puntando un dito addosso al moro. < Guardalo in faccia! Non gliene frega nulla di essersi preso la mia verginità, gli interessava solo quello... avere un'altra ragazza da aggiungere alla collezione, ma state sicuri che io da qui me ne vado entro domani!> strillai come non avevo mai fatto.
Mutismo da parte di Tom e come se non bastasse questo mi mandava ancora di più su tutte le furie. < E tu...> esordii guardandolo precipitandomi su di lui < Mi fai schifo Dio santo! Mi fai schifo ,mi fai schifo, mi fai schifo> continuai a ripetere in loop tirando dei pugni al suo petto che sembrava mostrarsi di marmo. I suoi occhi rimanevano bassi e si lasciava colpire senza reagire... sapeva di aver sbagliato. < Ester, ragiona> sbottò Gustav cercando di calmarmi mentre Georg mi allontanava dal chitarrista. < No, si è solamente preso gioco di me. Per una volta che pensavo di essermi innamorata! Ogni giorno ormai mi chiedo perchè lo amo ancora dopo tutto.> dissi mentre il pianto nervoso si faceva strada sulle mie gote arrossando e gonfiando gli occhi.
< Sembri una cazzo di macchina che dice e fa tutto meccanicamente senza pensarlo veramente. Per colpa tua ogni volta che ti guardo il mio cuore perde un battito! Non c'è vero amore in te... sei automatico Tom> conclusi sussurrando queste ultime frasi accasciandomi contro il caldo corpo di Georg.
< Che c'è ora non fai più l'arrogante dopo che ti ho sbattuto la verità in faccia eh?> ricominciai provocandolo cercando una sua reazione
< Penso che tu abbia già detto abbastanza> riuscì a dire solo questo prima di uscire e sbattere la porta. < Bravo scappa. tanto è questo quello che fai sempre davanti a queste situazioni SEI UN CODARDO!> terminai cercando di farmi sentire da lui ormai sulla via di casa.< Ora uscite tutti e subito> mi rivolsi agli ultimi. 3. <Ok.. ci dispiace> questa fu l'ultima frase che sentii dire dai ragazzi all'unisono prima che uscissero.
Esagerai? Forse, ma io sono fatta così e questa cosa per me è grave. Mi ha tolto tutto fino all'ultimo goccio, lasciandomi da sola in questa vita di merda.
Scossa ormai troppo dalla situazione finii la mia valigia, scrissi un messaggio agli Zii ed ora... cerchiamo di farci una nuova vita in Italia.
[...]
Ciao a tutti! Questo è un capitolo cortissimo, ma mi serve per agganciare la storia a quel che verrà. Scusate se non sono stata tanto attiva ma ieri 17 Luglio era il mio compleanno e sono stata molto impegnata. Come al solito fatemi sapere con i voti o con i commenti se vi è piaciuto. Ci vediamo presto con i prossimi capitoli🪼 Ve se ama, ciauu🤭
STAI LEGGENDO
AUTOMATIC OR NOT?
FanfictionEster, una ragazzina di 16 anni dopo la morte di sua madre per colpa di una malattia dovrà fare ritorno in Germania a Magdeburgo e andrà a stare come esattamente 5 anni prima con gli Zii. Gli Zii però abitano in un quartiere abbastanza tranquillo se...