"FORGIVE ME, PLEASE"

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La luce entrava nella mia stanza da letto ormai da un bel po'. Guardai l'orario e mi accorsi che sarei dovuta essere al lavoro in mezz'ora. Imprecai mentalmente per non aver messo la sveglia la sera precedente e così dopo essermi recata in bagno per lavarmi, tornai in camera per decidere che cosa avrei indossato questa mattina.

 Imprecai mentalmente per non aver messo la sveglia la sera precedente e così dopo essermi recata in bagno per lavarmi, tornai in camera per decidere che cosa avrei indossato questa mattina

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<Mh, meglio di nulla > esclamai. Era settembre? Sì. Era ancora caldo? Sì. Decisi di indossare comunque i pantaloni lunghi per non rovinare l'outfit? Ovvio. Se avessi avuto caldo avrei avuto il cambio? Certo.

Sono sempre pronta a tutti i tipi di imprevisti per colpa di mia madre. Era sempre stata una donna molto ansiosa e assillante, ma le ho sempre voluto bene... fino all'ultimo.

Arrivai davanti al bar e trovai i 4 piazzati già lì. <Ehy, già qui?> risi.
<Oh finalmente, Ester. Non c'è la facevo più ad ascoltare le storielle che la nonna di Gustav gli raccontava quando era annoiato> esclamò Bill correndomi incontro.
<Ehy mia nonna non si insulta, brutto slanderman> disse offeso Gustav scherzando.
<COME MI HAI CHIAMATO SCUSAMI?> urlò istericamente Bill. <Slanderman. Sei alto come lui e soprattutto brutto> dichiarò ovvio Gustav. Nel frattempo che Bill e Gustav si scannarono, George e Tom erano troppo intenti a godersi la scena ridendo come 2 veri idioti.
<Mi siete mancati> sussurrai sorridente mentre aprivo la porta. O forse non troppo sussurrando... siccome ricevetti un'occhiata apprezzante che non mi sarei mai aspettata da Tom.

Decisi di far finta di nulla ed entrare per farli accomodare. <Allora, da oggi il mio lavoro ritornerà alla "normalità", quindi ci saranno presenti anche dei clienti. Se non è un problema per voi stare nel retro e se volete anche nella mia stanza che uso qualche volta, sarebbe perfetto> Tutti e 4 annuirono e si recarono nel retro. Mi misi la divisa e cominciai ad accogliere i clienti e servirli.

Passarono circa 3 ore e si fecero le 10 del mattina. Subito, in un momento libero andai a controllare i ragazzi che non avessero rotto nulla.
Rimasi spiazzata alla vista. Tutti crollati sul mio letto tranne lui.
<Ehm, i-io ero venuta solo a controllare che andasse tutto bene. A-allora io vado.> dissi balbettando. <No, aspetta. Hai un momento libero? Vorrei parlarti> ribattè Tom chiudendo un libro a caso preso dalla mia piccola libreria.
<Oh, penso di sì 5 minuti> nervosa risposi.

Uscimmo fuori e mi accesi una sigaretta guardandolo negli occhi. <Non eri tu quella che parlava di fumarsi sigarette solo dopo aver fatto l'amore?> domandò sottolineando l'ultima parola.
<Certo, ma penso che non abbia più valore ormai. Ti ho visto Tom quella sera. L'hai fumata subito dopo e poi dopo solamente 2 giorni hai dichiarato di usare sempre e come prima le ragazze. > sputai acida. <Non sai nemmeno che cosa vuoldire fare veramente l'amore> dissi con un sorriso amaro. <Allora dimostramelo> disse in un sussurro ad un passo dalle mie labbra.
<Allontanati, perfavore> lo respinsi. Lui capendo la situazione si allontanò malinconicamente.

< Sono finalmente riuscita a farmi una nuova vita, con un ragazzo e un buon lavoro e poi arrivi tu all'improvviso e credi di poter far volare all'aria tutto. Ora se vuoi scusarmi vi preparo la colazione.> conclusi senza fiato ormai stanca di tutto. Mentre mi recai per tornare, mi prese delicatamente il polso facendo scontrare i nostri petti. <Ok, ho sbagliato e non sai quanto sono stato male in questo periodo. Ti chiedo solamente di ricominciare da capo... ti supplico.> disse con un filo di voce.

Per una volta mi era sembrato sincero.

Spazio autrice
Buonasera a tuttiii. Scusate ma in questi giorni al mare non ho potuto fare molto. Nonostante questo, oggi mi sono messa sotto in modo da poter farvi leggere il ventesimo capitolo❤️ Vi voglio bene, ci vediamo con il prossimo e ricordatevi di lasciare un commento e votare.🪼Grazie.

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